Parlamento e Consiglio Europeo, accordo sulle regole del ciclo di vita delle batterie
L'accordo permetterà di regolamentare l'intero ciclo di vita delle batterie

Lo scorso venerdì, il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno raggiunto un accordo "provvisorio" per quanto riguarda le nuove norme europee sulla produzione e lo smaltimento/riciclo delle batterie. Si tratta di un passaggio molto importate per arrivare a disporre di una normativa che vada a regolamentare l'intero ciclo di vita degli accumulatori. Adesso, come ultimo passo, il Parlamento e il Consiglio dovranno approvare formalmente l'accordo prima che la nuova normativa possa entrare in vigore.
LE NUOVE REGOLE
Vale la pena di evidenziare, innanzitutto, che la nuova normativa si applicherà a tutte le batterie. Dunque, non solo agli accumulatori delle auto elettriche e genericamente alle batterie industriali ma pure alle batterie delle bici, dei monopattini e dei motorini (LMT), a quelle che forniscono energia per l'avviamento, l'illuminazione o l'accensione dei veicoli (SLI – Starting, Lighting, Ignition) e pure a quelle "portatili".
Dunque, Parlamento e Consiglio Europeo hanno concordato requisiti più rigorosi per rendere le batterie più sostenibili, performanti e durature. Per informare meglio i consumatori, i legislatori hanno deciso di creare specifiche etichette e QR Code per le batterie che forniranno informazioni sulle capacità, prestazioni, durata e composizione chimica. Inoltre, sulle batterie per le vetture elettriche, su quelle per mezzi come bici e monopattini elettrici e su quelle ad uso industriale con capacità superiore ai 2 kWh, l'etichettatura fornirà informazioni pure sull'impronta di carbonio.
L'accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio Europeo, per i produttori fissa obiettivi di raccolta dei rifiuti delle batterie "portatili" al 45% entro la fine del 2023, al 63% entro la fine del 2027 e al 73% entro la fine del 2030. Inoltre, introduce un obiettivo di raccolta dedicato ai rifiuti di batterie per i piccoli mezzi trasporto (scooter elettrici e bici elettriche), al 51% entro la fine del 2028 e al 61% entro la fine del 2031.
Per quanto riguarda il recupero delle materie prime dai rifiuti di produzione e di utilizzo delle batterie, la normativa prevede livelli minimi obbligatori del 16% per il Cobalto, dell'85% per il piombo, del 6% per il litio e del 6% per il nichel.
La normativa prevede inoltre che le batterie "portatili" incorporate negli apparecchi siano rimovibili e sostituibili dall’utente finale, lasciando tempo sufficiente agli operatori per adattare la progettazione dei loro prodotti a tale requisito. Si parla di 42 mesi dall'entrata in vigore della nuova normativa. Marian Jurečka, ministro ceco dell’ambiente, ha commentato:
Le batterie sono un elemento chiave del passaggio dell’UE verso modalità di trasporto a zero emissioni. Poiché la domanda di batterie crescerà di oltre dieci volte entro il 2030, dobbiamo assicurarci di avere abbastanza batterie e che siano sostenibili lungo le loro catene di approvvigionamento. Le nuove norme promuoveranno la competitività dell’industria europea e garantiranno che le batterie fuori uso vengano adeguatamente raccolte e riciclate in modo che i materiali utili vengano recuperati e le sostanze tossiche non vengano rilasciate nell’ambiente.