
17 Agosto 2020
02 Giugno 2020 107
Continua il periodo molto difficile del mercato auto Italia 2020. Sebbene il mese di maggio sia andato un po' meglio di marzo e aprile, i numeri sono ancora "drammatici". Secondo UNRAE, nel mese appena concluso le immatricolazioni sono calate quasi del 50% (49,6% per la precisione) rispetto allo stesse periodo del 2019. Complessivamente, sono state immatricolate 99.711 unità rispetto alle 197.881 dello stesso mese dello scorso anno.
Tutti i canali hanno fatto segnare perdite pesanti: 35% i privati, 69% il noleggio e 57% le società. Volendo analizzare il dato cumulativo dei primi 5 mesi dell'anno, la perdita complessiva è del 50,4%. Ovviamente, il tracollo è da ascriversi alla grave crisi causata dallo scoppio della pandemia che ha penalizzato fortemente tutto il mondo dell'auto. Secondo Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, il dato di maggio contiene gli ordini effettuati prima dell'emergenza sanitaria. Si tratta di un elemento che conferma la crisi senza precedenti di questo settore.
Andando ad analizzare più da vicino le statistiche, i numeri delle immatricolazioni premiano ancora una volta le auto elettriche. Questo segmento fa segnare una crescita del 55% con 1.816 unità (1,8% del mercato). Bene anche le auto ibride con 12.618 immatricolazioni (+18%) che dispongono, adesso, di una quota pari al 12,5%. Male le motorizzazioni tradizionali con un calo del 52% dei modelli a benzina e del 56% delle autovetture diesel. In linea con la tendenza del mercato complessivo il GPL (-51%) e il metano (-49%).
A livello di segmenti, le E-Superiori registrano un calo del 37%. Male anche il segmento A-Piccole, che registra il peggior risultato, passando dal 17,2% al 13,9% di quota. Andando a leggere i dati relative alle carrozzerie, le berline, con una quota del 42,1% (dal 47,2% di maggio del 2019), perdono il 55% delle vendite, a fronte di un recupero di oltre 4 punti dei crossover (-37%), che arrivano al 37,1%. Incrementano la propria rappresentatività anche i fuoristrada, con 3,4 punti (ora l’11,1%) in più rispetto allo scorso anno.
La Fiat Panda continua ad essere l'auto più venduta in Italia, seguita dalla Volkswagen T-Roc e dalla Lancia Ypsilon. Il Gruppo FCA fa segnare una perdita del 57,13%. Tutti i marchi controllati hanno ottenuto una perdita sostanzialmente equivalente. Solo la Ferrari ha ottenuto un +47,62%.
Visti questi dati particolarmente negativi, UNRAE chiede ancora una volta interventi urgenti da parte del Governo per risollevare il settore auto.
Nonostante la riapertura a inizio Maggio dopo due mesi di chiusura completa il sistema della distribuzione auto resta attanagliato da una grave crisi di liquidità, appesantito da centinaia di migliaia di veicoli fermi nei piazzali e con le risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità ancora impigliate nella burocrazia e bloccate all’interno del sistema bancario. D’altra parte, la mera riapertura dei concessionari non basta a far ripartire la domanda, con famiglie e imprese prostrate dal crollo dell’attività economica e con un futuro quanto mai incerto e fosco. Testimonianza ne sono i dati raccolti a fine Maggio che parlano di un calo degli ordinativi di circa il 60% rispetto a Maggio dello scorso anno. Nell’assoluta, incomprensibile sordità e indifferenza della classe politica è sempre più grande il rischio di chiusura nei prossimi mesi di centinaia di imprese della filiera della distribuzione auto, che si accompagnerebbe drammaticamente alla scomparsa di decine di migliaia di posti di lavoro. E’ vieppiù urgente quindi la necessità di immediati e concreti provvedimenti che siano di efficace sostegno al settore auto, per la sua valenza strategica nazionale e il suo grande contributo all’economia, non solo in termini di generazione di valore e di occupazione, ma anche di gettito erariale (pari a circa 80 miliardi di Euro annui incluso tutto l’indotto), come pure per il ruolo ancora più centrale che avrà nella mobilità. E’ ancora utile sottolineare l’importanza della velocità di azione richiesta: i lavoratori e le loro famiglie, le imprese, l’intero settore auto e il Paese non possono aspettare i tempi dell’European Recovery Fund, ora presentato come la panacea di tutti i mali. Chiediamo ancora al governo l’adozione di un intervento “verticale”, con misure specifiche per il settore automotive, che includa un programma strutturale teso a facilitare il ricambio del vetusto parco circolante, pericoloso sia per l’ambiente sia per la sicurezza dei cittadini. Chiediamo un regime fiscale pari a quello degli altri paesi europei a partire dalla detrazione dell’IVA sulle auto aziendali al 100%. Chiediamo inoltre che il sistema bancario trovi forme e modi di accelerare l’erogazione alle imprese della filiera distributiva automotive delle sempre più vitali risorse rese disponibili dal Decreto Liquidità.
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Commenti
Gli incentivi sono soldi buttati nel cesso, ma a volte è meglio dare 500 Euro di incentivo su un auto piuttosto che 15 mila euro di cassa integrazione ad ogni operaio che perde il lavoro.Il settore auto prima del virus non era in crisi, vendeva esattamente il doppio rispetto ad oggi. Non era tantissimo ma non era nemmeno una situazione da bancarotta totale.
Un crollo delle vendite è quel che ci vuole.
sono le "Roma" immatricolate dai concessionari
manco leggere tra le righe sapete
Perché non viene menzionata Tesla nella classifica?
Assolutamente no, noleggio dalla Germania da società tedesche e paghi solo il noleggio, bollo e super bollo nada, considerando il costo minore del noleggio in Germania e il costo esorbitante del bollo e super bollo da noi, conviene
Semplice, uccide tutto il mercato del collezionismo e di appassionati, ho sentito tantissime persone orientarsi su altre macchine per via del super bollo, stiamo parlando di un imposta che si aggiunge ad un'altra già abbastanza pesante, perché oltre il super bollo c'è il bollo normale pieno, e la gente non è stupida, non vuole buttare via migliaia di euro per un'auto che non gli frutterà niente in futuro, già sta spendendo diverse migliaia di euro per comprarla, non vede il motivo di tenerla giusto come costo ambulante!
Mauro qui ti ha già spiegato tutti gli altri risvolti, e ricordo che il superbollo si paga da circa 250 cv in su, che è una barzelletta nei tempi moderni, anche perché non uccide il mercato delle auto di lusso, ma praticamente solo quello degli appassionati, il che è un po' triste considerando la storia che il nostro paese ha nel mondo delle automobili
c e chi ha fatto peggio .. tutto sommato è andata bene
la Ferrari piu 50 per cento ... venderebbero anche se cagassero nelle auto
perche a differenza delle competitor ha un motore ahhaha... le altre veleggiano col vento
No, non ci credo infatti considerando questi dati.
La gente compra panda, 500 e ypsilon
Il superbollo ammazza il mercato dell'usato di mezzi con un po' di anni e qualche cavallo. Mezzi che gli appassionati comprerebbero volentieri e per i quali si alimenterebbero poi meccanici, rivenditori di ricambi, carrozzieri, etc.
Inoltre se A vende a B un mezzo con 300 cavalli e 10 anni sulle spalle, A comprerà altro, potenzialmente di nuovo.
Invece il superbollo rende impossibile questa cosa e il giro non parte nemmeno. L'auto resta di proprietà di A, che magari ad un certo punto la rottama per un mezzo diverso: morale non si é alimentato alcun mercato in piú e lo Stato ha perso un contributo di superbollo.
Incentivare non risolve alcun problema per definizione. Se un mercato non esiste, non lo crei erogando degli incentivi.
Il problema é il covid solo in superficie, la realtà é che il settore é in crisi da parecchio perché il mercato é saturo e i volumi di vendita non sono piú sostenibili. Incentivare vuol dire drogare il mercato.
Non trovo le benzina a quella cifra, figuriamoci le elettriche
"Gli incentivi sulle auto elettriche ci sono da 2 anni, sia a livello statale che regionale. Quei soldi sono finiti tutti al'estero, che è ancora peggio che bruciarli in un falò."
Questa però è esclusiva responsabilità di FCA.
E' anche comprensibile che non si attendano i comodi di una società (che tra l'altro ha sede in Olanda) per offrire contributi che - almeno ufficialmente - hanno destinazione ecologico-ambientale.
Il resto del discorso è personale e va al di fuori dell'argomento di discussione. (per la cronaca lavoro nel turismo, il che dovrebbe chiarirti la mia situazione attuale).
Sto solo evidenziando che non credo ci saranno contributi per spingere la vendita di auto termiche, in Italia.
Non credo accadrà mai, ed ancor meno credo che il nostro popolo sia capace di scendere in piazza con le forche.
Né
Riusciremo a contarne le vendite con un abaco.
Davvero pensa di rilanciare l'economia italiana con la 500 elettrica?
Non lo dico con intenti offensivi ma l'immagine che mi viene in mente è quella del povero illuso. Sono convinto che nemmeno lei crede nel successo di ciò che sta proponendo.
Gli incentivi sulle auto elettriche ci sono da 2 anni, sia a livello statale che regionale. Quei soldi sono finiti tutti al'estero, che è ancora peggio che bruciarli in un falò.
Se ti capiterà di perdere il lavoro, di doverti umiliare a chiedere un sussidio, allora ragionerai in modo diverso. In questo momento ragioni come un ricco rampollo di stirpe nobiliare. Ma la maggior parte d'Italia non è nelle tue condizioni.
In Italia non ho mai visto i forconi se non per fare del casino in piazza
e spaccare le cose altrui. Mai per protestare contro lo stato.
Gli incentivi per diesel e benzina non arriveranno mai e la gente che li aspetta appartiene a quella feccia di categoria che si aspetta che sia sempre lo stato a dare una mano al povero cittadino furbo ed evasore che durante tutto l'anno cerca sempre di fregare il prossimo.
Pretendono servizi, incentivi e aiuti, poi quando c'è da mettere mano al portafoglio e pagare le tasse scappano o dichiarano che sono dei poveracci.
La produzione è già iniziata e la vettura già prenotabile.
Gli incentivi statali, si prendono subito. Gli altri dipende, quelli lombardi hanno iniziato ad accreditare dai primi di aprile, dopo circa 4-5 mesi dall'acquisto.
Sinceramente ne sono convinto anche io.
Andiamo a limitare l’intero settore di lusso, spostandolo in altri Paesi, perdendo anche l’iva.
“
Daranno, voce del verbo dare. Tempo futuro.
Giusto per mettere i puntini sulle i.
Aspettiamo di vedere questi forconi e questi incentivi su diesel e benzina.
Per me non esisteranno mai (giustamente)
Ma gli incentivi lì prendo dopo quanti anni. No perché la macchina la pago io a prezzo pieno....
Verrà. Voce del verbo venire. tempo: FUTURO.
E comunque stiamo parlando di un 3% ? forse 4%?
Tutto il resto finisce degli incentivi finisce dritto all'estero, quindi non risolve nessun problema. La situazione economica è drammatica, in autunno diventerà incandescente.
Non danno lavoro in Italia? La 500 elettrica è stata progettata e verrà prodotta in casa. Non diciamo fesserie.
Io in piemonte di ferrari ne ho viste parecchie e a parte qualche targa Svizzera le altre sono tutte italiane
Con te la propaganda del capitano ha vinto su tutta la linea
L'iva é una percentuale sull'importo e non sempre é 4k euro..
Simbolo di uguaglianza e democrazia
Fino al 31 maggio la Citroen aveva la C-Zero in offerta a 12.950€ (incentivi statali inclusi, a cui aggiungere eventuali incentivi regionali/comunali)
https://www.citroen.it/promozioni/offerte-auto-nuove/promozioni-in-corso/c-zero.html
Tempo fa c'era anche la E-up a circa 15 mila euro, a cui sottrarre i soliti eventuali incentivi regionali/comunali
Se consideriamo gli anni passati non meno di 15 anni
Gli è andata bene che hanno perso solo il 50% mi aspettavo molto peggio
Io aspetto di trovare un elettrica a 10k. Quanto ci vuole?
Quando vedono i disoccupati in piazza con le forche gli incentivi li daranno eccome.
Le elettriche non le compra nessuno e non producono lavoro in Italia, incentivarle non risolve i problemi economici italiani.
P.S. In Germania hanno già messo gli incentivi su auto diesel e benzina, senza attendere di vedere le forche.
No, non devono immatricolare proprio nulla perché l'auto è in leasing intestata a società tedesca. Infatti di auto potenti con la targa italiana non ne vedi una, sono tutte con targa estera.
però ci devi vivere in quel Paese.
Probabilmente avere una residenza in un paese EU e immatricolare l'auto in quel paese costa meno che pagare il bollo in Italia!
E dopo 60 giorni devono per legge immatricolarla in Italia.
Hanno fatto il guadagno di quello che brucia i mobili per vendere la cenere.
Dai è bruttina, magari per due pensionati è carina
Al massimo il bollo. Sono poche le auto sotto ai 30mila euro che pagano il superbollo
Non daranno mai incentivi per benzina e gasolio. Alla peggio aumenteranno quelli per ibride ed elettriche
Il mercato dell'auto era agonizzante già da ben prima la pandemia...
Cos'è successo?
ci sono andato vicino! avevo immaginato un -50%
L'America, non hai visto come apre le porte dei supermercati xD
Questi dati confermano che le elettriche le comprano solo/per la maggior parte i ricchi. Se anche in questo periodo vanno bene...
A me non importa, guido un'auto da 150cv.
Quando avrò i soldi per un'auto da 500cv me ne sarò già andato da questo paese di bananari.
no, ogni regione ha differenti regole per l'esenzione. tipo in Piemonte le ibride sotto i 101kw sono esenti per 5 altrimenti te lo paghi. quindi leggete bene sul sito della regione prima di prendere l'ibrida e fare la figura dei fessi
Probabilmente noi abbiamo firmato tutti in bianco mentre loro hanno messo 10 mila paletti a loro favore.
Se ora l'impianto UE è basato sui paradisi fiscali dobbiamo essere noi ad adeguarci. Dovremmo creare un paradiso fiscale interno all'Italia, va bene anche in una sola città, anche piccola.
Dovremmo fare una cosa simile al porto franco di Trieste ma invece del container ci mettiamo le sedi legali delle aziende, esentasse.