Bologna, 127 autobus ad idrogeno entro il 2026
I primi 34 mezzi saranno operativi già entro l'estate

Bologna punta anche sugli autobus ad idrogeno (Fuel Cell) per decarbonizzare il traporto pubblico locale. Complessivamente, entro il 2026 ci saranno 127 bus a idrogeno sulle strade della città. L'investimento totale ammonta a 74,9 milioni di euro: 69,9 milioni di fondi PNRR, di cui era beneficiario il Comune di Bologna, e i restanti 5 milioni sostenuti in autofinanziamento da Tper (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna) con risorse proprie.
Stando a quanto racconta l'ad Tper, Giuseppina Gualtieri, i primi 34 mezzi saranno operativi già entro l'estate.
I NUOVI AUTOBUS
La prima fornitura di bus ad idrogeno è stata aggiudicata a Solaris Italia che fornirà il modello "Urbino 12 hydrogen" che è stato presentato ieri a Bologna dai vertici di Tper. Stando a quanto raccontato, gli autobus saranno forniti in due diverse configurazioni, quella a tre porte e quella a due porte per poter essere utilizzati sulle linee urbane e suburbane. Dotati di motori elettrici e cella combustibile da 70 kW, sul tetto sono presenti 5 serbatoi che consentono di contenere complessivamente 37,5 kg di idrogeno. L'autonomia di questo modello di autobus è di 350 km.
Per il rifornimento di idrogeno, Tper si è affidata a TPH2 (partecipata della stessa Tper) che realizzerà due punti di rifornimento dedicati a Bologna (più avanti ne arriverà una terza). Complessivamente, Tper ha pianificato investimenti per oltre 430 milioni di euro da qui al 2030 in innovazione e mobilità sostenibile: non solo il rinnovo delle flotte con nuovi bus, sempre più confortevoli e green, ma anche il continuo sviluppo di infrastrutture a supporto della decarbonizzazione, il miglioramento dei sistemi digitali di pagamento e di infomobilità.
ANCHE A FERRARA
Gli autobus ad idrogeno arriveranno anche a Ferrara. Il piano ne prevede 10 (più una stazione di rifornimento dedicata). Investimento complessivo di 5,9 milioni di euro: 5,5 milioni di fondi PNRR messi a disposizione dal Comune di Ferrara e 400.000 euro autofinanziati da Tper.