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Transport & Environment contro le Plug-in: emettono più CO2 di quanto dichiarato

Transport & Environment contro le ibride Plug-in; secondo uno studio emetterebbero un livello di emissioni di CO2 superiore a quanto dichiarato.

Transport & Environment contro le Plug-in: emettono più CO2 di quanto dichiarato
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 25 nov 2020

La Transport & Environment si scaglia contro le auto ibride Plug-in. Il motivo sarebbe da ricercarsi nel fatto che tali modelli emetterebbero valori di CO2 superiori a quelli indicati nei dati di omologazione. Questo sarebbe il risultato di una ricerca condotta assieme ad Emissions Analytics. Secondo quanto si apprende, sono stati testati tre SUV Plug-in e nello specifico i modelli BMW X5 xDrive 45e, Mitsubishi Outlander PHEV e Volvo XC60 T8 Twin Engine.

In tutti i casi, le emissioni di CO2 sarebbero state superiori a quanto dichiarato. Secondo Transport & Environment, i tre veicoli oggetto dei test hanno emesso tra il 28-89% in più di CO2 rispetto ai dati di omologazione, con batteria completamente carica e in condizioni ottimali. Con l'accumulatore scarico, invece, le emissioni sono state dalle tre alle otto volte in più rispetto ai valori ufficiali.

Addirittura, guidando le auto con la modalità di guida che prevede la ricarica della batteria, i veicoli PHEV emettono da tre a dodici volte di più. Inoltre, quando la batteria si scarica, i veicoli testati hanno dimostrato di poter percorrere solo 11-23 km prima di superare le emissioni ufficiali di CO2. Le conclusione di Transport & Environment nei confronti dei modelli Plug-in sono piuttosto dure. Julia Poliscanova, senior director di T&E, ha dichiarato:

Le ibride plug-in sono false auto elettriche, costruite per i test di laboratorio e le agevolazioni fiscali, non per la guida reale. I governi dovrebbero smettere di sovvenzionare queste auto con miliardi di soldi dei contribuenti.

Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di T&E, ha aggiunto:

I test effettuati confermano che le auto ibride plug-in sono solo finte auto elettriche che fanno molto poco per il clima, ricevendo al contempo un’enorme quantità di sussidi. La Finanziaria 2021 dovrebbe mettere fine a questo spreco di soldi pubblici, che sarebbero molto meglio utilizzati se investiti nello sviluppo di una capillare ed efficiente rete di ricarica per veicoli elettrici puri. Questo è ciò di cui l’Italia ha bisogno ora per permettere alle soluzioni realmente a zero emissioni di accedere al mercato di massa.

E i costruttori che dicono? Secondo Automotive News Europe, Volvo è intervenuta affermando che le sue auto sono certificate e rispettano pienamente la legislazione sulle emissioni. Mitsubishi, invece, ha sottolineato che test indipendenti possono produrre risultati inaffidabili o variabili a seconda delle condizioni. Da BMW, invece, non è arrivato alcun commento.

I risultati di questa ricerca arrivano a circa un mese da uno studio dell'istituto Fraunhofer ISI in Germania e dell'International Council on Clean Transportation (ICCT) che sostanzialmente affermava che le auto Plug-in non sono più rispettose dell'ambiente dei modelli con motore a combustione a causa della loro scarsa autonomia in modalità solo elettrica.

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