Ricarica auto elettriche: l'Unione Europea deve fare di più

11 Febbraio 2021 62

Per sostenere la diffusione delle auto elettriche è necessario lavorare per rendere più capillare le rete di ricarica. Il lavoro fatto sino ad ora, soprattutto alla luce dei molti nuovi modelli che stanno arrivando sul mercato, non basta. Per questo ACEA, cioè l'associazione europei dei costruttori di auto, BEUC, l'Organizzazione europea dei consumatori e la Transport&Environment hanno chiesto ai Commissari europei per clima, trasporti, industria e energia di approfittare della revisione della "Alternative Fuels Infrastructure" per fissare obiettivi precisi sull'espansione dell'infrastruttura di rifornimento per i modelli a batteria.

Le richieste sono molto precise. Entro il 2024 si dovrebbe puntare ad avere un milione di punti di ricarica pubblici all'interno dell'Unione Europea. Invece, entro il 2029 si dovrebbe salire a ben 3 milioni. Riuscire a fissare questi obiettivi permetterebbe di inviare un forte segnale ai consumatori che potrebbero avvicinarsi alla mobilità elettrica più facilmente. Sarebbe anche importante per l'industria dell'auto e per gli operatori del settore che potrebbero continuare ad investire nella mobilità elettrica con maggiore sicurezza.

Inoltre, accelerare la crescita della rete di ricarica significherebbe pure offrire nuovi posti di lavoro. Si stima che si potrebbe arrivare a crearne un milione in più in tutta l'Unione Europea. Ovviamente, riuscire ad accelerare la diffusione delle auto a batteria permette di aiutare l'UE a raggiungere gli obiettivi sul clima. Oltre a richiedere un'accelerazione della realizzazione dell'infrastruttura di ricarica, ACEA, BEUC e la Transport&Environment provano anche a suggerire alcune idee su come poter arrivare al risultato.


Nello specifico, si propone che vengano assegnati obiettivi equi e precisi per ogni Paese membro che tengano conto anche di fattori come i punti di ricarica privati disponibili. Quelli pubblici dovrebbero essere aumentati in base al numero di auto elettriche presenti sulle strade. Si dovrebbe provvedere pure a realizzare infrastrutture di ricarica rapida nelle aree urbane per chi non può rifornire a casa e per i taxi elettrici e i servizi di ride-hailing.

Inoltre, si chiede alla Commissione Europea di rendere la direttiva Alternative Fuels Infrastructure un vero e proprio regolamento per accelerare i tempi di attuazione, evitando così i lunghi tempi del recepimento di ogni singolo Paese membro. A tutto questo si aggiunge la richiesta di fissare un obiettivo di 1.000 stazioni per il rifornimento dell'idrogeno entro il 2029. Oliver Zipse, presidente di ACEA e CEO di BMW, ha dichiarato:

Le case automobilistiche europee stanno guidando la transizione verso la mobilità elettrica e si stanno letteralmente superando a vicenda nel lancio di nuovi veicoli elettrici. Ma il successo di questo enorme sforzo è seriamente minacciato dal ritardo nell'installazione dell'infrastruttura di ricarica nell'UE. La Commissione europea deve agire rapidamente e fissare obiettivi vincolanti per il potenziamento delle infrastrutture di ricarica negli Stati membri. In caso contrario, anche gli attuali obiettivi nella lotta al cambiamento climatico sono a rischio. Oltre all'infrastruttura di ricarica pubblica, dobbiamo anche concentrarci maggiormente sulla ricarica domestica e su quella nel posto di lavoro.

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Commenti

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italba

Tirali fuori questi dati. Tu parli, tu dimostri

stefano passa

Si ringrazialo anche da parte mia perché ha scritto una cosa, nel link postato da lui dice esattamente i dati riportati da me

stefano passa

Vatti a vedere i dati e ne riparliamo

stefano passa

Veramente il sito da postato da altri dati
Ti sei preso la briga di leggerli?
No vero....

Giulk since 71' Reload

No ma l'utente di cui sopra diceva che per una adozione totale delle auto elettriche ci vogliono ben più anni, io continuo a pensare che salvo miracoli 14 anni sono pochi

Nicola

Ringrazio R_mzz e italba per aver citato i dati e le fonti giuste!
Per quanto riguarda la diminuzione dell'inquinamento, invece ci fu eccome.Mi pare che R_mzz e italba ti abbiano già fornito dati sufficienti per farti capire che passare all'elettrico aiuterebbe la qualità dell'aria non di poco.

L’Inghilterra include le ibride, permesse fino al 2035 (esplicitamente specificato).

Sono 14 anni da oggi.. mica pochi.

R_mzz

Falso i dati sono questi:
A Milano gli impianti di riscaldamento contribuiscono al danno da inquinamento da PM10 per il 26%, al danno da NO2 per il 25%, al danno da PM2.5 per il 36%, danno da CO2 per il 50%.

Il traffico invece emette PM10 per il 45%, da NO2 per il 60%, da PM2.5 per il 40% e da CO2 per il 10%.

A Torino 85% del PM10 proviene dal traffico.

Fonti:
https://partecipazione.comune.milano.it/uploads/decidim/attachment/file/333/Delibera_79_del_21-12-2021_Adozione_del_Piano_Aria_e_Clima.pdf

http://www.arpa.piemonte.it/news/inquinamento-da-particolato-pm10-le-fonti

Quali sono i Paesi che “vietano” le auto non EV dal 2030?

Semmai vietano la vendita (quindi tutto il parco circolante resta) delle auto endotermiche non ibride.
Ma quasi tutto quello che ho letto include le ibride…

Il che, dal mio punto di vista, è fin troppo morbido come passaggio…

Il cellulare è un paragone che non tiene, perché non prevedeva alternative abbordabili.
In questo contesto l’alternativa non solo esiste, ma è persino più economica.

Io la penso come te, ma mi rendo conto che la maggior parte delle persone alle quali mi rivolgo hanno la stessa paura: evidentemente lo sviluppo della rete (e soprattutto di un sistema di ricarica più ordinato, semplificato ed affidabile) sarebbe di grande aiuto per lo sviluppo del settore EV, almeno in Italia (notoriamente non un Paese dinamico e pronto alle novità).

italba

Grandissima balla. L'inquinamento è causato da polveri sottili, ossidi di azoto, idrocarburi incombusti, tutte cose che i veicoli a motore emettono in percentuale molto più alta del riscaldamento domestico ed industriale. Tu hai letto (o hai sentito dire) qualcosa riguardo alla CO2, problema serissimo ma che non causa danni ai polmoni dei cittadini. Il fatto che "non è diminuito l'inquinamento durante il covid" è un'altra grandissima balla, già abbondantemente sbufalata, che riguarda un picco di polveri sottili provenienti dai deserti dell'Asia nelle prime settimane del lockdown

italba

Sbagliato, lo Stato ha incentivato (giustamente) la diffusione dei trasporti quando andavano tutti a derivati del petrolio, e giustamente adesso vuole (deve!) incentivare la transizione all'elettrico

stefano passa

allora ti spiego una cosa , la maggior causa di inquinamento nelle città sono i riscaldamenti, non le auto , ci sono i dati vatteli a leggere , la diminuzione dell'inquinamento non ci fu.......

Nicola

I privati in quel caso di sono inseriti in un mercato che si stava espandendo già per conto proprio: le auto aumentavano, cambiando anche il tessuto sociale, e quindi le società petrolifere sono entrate in gara per costruire più distributori possibile.

Qui è diverso: non si tratta di aspettare che le elettriche si diffondano, è una questione ambientale. Per quanto riguarda l'impatto ambientale della cosa, ti ho risposto più in basso.

Nicola

Ma che logica è? Anche se l'incidenza è minore rispetto ad altre fonti, questo non significa che non bisogna fare nulla al riguardo!
Oltretutto, quando fecero il lockdown totale a marzo/aprile, una delle prime cose ad essere rilevata fu una diminuzione considerevole dell'inquinamento, dovuto in parte al fatto che c'erano molte meno auto in circolazione.
Poi, come altri hanno fatto notare, questa situazione è particolare, come un cane che si morde la coda: la gente compra auto elettriche solo se sa che c'è una buona copertura di colonnine di ricarica. Se lasci che le colonnine vengano installate solo a fronte di un aumento della domanda delle auto elettriche, stai "sperando" che una grossa quantità di persone si improvvisino "pionieri" e comprino elettrico anche senza un'adeguata copertura, facendo da battistrada per gli altri e sperando, nel frattempo, che prima o poi il mercato provveda.

Davide

Anche se stai nei limiti i consumi sono diversi quindi l'esempio è uguale a quello delle auto elettriche di marche e categorie diverse

stefano passa

i limiti di circolazione sono una cosa, tra l'altro solo in alcune zone delle grandi città, volerti imporre un tipo di carburante è altra , tra l'altro non ha nessuna giustificazione reale, se non quella di un nuovo busisness

stefano passa

dimmi quanto incide il trasporto nelle emissioni??? lo sa si???
te lo dico io il 13% a livello globale, ma dimmi una euro 6 quanto inquina???
più o meno di una elettrica ???

stefano passa

lo stesso gas carbone e petrolio che permette la creazione di energia elettrica???
e comunque sono sussidi cosa diversa

stefano passa

ed anche qui, sono 2 servizi diversi che ne pensi???
un conto è portare l'elettricità o rete "telefonica in tutte le zone, un conto è
portare una stazione di rifornimento,

stefano passa

hai mai visto installare dallo stato stazioni di metano o gpl???
il cablaggio di una rete è altra cosa

stefano passa

no i privati

Fabrizio

In tutti i Paesi che vieteranno tutte le auto non EV nel 2030 sarà un'imposizione.
Che ovviamente sarà accelerata dal fatto che i produttori stanno già ora smettendo di innovari/investire su prodotti ICE limitando fortemente quindi la scelta dei consumatori (=imposizione)

italba

I distributori di benzina li hai pagati tu?

an-cic

questo si che è parlare... poi mi raccomando, tutti a lamentarci per i ritardi di openfiber perchè nel 2021 non è possibile navigare ancora ad 1 mega

Trhistan

Sicuramente i privati sarebbero incentivati a mettere colonnine di ricariche nei paesini di montagna!!!
Esattamente come è successo con le reti telefoniche veloci.

R_mzz

Pensa che, solo in Italia, abbiamo speso 19 miliardi di € in sussidi a petrolio, gas e carbone, ogni anno.
Con tutti quei soldi potremmo mettere colonnine in ogni strada italiana in un solo anno.

Nicola

L'abbassamento delle emissioni non è materia da privati, è materia ambientale, quindi di salute pubblica: il passaggio alle auto elettriche si vuole fare proprio per questo. Mi sembra giusto che se ne occupino gli stati.
Duole dirlo, ma ai mercati della respirabilità dell'aria e delle sue conseguenze (tumori, ecc.) non frega nulla.

an-cic

perchè, le imposizioni non ci sono da oltre 20 anni con la circolazione consentita alle sole euro 1-2-3-4-5-6-6b-6c-6d? non cambia nulla, l'imposizione è ai costruttori, non agli acquirenti

ghost

La cosa migliore sarebbe che l'unione europea regalasse a ogni cittadino una macchina elettrica xD

stefano passa

comunque è una imposizione

Ray

L'EPA, l'ente americano che vigila sull'efficienza dei veicoli, aveva riscontrato un'autonomia di 323 km per la Taycan Turbo e 309 km per la Turbo S, più potente e quindi anche più esosa in termini energetici. Eh fidati, se schiacci arrivi a 200 se ti va bene. Magari la 4S è un modello con batteria "potenziata". Non saprei

stefano passa

sta cosa non l'ho capita i vari stati alias i cittadini dovrebbero mettere soldi per mettere le colonnine???
che lo facciano i privati, e come tutti i mercati se vale la pena si metteranno ,altrimenti nisba

an-cic

l'ultima volta che ho ragionato come te era il 2012. ancona vicenza solo andata,1400€ di multe. poi mi sono reso conto che mi sarebbe costato meno noleggiare un elicottero per fare lo stesso tragitto in metà tempo, oppure metterci 40 minuti in più e poter pagare un autista che mi porta a spasso tutti i giorni

R_mzz

Beh no, se dobbiamo fare un viaggio rispettando i limiti di velocità (ignoriamo l’autobahn) la differenza di tempo tra una Fiesta e una F-type è praticamente nulla.

Prova a simulare un viaggio su “A better route planner” con una Model S poi con una Smart

an-cic

le altre nazioni che citi metteranno al bando la vendita di nuove auto, non la circolazione di quelle esistenti... solito esempio... nel 2029 compro una ibrida in olanda, pensi che nel 2030 devo rottamarla? no.
poi più è lento il ricambio del parco auto (ed in italia è lentissimo) più tempo ci vorrà per completare la transizione, ma sopratuuto devi considerare che quei paesi nel 2030 hanno come obiettivo di bloccare le sole auto termiche... ma le auto esclusivamente termiche moriranno molto prima del 2030. vedi la panda con il suo motore elettrico da 1 cavallo e problema risolto. in nessun paese del mondo c'è ancora una deadline per il passaggio al full elctric, la dead line è solo per i motori esclusivamente termici

Ray

Ha 425 km se la guidi come la panda. E se compri Porsche, di norma te ne freghi delle multe in autostrada. Schiacci. La mia Ds 3 (macchina modesta come prestazioni) fa 300 km in paesini e città. Se superi i 150 all'ora fai 180 km. E' uguale per tutte le elettriche (più o meno).

R_mzz

Mi aspettavo un tuo commento sulla cannonball.
Ma che fine ha fatto GioGio?

Giulk since 71' Reload

Io sarò anche confuso ma intanto Olanda, Inghilterra e altre nazioni hanno proclamato lo sto alle auto con motore a combustione tra il 2030 e 2035, ovvero tra i 9 e i 14 anni prossimi e in queste ci rientrano anche le ibride e plug in come detto.

Seguendo il tuo ragionamento di cui sopra, ovvero che per arrivare ad avere un parco circolante completamente elettrico o quasi ci vuole 20 - 25 anni, chiedo nel frattempo?

Che poi la rete cresca va benissimo, quello che contesto sono proprio i proclami e i tempi della messa al bando delle vetture con motore a combustione

Davide

Grazie al c***o. È come dire che non tutte le macchine a benzina sono uguali e che ci sia differenza tra una Fiesta e una F-Type

Wolfy

Ah beh.. se lo puoi assicurare tu allora ok.
Io preferisco guardare le prove su strada di chi prova auto elettriche da anni (Bjorn Nyland) e la Taycan 4S a 120 km/h ha 425 km di autonomia.

an-cic

idem

an-cic

mi sembri un po confuso, senza offesa. non è che uno che compra una ibrida nel 2029 nel 2030 la rottama perchè non sarà più venduta. l'obiettivo italiano, te lo ripeto, è del 30% di immatricolazioni di auto totalmente elettriche nel 2030. il 30% di nuove auto sul totale di auto circolanti lo capisci da solo che sono cose diverse... prima che tutte le auto diventino full electric passeranno come minimo 20-25 anni. nel frattempo la rete continuerà a crescere esattamente come sta già facendo. più elettriche in circolazione -> più colonnine.

Giulk since 71' Reload

Ti ho risposto sotto ;)

Giulk since 71' Reload

20 - 25 anni? e nel frattempo che si fà visto che secondo i proclami nazionali a destra e a manca, tra dieci anni in molti paesi le auto endotermiche saranno vietate? comprese le ibride e anche plug in?

an-cic

l'elettrica non vuole essere imposta dall'alto in tempi brevi. vogliono imporre una transizione. nessuno obbliga oggi o domani a far passare all'elettrico, magari ad una mild si, ma non ad una bev. 30% di nuove immatricolazioni al 2030 è l'obiettivo italiano, non 100% del parco circolante al 2021

an-cic

il punto è che le previsione vedono tra 10 anni un 30% di nuove immatricolazioni bev. il passaggio totale all'elettrico non è in previsione prima di 20-25 anni. se non capite questo starete sempre a parlare del nulla. è una transizione che ha i suoi tempi, nessuno vi impone oggi di passare al full electric

Giulk since 71' Reload

Si ma neanche ci possiamo lamentare se poi le persone non comprano le auto, il punto è che l'auto elettrica vuole essere imposta dall'alto, e che sia giusto o sbagliato non mi interessa, solo se la vuoi imporre e vuoi che entro pochi anni molti passino alle auto elettriche devi spingere sui punti di ricarica, non puoi sperare in una naturale evoluzione delle cose, altrimenti ci vuole troppo tempo

an-cic

di strano c'è che le due cose vanno di pari passo. cresce la quota di elettrico e crescono le colonnine. è una transizione che ha le sue fasi. in nessun campo al mondo prima si fa una diffusione capillare e poi si vende... non so se sei abbastanza vecchio per ricordare le prime coperture cellulari come funzionavano.

Wolfy

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