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Carburanti, il Governo modifica il "decreto trasparenza" e apre al taglio delle accise

Il Governo apre ad interventi per abbassare il costo dei carburanti

Carburanti, il Governo modifica il "decreto trasparenza" e apre al taglio delle accise
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 gen 2023

Le polemiche politiche sul caro carburanti in Italia non accennano a diminuire. Dopo la decisione del Governo di approntare il "Decreto sulla trasparenza del prezzo dei carburanti", è arrivata la risposta dei benzinai che hanno proclamato due giornate di sciopero.

Polemiche che hanno spinto il Governo a rivedere il nuovo decreto ad appena due giorni dalla sua approvazione. Infatti, nel Consiglio dei Ministri di ieri, sono state apportate alcune novità interessanti. Una, in particolare, apre alla possibilità dell'introduzione di nuove misure per ridurre il costo di benzina e diesel.

Si è stabilito che, in presenza di un aumento eventuale del prezzo del greggio e quindi del relativo incremento dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato possa essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa.

Dunque, in caso le quotazioni del petrolio dovessero aumentare, portando ad una crescita degli incassi dell'IVA nel quadrimestre, i maggiori introiti saranno utilizzati per una serie di misure con l'obiettivo di ridurre il costo dei carburanti. Quindi, il Governo apre alla possibilità di poter reintrodurre il taglio delle accise in futuro. Si tratta di una novità importante. In precedenza, il Governo aveva giustificato l'impossibilità di poter continuare ad offrire questa misura per una questione di conti pubblici. Ma già nelle prime ore del pomeriggio di ieri, erano iniziate a circolare alcune voci su di una possibile apertura alla reintroduzione di una qualche forma del taglio delle accise. Apertura che poi si è concretizzata in quanto approvato dal nuovo Consiglio dei Ministri.

Le modifiche al decreto includono anche un'ulteriore novità e cioè la proroga fino al 31 dicembre 2023 del bonus benzina da 200 euro.

È stato prorogato al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorrerà alla formazione del reddito da lavoro dipendente.

Sul fronte dello sciopero dei benzinai, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi dovrebbe incontrare le associazioni di categoria.

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