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Codice della strada: arrivano gli Autovelox anche in città. Novità per le bici

In arrivo una piccola riforma del Codice della strada; si potranno installare autovelox fissi nelle strade urbane di quartiere e locali.

Codice della strada: arrivano gli Autovelox anche in città. Novità per le bici
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 7 set 2020

Con la conversione in legge del Decreto Semplificazioni arriverà una piccola riforma del Codice della strada. Novità in alcuni casi importanti che puntano a garantire una maggiore sicurezza all'interno delle città. Infatti, molte delle modifiche sono state introdotte a seguito delle proposte dei Comuni italiani che sono in prima linea nell'affrontare i problemi della mobilità dei cittadini.

LE NOVITÀ IN ARRIVO

La prima novità riguarda la possibilità di poter installare autovelox fissi anche sulle strade urbane di quartiere e locali, cosa oggi non possibile. Sarà comunque il Prefetto ad autorizzare le installazioni dopo aver valutato la pericolosità delle strade, in modo da poter tutelare pedoni e gli utenti vulnerabili. Altra novità l'introduzione della "strada urbana ciclabile" ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h che sarà identificata da un'apposita segnaletica orizzontale e verticale con priorità per le biciclette.

Arriverà poi il "doppio senso ciclabile" sulle strade delle città con limite di velocità di 30 Km/h. In pratica, le due ruote potranno circolare anche in senso opposto a quello di tutti gli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. Questa possibilità può essere prevista indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito.

A tutto questo si aggiungeranno, poi, le "corsie bici-bus" purché non siano presenti binari tramviari a raso ed a condizione che, salvo situazioni puntuali, il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 m. I conducenti dovranno dare la precedenza alle bici che transitano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio. Sulle strade urbane, alle 2 ruote che circolano sulle corsie ciclabili bisognerà sempre dare la precedenza.

Nelle città debutteranno pure le "zone scolastiche" in prossimità delle scuole. In queste "zone" sarà garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente attraverso appositi segnali. Per esempio, sarà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco. Tuttavia, i divieti non si applicheranno agli scuolabus, agli autobus destinati al trasporto degli alunni frequentanti istituti scolastici, nonché ai titolari di contrassegno per disabili.

Per chi non rispetterà i divieti delle "zone scolastiche" sono stati pensate pesantissime sanzioni da 164 a 664 euro e in caso di reiterazione nel biennio, sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Tra le novità anche la linea dura verso la sosta selvaggia davanti ai cassonetti dei rifiuti o che impedisca la pulizia stradale. Dipendenti comunali e delle municipalizzate individuati dal sindaco potranno sanzionare anche con la rimozione dei veicoli.

Questa mini riforma del Codice della strada prevede novità pure per la sosta e la fermata abusiva sulle corsie preferenziali. In arrivo nuovi poteri anche per il personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone, con le funzioni di prevenzione e accertamento in materia di circolazione, fermata e sosta sulle corsie e strade ove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea.

Piccole novità per i tempi di revisione che erano già stati dilatati a seguito dello scoppio della pandemia. I veicoli la cui revisione scadeva il 31 luglio avranno tempo fino al 31 ottobre, mentre viene autorizzata la circolazione fino al 31 dicembre 2020 dei veicoli da sottoporre ai medesimi controlli entro il 30 settembre 2020, nonché la circolazione fino al 28 febbraio 2021 dei veicoli da sottoporre agli stessi controlli entro il 31 dicembre 2020.

Giordano Biserni, presidente ASAPS, commenta in questo modo l'arrivo di tali novità.

Una vera e propria miniriforma del codice della strada che va a tutela degli utenti più deboli come i pedoni e i ciclisti. Visto che i disegni di legge sono ancora fermi in Commissione alla Camera si approfitta del DL Semplificazioni. Una riforma tesa ad avere maggiore sicurezza nelle città, anche se alcuni aspetti ci sembrano inseguire anche logiche di cassa più che di sicurezza. Ci aspettavamo però almeno la sospensione della patente alla prima violazione per chi utilizza il cellulare alla guida proposta sempre invocata ma di cui si è persa completamente traccia e altre novità in materia di modifiche ad alcune criticità su omicidio stradale e lesioni stradali, sull’uso “tutelato” degli etilometri per un più efficace contrasto all’alcol e misure finalmente serie al dilagante contrasto all’uso di droghe alla guida. Assenti completamente anche i correttivi alla normativa sul trasporto merci, un anello che dimostra sempre più aspetti di debolezza nel contrasto agli abusi dei tempi di guida e riposo col coinvolgimento silenzioso di alcune imprese. Dal 14 settembre con l'apertura delle scuole le città subiranno un vero e proprio assalto di veicoli e servono non solo nuove regole a tutela dei più deboli ma anche più divise sulle strade, non solo facoltà ai dipendenti comunali e delle municipalizzate. Intanto si riduce sempre di più la presenza della Polizia Stradale sulle strade statali e provinciali le più micidiali in assoluto.

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