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ACEA, 6 Paesi in UE hanno meno di un punto di ricarica ogni 100 km

L'associazione invita l'Unione Europea a predisporre obiettivi ambiziosi per la crescita della rete di ricarica

ACEA, 6 Paesi in UE hanno meno di un punto di ricarica ogni 100 km
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 ott 2022

ACEA, l'Associazione europea dei produttori di automobili, torna a lanciare l'allarme sull'infrastruttura di ricarica per le auto elettriche dell'Unione Europea giudicata ancora insufficiente. L'associazione, questa volta, evidenzia che non solo c'è un numero insufficiente di punti di ricarica lungo le reti stradali nella maggior parte dei Paesi dell'Unione Europea, ma la stragrande maggioranza dei punti di rifornimento di energia non ricarica le auto abbastanza rapidamente. Insomma, secondo ACEA, servono anche molte più colonnine Fast e Ultrafast.

L'allarme di ACEA arriva a ridosso del voto del Parlamento europeo sulla direttiva delle infrastrutture per i carburanti alternativi. L'associazione, dunque, intende ricordare ai parlamentari europei di questo doppio problema che potrebbe frenare l'adozione delle auto elettriche.

IL RAPPORTO

Prendendo i dati 2021 sull'infrastruttura di ricarica provenienti dall'Osservatorio europeo dei combustibili alternativi (European Alternative Fuels Observatory – EAFO), ACEA sottolinea che ben 6 Paesi all'interno dell'Unione Europea hanno meno di un punto di ricarica ogni 100 km. Inoltre, l'associazione aggiunge che 17 Paesi hanno meno di 5 punti di ricarica ogni 100 km. Solo 5 Paesi possiedono più di 10 punti di ricarica ogni 100 km.

Dunque, c'è pure un forte divario tra i Paesi dell'Unione Europea. Per esempio, in Olanda c'è un punto di ricarica ogni 1,5 km, mentre in Polonia solo un punto di ricarica ogni 150 km. ACEA aggiunge, poi, che anche la velocità di ricarica è un problema importante. Infatti, i punti di ricarica con potenze sopra i 22 kW sono solamente una frazione del totale. Solo 1 su 7 del tipo Fast. Tutti gli altri hanno una potenza uguale o inferiore a 22 kW e non ricaricano i veicoli ad una velocità accettabile.

Per risolvere tutti questi problemi, ACEA chiede all'Unione Europea obiettivi infrastrutturali ambiziosi, con chiari meccanismi di applicazione. Al riguardo, sappiamo che l'UE intende arrivare ad approvare un piano che prevede una stazione per la ricarica ogni 60 km lungo le principali strade dell'Unione Europea. Inoltre, sarebbero in discussione eventuali multe per i Paesi che non rispetteranno gli obiettivi infrastrutturali.

Se vogliamo convincere i cittadini di tutta Europa a passare alla mobilità elettrica nel prossimo decennio, la ricarica delle auto elettriche dovrebbe essere facile come lo è oggi il rifornimento di carburante.

E l'Italia a che punto di trova nel rapporto di ACEA? Per quanto riguarda il nostro Paese, si parla di 9,2 punti di ricarica ogni 100 km. 

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