Transizione ecologica: nasce il tavolo per le materie prime critiche
Si punta a creare una strategia industriale comune per la transazione ecologica

Per portare avanti il processo di transizione ecologica è necessario garantirsi un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche. Parliamo di materiali strategici per numerose attività industriali come la produzione delle batterie e dei pannelli fotovoltaici.
Dunque, settori che richiedono una grande quantità di minerali e metalli la cui domanda è destinata ad aumentare sensibilmente nel corso dei prossimi anni. Uno dei problemi è che l'offerta di molte materie prime critiche è concentrata al di fuori dell'Unione Europea, in particolare in Paesi come la Cina. Per questo, l'Unione Europea sta cercando attraverso una serie di iniziative, di ridurre la dipendenza da questi Paesi.
Anche l'Italia si sta muovendo ed è stato finalmente attivato il "Tavolo nazionale per le materie critiche" che è stato promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, a cui partecipano non solo gli esponenti del mondo della politica ma anche quelli dell'industria oltre ad esperti del settore.
GLI OBIETTIVI
Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato che questo tavolo nasce per "compenetrare le esigenze del sistema produttivo con gli obiettivi del rispetto ambientale, in una strategia Paese che determini anche le scelte europee e occidentali per l’autonomia strategica rispetto al predominio della Cina".
Dunque, si punta a creare una strategia industriale sulle materie prime critiche essenziali per la transizione energetica. Il ministro Urso, sugli obiettivi del nuovo tavolo, ha poi aggiunto:
Il tavolo è anche funzionale a definire il fabbisogno del Paese nella duplice transizione green e digitale e fornire utili elementi in vista del “Critical Raw Materials Act” che sarà presentato dalla Commissione europea in primavera. Siamo assolutamente convinti che occorra soprattutto in questo campo una politica europea assertiva che utilizzi risorse comuni anche attraverso il Fondo sovrano europeo. Il tavolo inoltre potrà aiutarci nella definizione di una nuova normativa nazionale sulla estrazione mineraria.
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin, invece, evidenzia la necessità per l'Europa, di ridurre la dipendenza dai Paesi stranieri per le materie prime strategiche per la decarbonizzazione. Per questo, è necessario anche adottare misure che promuovano sempre di più l’economia circolare.
Dovremo investire di più per una migliore gestione degli scarti, puntando alla raccolta, alla selezione, e al recupero delle materie prime contenute nei rifiuti; abbandonare la visione del “rifiuto come problema” e sfruttare appieno il "rifiuto come risorsa”, da usare in modo intelligente, creativa e rigenerativa. Il Governo intende promuovere tale approccio con iniziative di sistema, meccanismi incentivanti, comunicazione e semplificazioni normative in attuazione e revisione dei piani strategici.