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Stop alle multe e si agli incentivi, le richieste dei costruttori all'Unione Europea

Il piano di rilancio dell'UE per il settore auto sarà svelato all'inizio di marzo

Stop alle multe e si agli incentivi, le richieste dei costruttori all'Unione Europea
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 feb 2025

Il Dialogo Strategico promosso dalla Commissione Europea per confrontarsi con l'industria auto è iniziato. L'obiettivo è quello di predisporre un piano di rilancio che permetta al settore di poter affrontare e superare la crisi che sta attraversando. Piano che sarà presentato all'inizio del mese di marzo. Nella giornata di ieri si è tenuto il primo incontro in cui le case automobilistiche e i fornitori hanno chiesto soluzioni fattibili per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica, mentre la diffusione dei veicoli elettrici rallenta e la leadership industriale europea si trova ad affrontare una pressione senza precedenti.

Il settore automobilistico europeo si trova in una fase critica: quest'anno deve far fronte alla crescente pressione degli obiettivi normativi sulle emissioni di CO2 e al contempo deve fare i conti con il calo della competitività globale.

IL PROBLEMA DELLE INFRASTRUTTURE

In questo primo tavolo si è discusso, più nello specifico, di infrastrutture e della domanda. Nel corso delle discussioni, i costruttori ed i fornitori hanno affrontato preoccupazioni comuni e delineato azioni fattibili per porre rimedio alla diffusione più lenta del previsto di veicoli a emissioni zero, continuando nel contempo a sostenere la decarbonizzazione del settore dei trasporti. E proprio sul tema del mercato, i produttori di veicoli chiedono l'introduzione di incentivi fiscali e di acquisto nazionali ed europei per aumentare la domanda.

Per quanto riguarda, invece, l'infrastruttura di ricarica si chiede un intervento in quanto, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, il ritmo di installazione di punti di ricarica rimane troppo lento e non sufficiente a coprire la domanda prevista.

Quasi il 60% di tutte le stazioni di ricarica si trova in soli tre Paesi. Nel caso dei veicoli pesanti, non c'è quasi disponibilità di infrastrutture di ricarica.

STOP ALLE MULTE

Non poteva poi non mancare il tema delle multe per chi non riuscirà a rispettare i nuovi limiti sulle emissioni introdotti all'inizio del 2025. La richiesta è quella di uno stop su cui, pare si stia lavorando, come abbiamo riportato alcuni giorni fa. L'UE ha dunque bisogno di un'industria guidata dal mercato, non dalle sanzioni, se si vuole stimolare la domanda di veicoli ad emissioni zero, superando al contempo la crisi di competitività che sta affrontando il settore in Europa.

Oggi abbiamo ribadito la nostra richiesta di un'immediata sospensione delle sanzioni per le emissioni di CO2 e una revisione ambiziosa del Regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi dell'UE, che è ancora molto carente. Abbiamo anche sostenuto l'introduzione di un regime di incentivi paneuropeo.

Per l'industria, l'infrastruttura di ricarica e gli incentivi per i veicoli sono leve importanti. Tuttavia, serve un approccio che faccia davvero la differenza, offrendo soluzioni che soddisfino le esigenze dei consumatori e riducano le emissioni.

Non possiamo permetterci di discriminare le tecnologie che contribuiscono agli obiettivi climatici. Per raggiungere più rapidamente la decarbonizzazione del trasporto su strada è necessario sfruttare la leadership ingegneristica e l'innovazione dell'Europa. Abbiamo bisogno di una strategia coraggiosa per garantire che l'Europa sviluppi le catene di fornitura per la mobilità elettrica e per i combustibili rinnovabili sostenibili. Senza questo, rischiamo di limitare i percorsi praticabili verso la neutralità climatica.

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