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Aston Martin, le normative sulle emissioni stanno uccidendo il V12

Aston Martin e il suo motore V12: un futuro possibile fino al 2030

Aston Martin, le normative sulle emissioni stanno uccidendo il V12
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 3 feb 2025

L'era del motore V12 nelle auto di Aston Martin potrebbe avvicinarsi al tramonto, con un orizzonte massimo di cinque anni prima che le sempre più restrittive normative sulle emissioni lo rendano inservibile e invendibile.

Il marchio britannico è tra i pochi costruttori a mantenere ancora in gamma un V12 omologato per la circolazione su strada, insieme a Ferrari, Lamborghini e Mercedes-Maybach, ma il tempo stringe. Secondo il CEO di Aston Martin, Adrian Hallmark, salvo cambiamenti legislativi, il celebre propulsore a dodici cilindri potrebbe dire addio entro il 2028.

LA SPERANZA

Nonostante ogni nuova stretta sulle emissioni abbia messo a rischio il V12 nel corso degli anni, le case automobilistiche hanno comunque sempre trovato il modo di adattarlo, sviluppando versioni più efficienti e pulite. Tuttavia, questa volta la sfida sembra definitiva.

Hallmark ha spiegato ai media dell’Asia-Pacifico che, mentre la produzione su larga scala potrebbe terminare entro il 2028, esistono margini per una sopravvivenza limitata oltre quella data. Modelli costruiti in quantità ridotte potrebbero beneficiare di deroghe speciali, come accade in alcuni mercati per auto a bassi volumi di produzione.

Se producessimo 100.000 V12 all'anno, il 2028 sarebbe la sua fine definitiva,” ha dichiarato Hallmark. “Ma se ne importassimo tra 150 e 300 negli Stati Uniti, o adottassimo omologazioni speciali in Europa, potremmo estendere la vita del motore fino al 2030.”

CAVALLI E CAVALLINI…RAMPANTI

L'attuale modello di punta della gamma V12 di Aston Martin è la nuova Vanquish, equipaggiata con un 5.2 biturbo da 614 kW, il più potente mai costruito dall'azienda, nonostante le normative sulle emissioni sempre più stringenti. Un motore che ha già conquistato i clienti, secondo Hallmark, spinti dal desiderio di possedere un’auto con l’apice della tecnologia a dodici cilindri.

Aston Martin ha già chiuso la produzione dell'hypercar Valkyrie, dotata di un V12 aspirato da 6.5 litri sviluppato da Cosworth, con soli 275 esemplari realizzati. Ferrari, principale rivale nel settore, ha invece confermato che continuerà a produrre V12 aspirati fino a quando la legge lo consentirà, valutando anche il potenziale dei carburanti sintetici per garantire un futuro al motore.

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