SWM dalle due alle quattro ruote: ecco la gamma SUV made in Cina
Dalle moto alle auto. SWM sbarca in Italia con un’offensiva di 4 SUV

Negli anni 70 per essere davvero cool, oltre che indossare pantaloni a zampa e camicie dai colletti giganteschi, dovevi anche guidare una moto SWM per arrivare al bar del centro città proprio come un vero maschio alpha. L’azienda italiana produceva i suoi modelli da fuoristrada appena fuori Milano, oggi dopo varie vicissitudini batte bandiera cinese ed è in grande, grandissima, evoluzione. Se da una parte la gamma moto sta avendo un buonissimo successo a livello globale, merito soprattutto del loro rapporto qualità-prezzo, per continuare a crescere bisogna esplorare mondi sconosciuti, come quello dell’auto.
D’altronde, la prima regola del commercio è quella di dare al cliente finale quello che il mercato richiede, in questo caso per gli automobilisti moderni sono i SUV a costi sostenibili. Ed è proprio per queste ragioni che SWM sbarca in Italia con un’offensiva di 4 SUV, ma diventeranno cinque il prossimo anno, pensati per il mercato italiano ed importati da Campello Motors S.p.A.
Tutti i modelli sono accumunati da uno stile offroad, da un unico allestimento completissimo e dalla possibilità di dotarli di impianto GPL. Come spesso accade infatti, i colossi cinesi riescono ad individuare i bisogni dei consumatori, in questo caso i SUV accessibili, per poi bussare alle porte degli automobilisti con un prodotto completo per cui non bisogna svenarsi per acquistarlo.
Non dimentichiamo che la qualità “made in Cina” ha fatto dei grandi passi in avanti: oggi la componentistica, gli assemblaggi e le dotazioni di bordo, hanno raggiunto un livello tale per cui i costruttori europei devono iniziare a temere davvero le auto cinese, nessuno se lo aspettava ma è sempre più reale.
SWM G01
Secondo SWM questo modello sarà quello che farà i numeri più interessanti rispetto il resto della gamma: si chiama 01 ed è un SUV di 4,61 metri spinto da un motore 1.5 turbo benzina da 133 CV e 212 Nm di coppia abbinabile ad un cambio manuale a 6 marce o un automatico doppia frizione 7 rapporti (con l'automatico la potenza sale a 139 CV). Sarà esclusivamente a trazione anteriore e nei prossimi mesi arriverà anche una versione GPL, variante molto appetibile per noi italiani attenti ai costi di utilizzo.
Nessun effetto speciale per quanto riguarda gli interni: layout classico con lo schermo da 10" pollici al centro della plancia per il sistema di infotainment, un semplice cruscotto digitale per il guidatore ma, cosa molto apprezzata, l’utilizzo di poche plastiche rigide e ben nascoste. Come detto a listino ci sarà un unico allestimento full optional al costo di 23.990 euro per la versione con cambio manuale, e 25.990 euro se scegliete il cambio automatico.
SWM G01 F
Questo modello rappresenta la declinazione più sportiva della G01 da cui si differenzia per uno stile più personale e dinamico, soprattutto nella parte frontale più muscolosa, crescono anche le misure arrivando ad un lunghezza di 4,67 metri. Il motore resta lo stesso il 1.5 turbo ma con 139 CV di potenza e 212 Nm di coppia massima, in questo caso però l’auto sarà disponibile esclusivamente con il cambio automatico a 7 rapporti e con trazione anteriore.
Anche l’abitacolo della SWM G01 F non cambia rispetto la sorella GO1, mentre i prezzi partono da 26.990 euro.
SWM G03 F
La G03 F è invece il modello che rappresenta la porta d’ingresso nel mondo SWM, un'auto dallo stile fuoristradistico con le sue forme squadrate e con tanti inserti e dettagli che ne sottolineano la sua vocazione a sporcarsi di fango, nonostante la trazione anteriore. Sotto il cofano troviamo un motore da 1.5 litri 4 cilindri, in questo caso senza turbo, capace di 110 CV di potenza e 155 Nm di coppia. Il cambio è esclusivamente manuale ma a 5 marce, un dettaglio che potrebbe far storcere un po’ il naso a chi usa tanto la macchina in autostrada.
Particolare la disposizione dei 7 posti interni che vengono divisi su tre file, in configurazione 2+2+3 con l’ultima fila decisamente troppo "ristretta" per passeggeri adulti. L’abitacolo un po’ più semplice rispetto gli altri modelli con la strumentazione analogica-digitale e un ambiente meno rifinito a fronte di un prezzo competitivo di 19.990 euro.
SWM G05
La SWM G05 rappresenta l’attuale top di gamma della Casa Cinese, con i suoi 4,75 metri di lunghezza siamo di fronte ad SUV pensato per famiglie e per chi ha necessità di avere tanto spazio ma senza rinunciare al comfort. Anche in questo caso a spingere la G05 provvede il 1.5 turbo benzina da 139 CV e 230 Nm di coppia, che può far coppia con un cambio manuale 6 marce o con un automatico doppia frizione a 7 rapporti.
Decisamente più azzeccata la scelta di disporre i 7 posti con schema 2+3+2 anche se con tutti a bordo non resta molto spazio vitale a disposizione. Novità anche per quanto riguarda il display centrale da 12 pollici che è orientato in verticale, mentre i prezzi partono da 23.890 euro per la versione manuale e 25.890 euro per quella automatica.
SWM G03 F CDI
La SWM G03 F CDI la vedremo solo nel corso del prossimo anno e no, non è a gasolio, bensì ibrida. L’auto infatti è equipaggiata con una particolare propulsione elettrica che sfrutta un motore a benzina, un po’ come abbiamo già visto fare da altre Case, per poi marciare in elettrico. I pistoni servono esclusivamente a caricare il pacco batterie da 8,8 kWh, comunque ricaricabile alla spina, il quale alimenta il motore elettrico da 105 kW.
Il motore termico è nello specifico un 1.5 aspirato da 95 cavalli e 122 Nm di coppia, nessuna informazione ancora sul prezzo dell’auto che, come il resto della gamma, promette di essere competitivo.
CONCESSIONARI E ASSISTENZA
Le vetture SWM saranno importate in Italia in esclusiva dalla Campello Motors che si è posta come obbiettivo quello di arrivare ad una rete vendita di 35 concessionari entro la fine dell’anno per poi raggiungere i 60 punti vendita entro la fine del 2025. Come accade per tutte le auto d’importazione, un ruolo fondamentale lo ricopre l’assistenza: SWM mira a far arrivare il ricambio necessario in officina entro 48 ore, così da minimizzare i tempi di riparazione. La garanzia è invece di 5 anni o 100.000 km, mentre gli impianti GPL sono sviluppati da Westport che è anche proprietaria dell’eccellenza italiana BRC.