
17 Dicembre 2022
Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui le persone si muovono. Si pensi all'elettrificazione ma anche al futuro arrivo della guida autonoma. Questi cambiamenti avranno anche un forte impatto su come si progettano le nuove vetture. E proprio al riguardo, Audi ha voluto raccontare di come evolverà lo stile dei suoi futuri modelli.
In passato, gli ingombri del motore a combustione andavano ad incidere in maniera importante sulle proporzioni delle vetture. I modelli del futuro saranno profondamente differenti a causa, soprattutto, dei motori elettrici molto più compatti di quelli endotermici che saranno collocati in corrispondenza degli assali. Per i designer ci sarà, quindi, molta più libertà nel progettare le forme delle vetture. L'abitacolo, complice anche il fatto che le batterie saranno collocate nel sottoscocca, crescerà di dimensioni. Con il futuro avvento della guida autonoma, volante e pedali non saranno più indispensabili, a tutto vantaggio della modularità degli interni.
L’abitacolo delle Audi del futuro non sarà solo una postazione di controllo, bensì rifletterà le esigenze personali del cliente, integrando molteplici funzioni avanzate.
L'esempio di come evolverà lo stile Audi è racchiuso all'interno di tre concept car che saranno presentate nei prossimi mesi: Audi Sky Sphere, Audi Grand Sphere e Audi Urban Sphere. Nomi non nuovi in quanto, di recente, avevamo già visto alcuni primissimi schizzi.
Grazie a tre inedite show car – Audi sky sphere, Audi grand sphere e Audi urban sphere – nei prossimi dieci mesi Audi anticiperà gli stilemi dei futuri modelli dei quattro anelli. I tre concept di design sono accomunati dalla straordinaria libertà stilistica garantita dalla propulsione elettrica e dalla guida autonoma di Livello 4 nonché dalla stretta collaborazione nella definizione delle forme tra gli Audi Design Center di Ingolstadt, Malibu e Pechino. Audi grand sphere, in particolare, costituisce un’avanguardistica interpretazione della mobilità nel segmento di lusso nonché il primo esempio di sviluppo stilistico dall’interno verso l’esterno, definendo in primis le linee e le caratteristiche dell’abitacolo in funzione delle esigenze degli utenti e, solo in un secondo momento, il design della carrozzeria. Audi grand sphere anticipa una Sportback (berlina coupé) full electric di segmento D dall’abitabilità e modularità degli interni incomparabili rispetto ai modelli tradizionali.
Il primo concept che sarà svelato sarà Sky Sphere che potremo vedere al Concorso d'Eleganza di Pebble Beach a metà agosto. Successivamente sarà svelato il concept Grand Sphere che può essere visto come una sorta di anteprima dell'ammiraglia elettrica della casa dei 4 anelli che debutterà nel 2025, frutto del lavoro del progetto Artemis. Vettura che farà la sua apparizione al Salone di Monaco di settembre. Di questo concept, Audi ha voluto condividere anche alcuni interessanti teaser che anticipano quello che vedremo a settembre. Per scoprire Urban Sphere, invece, bisognerà attendere il 2022.
Per arrivare alla progettazione delle auto, Audi si affida non più ad una singola persona come poteva accedere molti anni fa, ma ad un network internazionale di progettisti che lavorano a stretto contatto tra di loro.
Gli Audi Design Center di Pechino, Malibu e Ingolstadt costituiscono la “fucina” dello stile dei quattro anelli. Mediante l’headquarter di Ingolstadt, le sedi sono unite in un network e lavorano a stretto contatto, pur operando in un quadro competitivo: prima che i progetti diventino realtà, devono affermarsi internamente. I Design Center in Cina e negli Stati Uniti sono i “sismografi” del Brand: recepiscono i trend locali negli ambiti della mobilità, dell’arte e della cultura e adattano il proprio operato al mercato tanto nazionale quanto globale.
Ogni Designer Center porta il suo contributo, e tutto questo lavoro viene coordinato dal team di Marc Lichte, Responsabile del Design Audi. Complessivamente, Audi Design coinvolge 450 creativi di 25 Nazioni. Tra le altre figure di spicco si menzionano Norbert Weber che dirige l’Interior Design da ottobre 2020 e Philipp Römers che è a capo dell’Exterior Design da marzo di quest’anno. Insieme a Marc Lichte progettano l'auto del futuro.
L’incipit per qualsiasi progetto Audi è costituito da una fase creativa basata sulle esigenze degli utilizzatori finali. Un presupposto fondamentale per uno sviluppo orientato alla persona. Vengono così ideati nuovi prodotti e servizi e realizzati i primi bozzetti di design. I primi schizzi vengono disegnati mediante tablet grafico o, talvolta, tradizionalmente con carta e penna. Ovunque e in qualsiasi momento, i designer possono dare libera espressione alla propria creatività. In una seconda fase, il confronto e lo scambio di idee diventano cruciali.
I dati digitali sviluppati nelle sedi di Pechino e Malibu vengono trasmessi al Design Center di Ingolstadt per essere trasformati in modelli d’argilla. Nonostante la digitalizzazione dello sviluppo creativo, per il processo decisionale resta indispensabile l’esemplare fisico.
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Commenti
Il senso è quello
Poi ci faranno la macchina intorno...
Ficus in auto = lusso
Sono concept.
ma è elettrica, vuoi mettere una RR con sedili in pelle umana e motore V16 da 12 galloni alimentato a spremuta di dinosauri morti?
cosi è solo una esposizione di poltrone :P
La piantina di plastica nel vasetto gli da quel tocco di classe che mancava...
Con la pianta di ficus nell'abitacolo è un vero salotto, siamo a un livello di lusso inarrivabile per altri produttori.