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Bosch, i chip in carburo di silicio per migliorare l'autonomia delle elettriche

Questi chip miglioreranno l'efficienza delle auto elettriche.

Bosch, i chip in carburo di silicio per migliorare l'autonomia delle elettriche
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 4 dic 2021

Negli ultimi mesi si parla molto del problema della crisi dei chip. Adesso, sul fronte della produzione di semiconduttori arriva una notizia interessante. Infatti, Bosch ha annunciato di aver iniziato la produzione in serie dei chip in carburo di silicio che saranno forniti alle case automobilistiche di tutto il mondo e che saranno molto importanti per le auto elettriche.

Per i semiconduttori in carburo di silicio si profila un futuro brillante. Puntiamo a diventare leader mondiali nella produzione di questi componenti indispensabili per la mobilità elettrica.

Bosch lavorava su questo progetto da diverso tempo. Due anni fa, infatti, l'azienda aveva comunicato l'intenzione di accelerare lo sviluppo di questi chip e di avviarne la produzione. Per questo, Bosch aveva sviluppato un proprio processo di produzione con cui dall'inizio del 2021 costruisce questi chip ma solo come modelli per i test presso i clienti. Adesso, invece, è partita la produzione vera e propria su larga scala. La società fa sapere di aver ricevuto molti ordini per questi semiconduttori. Per questo, intende in futuro aumentare la capacità di produzione. Per arrivare a tale obiettivo, sta già approntando le necessarie modifiche allo stabilimento di Reutlingen per ampliare l'area produttiva.

Contestualmente, sta pure lavorando alla seconda generazione di questi chip che sarà pronta nel 2022.

MAGGIORE AUTONOMIA PER LE ELETTRICHE

Bosch spiega che l'importanza di questi chip in carburo di silicio deriva dal fatto che permettono di utilizzare l'energia in modo particolarmente efficiente. Proprio per questo, risultano essere molto importanti per le auto elettriche visto che permettono di migliorare la loro autonomia (l'azienda parla di un miglioramento di circa il 6%).

Il segreto delle impressionanti prestazioni dei chip in SiC è un minuscolo atomo di carbonio che viene inserito nella struttura cristallina del silicio ad alta purezza, solitamente utilizzato per la produzione di semiconduttori, conferendo alla materia prima particolari caratteristiche fisiche: così, i semiconduttori in carburo di silicio permettono frequenze di commutazione maggiori rispetto ai chip in silicio. Inoltre, solo metà dell'energia va persa sotto forma di calore, permettendo di aumentare la portata delle auto elettriche. I chip sono anche importanti per i sistemi a 800 volt, in quanto permettono una ricarica più rapida e più potenza. Poiché i chip in SiC cedono molto meno calore, è anche possibile ridurre il dispendioso raffreddamento dell'elettronica di potenza. Questo, oltre al peso, può ridurre anche i costi dei veicoli elettrici.

Per lo sviluppo dei processi di produzione per questi semiconduttori, Bosch ha avuto il supporto del Ministero federale tedesco per gli affari economici e l'energia nell’ambito del programma "Important Project of Common European Interest – (IPCEI) Microelectronics".

Vista l'importanza di questi chip per la mobilità elettrica, la loro domanda sta crescendo rapidamente. La società di ricerca di mercato e di consulenza Yole stima che l'intero mercato dei chip in carburo di silicio registrerà ogni anno una crescita media del 30% fino al 2025, raggiungendo 2,5 miliardi di dollari. Con circa 1,5 miliardi di dollari, il mercato di tali semiconduttori per il settore auto dovrebbe costituire la fetta più grande.

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