Incentivi auto, ecco come potrebbero cambiare
Il Governo intende rivedere gli incentivi introducendo un meccanismo che privilegi le produzioni a elevato contenuto di componentistica italiana ed europea

Gli incentivi auto sono destinati a cambiare già a partire dal prossimo anno. Le modifiche che il Governo intende introdurre sono sostanziali. In particolare, l'idea è quella di adottare un modello simile a quello francese, con un meccanismo che privilegi le produzioni a elevato contenuto di componentistica italiana ed europea.
PIANO INCENTIVI PLURIENNALE
Nella giornata di ieri si è riunito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il Tavolo Automotive dove, tra le altre cose, si è discusso del nuovo piano incentivi. Durante l'incontro, il ministro Urso ha fatto il punto della situazione, evidenziando che l'Ecobonus 2024 non ha permesso di raggiungere tutti gli obiettivi che il Governo si era prefissato. In particolare, nonostante la riuscita del piano degli incentivi, non c'è stato un incremento dei volumi produttivi degli stabilimenti italiani.
Accompagnare la transizione energetica, rinnovare il parco auto circolante troppo obsoleto, supportare soprattutto le persone fisiche e sostenere le fasce le meno abbienti. Questi i quattro obiettivi centrati in soli due mesi dal piano Ecobonus. A questi dati incoraggianti, che evidenziano la buona riuscita del piano, non è corrisposto però un incremento dei volumi produttivi degli stabilimenti italiani, il quinto target stabilito.
Proprio per tale motivo, si punta a rivedere il piano degli incentivi con un meccanismo che privilegi le produzioni a elevato contenuto di componentistica europea e che garantisca la sostenibilità delle produzioni. Già da settembre si inizierà a lavorare sul nuovo Ecobonus. L'obiettivo è quello di finalizzare un piano pluriennale per favorire le case automobilistiche nella programmazione degli investimenti e le famiglie negli acquisti.
Per la definizione del nuovo schema degli incentivi si terrà conto delle indicazioni delle altre Amministrazioni coinvolte (PCM, MEF, MIT, MASE) e delle proposte avanzate dai principali stakeholder presenti al Tavolo.
Il fondo automotive può contare ancora su una dotazione di 750 milioni per il 2025 e di un miliardo annuo dal 2026 al 2030. Non rimane che attendere per capire quale sarà la nuova struttura che il Governo intende introdurre per l'Ecobonus.
I NUMERI DELL’ECOBONUS 2024
Durante l'incontro, il ministro ha condiviso alcuni numeri dell'Ecobonus 2024, in particolare quello delle auto elettriche il cui fondo, come sappiamo, è andato esaurito in meno di 10 ore.
A due mesi dall'apertura della piattaforma Ecobonus, lo scorso 3 giugno, le significative risorse messe a disposizione delle auto elettriche – quasi 230 milioni- si sono rapidamente esaurite e hanno portato a oltre 25.000 prenotazioni. Riguardo il rinnovo del parco auto circolante, l’83% delle prenotazioni prevede una contestuale rottamazione, di cui il 42% modelli fino a Euro 3. Inoltre, il 77% delle risorse prenotate riguarda le persone fisiche (72% nel caso delle auto elettriche) e un quarto delle risorse prenotate è relativo a persone con ISEE inferiore a 30.000 euro. Nello specifico, in merito alle auto elettriche, il 41% delle prenotazioni inserite da persone fisiche interessa persone a basso ISEE, per un valore pari al 49% delle risorse disponibili.