Auto elettriche: in Unione Europea solo 1 punto di ricarica su 9 è Fast
Troppo pochi i punti di ricarica Fast in Unione Europea.

Ne abbiamo parlato molto spesso. Per poter sostenere in maniera adeguata la diffusione delle auto elettriche, serve che la rete di ricarica cresca rapidamente e diventi molto più capillare di quanto è ora. Inoltre, servono molte più stazioni Fast per poter fare rifornimento rapidamente per affrontare senza problemi anche i viaggi più lunghi. Secondo un rapporto di ACEA, l'associazione europea dei produttori di auto, la situazione non è certamente rosea. Otre a non essere sufficienti i punti di ricarica sul territorio, quelli Fast sono ancora troppi pochi. Nello specifico, in Unione Europea, solo un punto di ricarica su 9 è del tipo Fast.
SERVE UN CAMBIO DI MARCIA
Precisiamo subito che per Fast, ACEA si riferisce a punti di rifornimento di energia in grado di erogare una potenza superiore ai 22 kW. Quelli definiti Normal, invece, permettono di ricaricare le elettriche fino a 22 kW. I dati utilizzati sono relativi ad una situazione fotografata alla fine del 2020. Sicuramente nel 2021 c'è stato un incremento delle infrastrutture in molti Paesi ma il problema della capillarità delle colonnine non è certo stato risolto.
Entrando nel dettaglio, dei circa 225 mila punti di ricarica (intesi come colonnine) in Unione Europea, solo circa 25 mila sono del tipo Fast. Dunque, come accennato all'inizio, solo 1 su 9 è adatto per consentire di rifornire rapidamente un'auto elettrica. I restanti punti di ricarica, permettono un pieno di energia a bassa potenza che può richiedere diverse ore.
Proprio a causa di questa situazione, ACEA esorta nuovamente le autorità europee a lavorare per fare in modo che l'Europa possa costruire una capillare rete di infrastrutture di ricarica, compreso un numero sufficiente di caricabatterie veloci in ciascuno Stato membro dell'UE entro il 2030.
Per convincere più cittadini a passare alle elettriche, dobbiamo eliminare tutti i problemi associati alla ricarica. Le persone hanno bisogno di vedere molti caricabatterie nel loro ambiente quotidiano e questi punti di ricarica devono essere veloci e facili da usare, senza dover aspettare in lunghe code.
Il problema sollevato non è certamente nuovo. Da tempo anche le case automobilistiche che stanno investendo molti miliardi di euro nell'elettrificazione della loro flotta di vetture, stanno chiedendo all'Unione Europea un intervento deciso per arrivare a realizzare un'adeguata infrastruttura di ricarica. Come parte del pacchetto Fit for 55 saranno imposti alcuni precisi obiettivi che però, sono giudicati insufficienti per rendere la ricarica "comoda" quasi come un rifornimento di carburante.
Infine, uno sguardo dedicato all'Italia. Secondo i dati di ACEA, alla fine del 2020 ci sono 11.842 punti di ricarica (colonnine) nel Paese. Di questi, solo 1.231 sono del tipo Fast.