Mercato auto Italia, maggio 2022 chiude con una flessione del 15,1%
Continua il periodo negativo per il mercato auto italiano.

Il mese di maggio 2022 per il mercato auto italiano chiude con una flessione del 15,1% rispetto allo stesso periodo del 2021. Secondo i dati di UNRAE, nel mese appena concluso ci sono state 121.299 immatricolazioni contro le 142.932 di maggio 2021. Nonostante si tratti di un calo importante, è comunque il risultato migliore dopo quattro mesi di perdite comprese tra -19,6% e -33%.
Guardando ai primi 5 mesi del 2022, il bilancio è estremamente negativo con sole 556.974 auto immatricolate pari ad un calo del 24,3% rispetto all'anno precedente. Si tratta di oltre 178.000 vetture in meno. A pesare su questo andamento negativo diversi fattori come la crisi economica e i problemi di fornitura delle componenti che rallentano la produzione delle vetture.
Tuttavia, UNRAE sottolinea che l'arrivo, il 25 maggio, degli incentivi, probabilmente ha giocato a favore del modesto "recupero" del mercato del mese di maggio rispetto ai mesi precedenti.
Andando a guardare più da vicino i dati del mese, al livello degli utilizzatori, i privati segnano un calo in linea con il mercato complessivo, arrivando ad una quota del 59,2%. Le autoimmatricolazioni cedono il 43% dei volumi e si fermano in maggio appena al 5,9%. Cresce il noleggio a lungo termine che raggiunge il 22,9% del mercato. Male il noleggio a breve termine che arrivare a disporre di una quota del 6,4%. Le società chiudono maggio al 5,6%.
CROLLANO LE MOTORIZZAZIONI TRADIZIONALI
Venendo ai dati sulle alimentazioni, il mese di maggio vede crollare le motorizzazioni tradizionali: benzina e diesel perdono, rispettivamente, il 22% e 29,5% dei volumi, fermandosi al 28,4% e 19,5% di quota nel mese. L'attesa per gli incentivi ha frenato le elettrificate. Le BEV si fermano al 3,7% di quota, mentre le PHEV arrivano al 6,1% del mercato. Le ibride mettono a segno un leggero segno positivo in termini di volume, salendo al 33,5% del mercato, con le “full” hybrid all’8% e le “mild” al 25,5%.
Bene il GPL che torna in territorio positivo con un quota al 7,8% in maggio. Male, invece, il metano con una quota dell'1%. Parlando dei Gruppi automobilistici, non c'è molto da dire visto che i risultati sono per lo più negativi. Stellantis, per esempio, chiude maggio 2022 con una flessione del 15,57%. Il Gruppo Volkswagen, invece, perde il 14,97%. In linea anche il Gruppo Renault con una flessione del 14,22%.
[Fonte dati: UNRAE]