Auto sempre più smart: 70 miliardi di investimenti nell’AI entro il 2030
Il 90% del mercato mondiale costituito da “software defined vehicles” nel 2030

Da tempo oramai affermiamo che le moderne auto assomigliano sempre di più a computer su 4 ruote. I nuovi modelli, del resto, sono sempre più sofisticati, offrendo agli occupanti servizi digitali sempre più evoluti. Una tendenza che andrà a consolidarsi nel corso del tempo con le vetture che proporranno tecnologie ancora più complesse.
Secondo il nuovo Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, entro il 2030 il 90% del mercato mondiale auto sarà costituito da “software defined vehicles” (3,4% del mercato nel 2021). Vetture che andranno a modificare profondamente l’esperienza di utilizzo e il business del comparto.
Michele Crisci, presidente di UNRAE, sottolinea che l'intelligenza artificiale promette di semplificare la complessità tecnologica con l’obiettivo di avere un’interfaccia uomo-automobile sempre più facile da gestire e personalizzabile.
Questo stanno infatti lavorando le Case Automobilistiche associate ad UNRAE, per raggiungere livelli di sicurezza e di comfort sempre più elevati, consentendo la massima serenità durante il viaggio.
L’AUTO SARÀ SEMPRE PIÙ SMART
L’Intelligenza Artificiale sta diventando la voce principale degli investimenti digitali dell’industria automotive. Secondo l'Osservatorio, si stima che gli investimenti possano raggiungere i 70 miliardi di dollari nel 2030 generando un mercato di circa 30 miliardi di dollari all’anno, con una crescita del 20-30% l’anno. L’AI diventerà quindi il principale asset digitale nel settore. Oggi è sfruttata dal 20-30% dell’industria automotive ma si prevede che questa quota arriverà alla soglia del 100% entro il 2030.
Grazie, infatti, alla nuova generazione di veicoli definiti da software, l’IA si appresta a diventare la fonte del 15-20% del valore generato dal settore. Dei 650 miliardi di dollari di fatturato attesi, la maggior parte andrà ai fornitori – che saliranno da 236 a 411 miliardi – mentre le Case costruttrici passeranno da 87 a 248 miliardi, triplicando il loro volume attuale.
Le auto del futuro saranno quindi sempre più smart e l’Osservatorio ha coniato la definizione di "Automobile Sapiens" per identificare le vetture capaci di interagire con l’utilizzatore ed il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano.
L'analisi propone anche un'identikit dell’automobile intelligente. Sarà altamente elettrificata, quindi 100% elettrica o ibrida plug-in, con dispositivi wireless e sistemi drive by-wire, dotata di riconoscimento facciale degli occupanti, comandi gestuali attivabili con movimenti del corpo, assistenza vocale interattiva, climatizzazione biometrica e con un sistema di elaborazione delle informazioni attivo ed interattivo rispetto a tutte le infrastrutture di riferimento.
Vetture che potranno contare su software, unità di calcolo sempre più potenti e connessioni al cloud. Grazie a sensori e sistemi di memorizzazione, l’auto rappresenta un terminale di raccolta dei dati, in grado di potenziare anche altri sistemi di Intelligenza Artificiale. Questa caratteristica pone l’automobile in una posizione decisamente centrale nell'intero settore dell'AI.