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Stop al CID/CAI cartaceo? I dubbi delle associazioni dei consumatori e di Aiped

Digitalizzare la constatazione amichevole in caso di incidente porterebbe più svantaggi che vantaggi

Stop al CID/CAI cartaceo? I dubbi delle associazioni dei consumatori e di Aiped
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 7 ott 2024

Le app fanno oramai parte della nostra vita e in molti casi non ne possiamo fare a meno. Oggi, c'è davvero un'app per fare qualsiasi cosa o quasi. A quanto pare è possibile che in futuro quella che tutti conoscono come "constatazione amichevole" in caso di incidente possa essere fatta solamente in forma digitale. IVASS, infatti, ha avviato l’iter di revisione del Regolamento Isvap n. 13/2008, inserendo la possibilità di poter effettuare la denuncia di un sinistro attraverso app o sito web. In pratica, ha aperto alla possibilità di arrivare a sostituire il classico CID/CAI cartaceo, il cosiddetto “modulo blu”, con la compilazione di un modulo online (servizio che comunque qualche assicurazione offre già).

Questo modulo cartaceo lo conosciamo tutti molto bene e permette (la dicitura corretta sarebbe CAI, acronimo di Constatazione Amichevole di Incidente, ma molti utilizzano ancora la vecchia sigla), una volta firmato da entrambe le parti coinvolte, di velocizzare la gestione del sinistro. Si tratta sostanzialmente di una "fotografia" di quello che è successo, con tutte le più importanti informazioni sull'incidente.

A quanto pare, questa procedura in futuro potrebbe essere digitalizzata e sostituita da un'app o da una pagina digitale. Questa possibilità, però, non piace alle associazioni dei consumatori e persino ad Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni.

I DUBBI

Secondo Assoutenti, Confconsumatori, Movimento Consumatori e Sna (Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione), che hanno presentato le proprie osservazioni all’Ivass, si potrebbe arrivare a complicare il raggiungimento di un accordo tra le parti, soprattutto nel caso di persone poco pratiche con l'utilizzo degli strumenti digitali.

Eliminando l’obbligo a carico delle compagnie di assicurazione di consegna del modulo cartaceo, sostituendolo con una applicazione informatica, si potrebbe complicare la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti nell’immediatezza di sinistro, a maggior ragione nei casi in cui i sottoscrittori sono persone con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie informatiche. La Cassazione, con la sentenza n.15431/2024, ha recentemente confermato che il modulo Cai, sottoscritto da entrambi i conducenti, determina una presunzione, salvo prova contraria da parte dell’impresa di assicurazione, che il sinistro si sia svolto con le modalità e le conseguenze indicate su quel modulo. Evidenti quindi le problematiche legate a facili errori di compilazione su un dispositivo di piccole dimensioni come uno smartphone.

Ci sarebbero poi problematiche legate alla privacy visto che il modulo può contenere anche dati sensibili.

Anche alcuni aspetti legati alla privacy degli utenti destano preoccupazione, considerando che il modulo può contenere anche dati sensibili sanitari di eventuali feriti. Si sottolinea inoltre come i dati raccolti dalle compagnie di assicurazione non possano poi essere utilizzati per scopi diversi come, ad esempio, attività di marketing.

Inoltre, le associazioni suggeriscono di rimandare l'introduzione del modulo digitale visto che il ministero delle Imprese e del Made in Italy sta lavorando ad una riforma del settore delle assicurazioni.

Come detto, anche Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni, ha espresso molti dubbi sulla digitalizzazione del CID/CAI.

La possibilità di compilare il modulo di denuncia di sinistro solo in formato digitale non risulterebbe essere adeguatamente supportata dal contesto attuale e dalla competenza degli utenti. In molti casi l'uso di sistemi digitali potrebbe rilevarsi più complesso, per cui è fondamentale ed essenziale mantenere l'obbligo per le imprese assicurative di fornire al contraente il modulo di constatazione amichevole in formato cartaceo, lasciando comunque l'opzione di utilizzo di un formato digitale fornito da un ente terzo.

Inoltre, Aiped ha aggiunto che l'introduzione di una app specifica per ogni impresa assicurativa potrebbe determinare effetti negativi, ostacolando la portabilità del contratto. Infatti, una persona, ogni volta che dovrà cambiare compagnia assicurativa, si vedrà obbligata a scaricare una nuova applicazione e a reinserire i dati necessari per la procedura di autenticazione e identificazione.

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