Polestar 2 avrà un'erede ma non sarà la Polestar 7
Polestar lancerà sul mercato un successore della Polestar 2, smentendo quindi le voci che ipotizzavano la fine dell'avventura commerciale della berlina elettrica.
La Polestar 2 avrà un'erede diretta che andrà a rimpiazzare sul mercato il modello attuale. La conferma è arrivata dal nuovo CEO di Polestar, Michael Lohscheller, in occasione di un'intervista concessa alla stampa britannica.
Sull'erede della Polestar 2 si era discusso parecchio negli ultimi mesi e a proposito erano circolate voci che ipotizzavano l'intenzione di non sostituire la berlina elettrica con un successore diretto ma di rimpiazzarlo con un altro modello, come ad esempio il SUV elettrico Polestar 7 o altre soluzioni alternative.
Le parole del CEO di Polestar hanno però smentito queste voci, confermando l'intenzione di avere in futuro una nuova Polestar 2. Lohscheller ha precisato che il piano della casa svedese prevede di mantenere una gamma composta da cinque modelli in tutto, ovvero la berlina Polestar 2, il SUV di grandi dimensioni Polestar 3, l'ammiraglia Polestar 4, la coupé a quattro porte ad alte prestazioni Polestar 6 e il SUV di fascia media Polestar 7.
Il marchio controllato da Geely punterà quindi su un'offerta piuttosto completa caratterizzata dalla propulsione elettrica e da uno stile che non dovrebbe subire scossoni rispetto a quanto visto finora, sebbene l'intenzione sia quella di evidenziare un po' di più l'aspetto dinamico e prestazionale dei veicoli.
Lohscheller ha confermato a tal proposito che la futura direzione del design subirà un modesto cambiamento di rotta anche dopo l'arrivo del nuovo capo Philipp Romers proveniente da Audi. Queste le parole del dirigente tedesco:
Quello che abbiamo ottenuto finora è davvero buono, ma chiedo a Philipp di sottolineare un po' di più le prestazioni delle nostre vetture. Non credo che sembrino così capaci come sono in realtà. Dovrebbero sembrare un po' più sicure di sé. Forse sono un po' troppo modeste. Ma non mi aspetto cambiamenti radicali e il modo in cui i designer realizzeranno effettivamente questi sottili cambiamenti dipenderà da loro.
POLESTAR A FAVORE DELLE LEGGI SULLE EMISSIONI
Per quanto riguarda il suo impatto con il mondo Polestar, azienda in cui è entrato lo scorso ottobre, il CEO ex-Opel ha dimostrato un certo entusiasmo e una grande fiducia per le potenzialità dell'azienda:
Ho una squadra fantastica. Le auto sono molto, molto buone e sono convinto che la gente le voglia e ne abbia bisogno. In passato, ho lavorato in luoghi con sistemi che erano in vigore da molti anni e che non sarebbero cambiati. Qui, tutto ciò che facciamo contribuisce a dare forma a qualcosa di molto importante. Sono super ottimista.
Durante la chiacchierata con la stampa d'Oltremanica non si poteva non toccare lo spinoso argomento delle normative antinquinamento che sta mettendo seriamente in difficoltà l'industria automobilistica europea. Riferendosi alle politiche in vigore nel Regno Unito, il CEO di Polestar si è detto favorevole al mantenimento dell'attuale direzione che prevede di porre fine alla vendita di veicoli con motore termico entro il 2030, mettendoci. Per Lohscheller non è quindi necessario alcun rinvio come invece richiesto da altri costruttori la cui produzione è ancora fortemente legata ai propulsori tradizionali:
I politici dovrebbero mantenere la rotta che hanno stabilito. È la strada giusta se sono davvero seri riguardo allo zero netto. Se non lo sono, dovrebbero dircelo.
È evidente che Polestar intende legittimamente sfruttare il vantaggio che può vantare nel campo della propulsione elettrica rispetto ai costruttori automobilistici "storici". L'azienda svedese è infatti relativamente giovane e approccia il mercato con la forza di una gamma completamente elettrica che la mette in una posizione di vantaggio rispetto alla maggior parte dei concorrenti.