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Rapporto ACI-ISTAT, nel 2022 in Italia aumentano incidenti e morti

La causa principale di incidenti è la guida distratta o l'andamento indeciso

Rapporto ACI-ISTAT, nel 2022 in Italia aumentano incidenti e morti
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 lug 2023

ACI e ISTAT hanno pubblicato il nuovo rapporto sugli incidenti stradali per l'anno 2022. L'analisi mette in evidenza una crescita degli incidenti, dei morti e dei feriti rispetto al 2021. Ma andiamo con ordine. Lo scorso anno c'è stata un'importante ripresa della mobilità dovuta al fatto che si è esaurita la fase acuta della pandemia.

Con l'aumento della mobilità sono cresciuti anche gli incidenti. Complessivamente ci sono stati 165.889 sinistri pari ad un incremento del 9,2% sul 2021. Aumentano, di conseguenza, i morti (3.159 morti +9,9%) e i feriti (223.475 +9,2%). Tuttavia, i dati del 2022 sono ancora inferiori nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7% e -7,4%) e pressoché stabili per le vittime (-0,4%).

454 INCIDENTI AL GIORNO

Dunque, stando ai dati del rapporto, mediamente ogni giorno si verificano 454 incidenti (18,9 ogni ora) con 8,7 morti (1 ogni 3 ore) e 612 feriti (25,5 ogni ora). L'analisi ACI-ISTAT quantifica anche il costo sociale degli incidenti del 2022 che è pari a 18 miliardi di euro (0,9 % del Pil nazionale). Si tratta di un aumento del 9,8% rispetto ai 16,4 miliardi di euro del 2021.

Nel 2022, il tasso di mortalità in Italia, cioè il numero di morti per 100 mila abitanti, è stato pari a 5,4. Lo studio racconta che questo tasso risulta essere più alto della media nazionale in 14 regioni tra le quali citiamo Basilicata (8,5), Valle d’Aosta (8,1), Emilia Romagna (7,0), Umbria e Piemonte, entrambe a 5,7. In 7 regioni, invece, il tasso è stato inferiore alla media nazionale: Liguria (3,8), Lombardia, Calabria (4,0 entrambe), Campania (4,1), Abruzzo (4,6), Sicilia (4,7) e Molise (4,8).

Per quanto riguarda, invece, l'indice di mortalità, cioè il numero di decessi ogni 100 incidenti, il rapporto evidenzia che questo valore è in crescita, in tutti gli ambiti stradali. Resta più elevato sulle strade extraurbane (4,3 decessi ogni 100 incidenti), si attesta a 3,5 sulle autostrade mentre è pari a 1,1 sulle strade urbane (rispettivamente 4,1, 3,2 e 1,1 nel 2021). La media nazionale è pari a 1,9.

Sono in aumento le vittime tra occupanti di autovetture (1.375; +15,4%), motociclisti (781, +12,4%), utilizzatori di ciclomotori (70, +4,5%) e pedoni (485, +3,2%); in diminuzione, invece, tra ciclisti (205, – 6,8%) e occupanti di autocarri (166, -1,8%). Se guardiamo i dati delle morti dal punto di vista delle fasce d'età, scopriamo un aumento delle vittime tra i giovani ed i giovanissimi.

Più nel dettaglio, le vittime risultano concentrate soprattutto nelle fasce d'età 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, tra i 75 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. Incremento significativo nella fascia 60-64 anni (+35,5%). Purtroppo, in forte crescita anche le vittime tra giovanissimi (15-19 anni: +21,2%) e giovani (25-29enni: +10,4%). Lo studio mette in evidenza che nel 2022 ci sono stati 39 decessi per incidente stradale tra i bambini, nella fascia 0-14 anni. Di questi, 27 avevano tra 5 e 14 anni, in aumento (+17,4%) rispetto ai 23 del 2021. Il valore risulta più alto persino di quello registrato nel 2019; i bambini 0-14 deceduti erano infatti 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.

LE CAUSE

Il rapporto ACI-ISTAT fornisce anche un quadro delle principali cause degli incidenti. Al primo posto troviamo la distrazione o l'andamento indeciso con 32.701 incidenti pari al 15% del totale. A seguire troviamo la velocità troppo elevata (20.316: 9,3%), manovre irregolari (16.788 casi: 7,7%),  mancato rispetto della distanza di sicurezza (15.233 casi: 7,0%), mancata precedenza al pedone (7.185: 3,3%) e comportamento scorretto del pedone (5.899: 2,7%).

Dai dati fornti risulta che su un totale di 56.284 incidenti con lesioni, in 5.577 casi almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza mentre in 1.671 casi era sotto l’effetto di stupefacenti. Il 9,9% e il 3,0% degli incidenti rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale nel complesso è correlato quindi ad alcol e droga, proporzioni in aumento rispetto al 2021 per lo stato di ebbrezza alla guida e in lieve diminuzione per la droga (9,7% e 3,2%).

Per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la percentuale di conducenti con stato alterato a causa di uso di droghe è risultata pari al 9,2%, mentre i positivi all’etilometro sono risultati il 10,8%.

Copyright immagine: kadmy

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