AlixPartners: la Cina sta diventando una “superpotenza” dell’Automotive
La ripresa sarà guidata dalla Cina che sta rapidamente diventando una superpotenza dell’Automotive

Il mercato auto continua progressivamente la sua ripresa guidata dalla Cina che sta diventando una "superpotenza" dell’Automotive, aggiungendo al primato del mercato più grande del mondo anche quello di primo esportatore di auto. Questo è quanto emerge dal nuovo rapporto Global Automotive Outlook di AlixPartners.
Dunque, secondo il nuovo studio, nel 2023 si arriverà a vendere globalmente il 5% in più di veicoli in tutto il mondo. Parliamo di 83 milioni di vetture, 4 milioni in più rispetto al 2022. Un incremento che sarà possibile "grazie all’allentamento delle tensioni sulle forniture, come quelle dei semiconduttori". Invece, tra il 2024 e il 2027 ci si attende una crescita media annua del 3%. Secondo il rapporto, l'aumento delle vendite dei modelli 100% elettrici continuerà e sosterrà i volumi complessivi del mercato, contro una riduzione dei veicoli endotermici del 3% annuo circa.
CINA PROTAGONISTA
Il mercato auto crescerà con un andamento differente nelle diverse regioni. Per esempio, negli Stati Uniti aumenterà del 10% nel 2023 per poi attestarsi ad una media del +3% annuo fino al 2027. In Europa, invece, la crescita nel 2023 sarà del 6% e poi del 2% annuo fino al 2027. Alla fine, nel 2027, nel Vecchio Continente i volumi arriveranno circa all’85% di quelli del 2019.
La Cina si conferma protagonista del settore automotive e continuerà ad essere il mercato più grande del mondo con 24,9 milioni di veicoli nel 2023. Il rapporto stima che nel 2027 si arriverà a 29,1 milioni di veicoli venduti. Lo studio sottolinea poi che il 2023 sarà un anno record per la Cina e i produttori di questo Paese.
La Cina diventerà il primo esportatore mondiale di automobili (superando anche il Giappone), con un tasso in crescita dell’80% rispetto il primo trimestre del 2022; per la prima volta nella storia, più del 50% del mercato locale sarà soddisfatto con veicoli prodotti da marchi domestici (35% nel 2020); e i brand cinesi contribuiranno anche alla crescita delle esportazioni, ma con effetti ancora limitati in Europa, dove si prevede un guadagno di market share dal 4% al 6% nel 2026.
E l'Italia? Riguardo al nostro Paese, il rapporto afferma che nel 2023, nel mercato auto italiano saranno immatricolati circa 1,7 milioni di veicoli, con una crescita di circa il 12% rispetto allo scorso anno, grazie ad "una coda lunga di domanda insoddisfatta derivante dal periodo di tensioni sulle forniture degli ultimi anni". Dario Duse, EMEA co-leader dell’Automotive & Industrial team e Country Leader Italia di AlixPartners, ha commentato in questo modo i risultati del rapporto.
A lungo termine, l’Europa si attesterà intorno a 17,4 milioni di veicoli nel 2027, il 16% sotto le vendite del 2019. La Cina si sta prospettando come una “superpotenza” dell’Automotive, con i brand Cinesi che raggiungeranno per la prima volta una quota del 51% nel mercato locale, e con esportazioni in forte crescita nei prossimi anni. Controllo della tecnologia, supporti governativi, competitività di costo e modelli di business che rispondono meglio e più velocemente alle richieste del mercato sono la combinazione alla base del loro successo. I player tradizionali dovranno essere pronti a rivedere il proprio approccio per competere sul mercato Cinese e difendere le quote nei mercati occidentali.
Sull'Italia, in particolare, ha aggiunto:
In aggiunta alla crescita di quest’anno, per l’Italia si stima che la ripresa continui negli anni successivi al 2024 con tassi di crescita annui intorno al 2%. Da un punto di vista della filiera produttiva, il fatturato dei componenti prodotti in Italia dovrebbe continuare il percorso di ri-crescita iniziato nel 2021, registrando un aumento del 5,4% medio annuo nel periodo 2022-24, trainato principalmente da un aumento dell’export del 6,4% all’anno. Nello stesso periodo le importazioni, al netto delle batterie, cresceranno a un tasso del 5,6% annuo.
ELETTRIFICAZIONE
Per quanto riguarda, invece, l'elettrificazione, la stima degli investimenti è passata da 526 miliardi di dollari per il periodo 2022-26 a 616 miliardi di dollari per il periodo 2023-27 (+17%). L'80% dei 90 miliardi di dollari in più sarà utilizzato per le batterie. AlixPartners prevede che l’autosufficienza Europea per la produzione di batterie dovrebbe essere raggiunta a partire dal 2026. Successivamente, l'attenzione si sposterà sempre più verso l’integrazione e il controllo dell’estrazione delle materie prime. Sul tema dell'elettrificazione, Emanuele Cordone, Director dell’Automotive & Industrial team di AlixPartners, commenta:
l percorso verso l’elettrificazione prosegue e ci attendiamo che nel 2035 i veicoli a batteria (BEV) rappresentino la maggioranza dei volumi globali, con una quota del 59% negli Stati Uniti, dell’82% in Europa (geografica) e del 66% in Cina. La quota di mercato dei BEV nel 2022 è stata pari al 14,2%, siamo quindi ancora in una fase di early adoption, e il focus continuerà a spostarsi verso la riduzione del time to market e la sostenibilità economica. Nel frattempo, la sfida su costi e produttività continua: le materie prime si sono ridotte, ma con un costo dell’87% superiore a quello del 2020. Inoltre, per i prossimi anni, i volumi medi di BEV prodotti per piattaforma rimarranno sotto a quelli dei veicoli con motore a combustione, limitando la capacità di assorbire gli investimenti e i costi fissi.