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I conducenti dei veicoli elettrici a rischio per i campi elettromagnetici? Un nuovo studio ha le risposte

Dallo studio è emerso che i veicoli elettrici non sono più pericolosi di qualsiasi altro veicolo moderno; nessun probema

I conducenti dei veicoli elettrici a rischio per i campi elettromagnetici? Un nuovo studio ha le risposte
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 1 dic 2025

Tra le tante discussioni sulle auto elettriche c’è anche quella relativa alla sicurezza dei passeggeri. No, non parliamo dei dispositivi per l’assistenza alla guida ma della possibilità che i passeggeri sia esposti a campi elettromagnetici dannosi per la loro salute. A chiudere definitivamente la questione ci ha pensato uno studio di ADAC che sostanzialmente ha affermato che non c’è alcun tipo di pericolo. L’ADAC, insieme al Centro di ricerca per la compatibilità elettromagnetica ambientale, all’Ospedale universitario RWTH di Aquisgrana e alla Seibersdorf Labor, ha indagato queste questioni per conto dell’Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni e del Ministero federale dell’ambiente. Sintetizzando, dallo studio è emerso che i veicoli elettrici non sono più pericolosi di qualsiasi altro veicolo moderno.

NESSUN RISCHIO PER LA SALUTE

Nello specifico, sono stati testati 11 veicoli elettrici, due ibride Plug-in ed una vettura endotermica “tradizionale”. I tecnici hanno posizionato dieci sonde su un manichino di seduta e lo hanno spostato in almeno due posizioni mentre i veicoli erano in movimento e in carica. Si voleva quindi scoprire quanto fossero intensi i campi elettromagnetici in condizioni realistiche e se qualcuno di essi si avvicinasse alle soglie che gli scienziati considerano rischiose per la salute umana. Durate i test su strada sono stati rilevati alcuni brevi picchi durante forti accelerazioni e frenate o quando venivano attivate alcune componenti elettriche. Secondo l’ADAC, le intensità di campo elettrico e le densità di corrente indotte nel corpo rimangono comunque sempre al di sotto dei limiti raccomandati.

In ogni caso, i valori più alti sono stati rilevati nel vano piedi, vicino alle unità di azionamento elettrico e ai relativi cablaggi, e non vicino alla testa che quindi rimane meno esposta ai campi elettromagnetici. Lo studio ha rilevato piuttosto che i sedili riscaldati producono alcune delle letture più intense, e questo è stato riscontrato non solo nelle auto elettriche, ma anche nelle ibride plug-in e nell’unico modello a combustione interna analizzato. Anche in quel caso, tuttavia, i numeri erano tutt’altro che pericolosi.

NESSUN PROBLEMA NEMMENO QUANDO SI RICARICA

La situazione non cambia quando si ricarica. Effettuando un rifornimento in corrente alternata, sono state rilevate letture più elevate in corrispondenza del connettore al momento dell’inizio della sessione, ma anche questi livelli non superavano i limiti considerati sicuri. E durante la ricarica in corrente continua, nonostante la potenza nettamente superiore, i campi rilevati sono stati addirittura inferiori. Insomma, lo studio ha dimostrato che le auto elettriche sono sicure anche dal punto di vista delle emissioni dei campi elettromagnetici. Indipendentemente dal propulsione non ci sono problemi. Dunque, anche chi dispone di un pacemaker o altri dispositivi medici può tranquillamente viaggiare in auto elettrica senza problemi.

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