
09 Luglio 2019
Tesla sta sviluppando in segreto le proprie batterie agli ioni di litio e gli impianti per produrle in grandi quantità, secondo fonti interne alla società che hanno parlato con CNBC. Storicamente, la società di Elon Musk si è appoggiata a Panasonic, con cui ha sviluppato anche la Gigafactory del Nevada; ma non è difficile immaginare perché voglia avere controllo diretto su un componente così importante per i veicoli elettrici.
Le fonti dicono che alcune ricerche sulle batterie avvengono in un centro sperimentale a pochi minuti di distanza dalla fabbrica che si trova a Fremont, California: Tesla si starebbe concentrando su una tecnologia agli ioni di litio "avanzata", ma dettagli più precisi non ci sono. Certo, la notizia dell'acquisizione di Maxwell emersa un paio di settimane assume tutto un altro rilievo.
Tesla potrebbe ottimizzare le batterie specificamente per le proprie auto, migliorandone quindi aspetti cruciali come durata nel tempo, autonomia, accelerazione... e longevità delle partite a Beach Buggy. Un altro beneficio potrebbe essere la riduzione dei costi; inoltre, si eliminerebbe il rischio di deterioramento dei rapporti tra due società, che potrebbe mandare in crisi l'intera catena produttiva. In generale, dipendere da un'altra società ha i propri vantaggi e i propri svantaggi, e Tesla deve aver deciso che i secondi superano i primi.
È chiaro che Panasonic rimarrà un partner fondamentale di Tesla, almeno per l'immediato futuro. Anche se Tesla sviluppasse delle batterie valide - e il modo di costruirle in grandi volumi - l'apporto di Panasonic potrebbe permetterle di incrementare ancora di più la produzione di automobili.
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Commenti
"I ribaltatori di frittata incapaci di prendersi le proprie responsabilità".
Adesso le ho sentite (quasi) tutte.
Adieu.
Ok. Allora ci sei, ecco perché non capisci quel che scrivi. Comunque, i ribaltatori di frittata incapaci di prendersi le proprie responsabilità, non mi sono mai piaciuti, né qui né fuori da qui, perciò: adieu.
No, né ci faccio, né ci sono.
Te, prima ti sei riferito al "reportedly" preso da un blog (nel commento precedente), poi hai citato la dichiarazione ufficiale di Panasonic.
Nella risposta, mi pare di aver scritto chiaramente che mi riferissi al "reportedly", cioè alla speculazione sulla proprietà degli eventuali brevetti, non alla dichiarazione ufficiale di Panasonic in cui si parla di "joint ecc...". Forse, ti riferisci al fatto che io abbia parlato solo di "design" e non anche di "engineering", ma si parlava di sviluppo congiunto. Qualche sovranista ci bacchetterebbe per l'uso troppo esteso di termini anglofoni.
La speculazione di fatto l'hai riportata tu. Io l'ho solo messa in dubbio.
In ogni caso, è una provocazione (se così la vogliamo chiamare) da "discussione", e non mi pare di aver offeso nessuno. Né mi sento particolarmente offeso.
Non mi pare di aver mai parlato di "due neuroni di voi detrattori della domenica".
;)
Ahahahah... Ma ci fai o ci sei? Mi hai rimproverato di aver letto male il commento precedente non l'ultimo, dove avevi scritto
E per la cronaca non è per nulla civile provocare con allusioni di "faciloneria" ad ogni commento per poi fare le offese quando si risponde con la stessa moneta... #sapevatelo
"ma si sa, quando si parla di Tesla vi va il sangue al cervello e quei due neuroni che, voi detrattori della domenica vi ritrovate, annegano."
Sì infatti, stai reagendo in modo perfettamente educato e composto.
Ho scritto "joint engineering della cella" nel mio ultimo commento, leggi. Non ho dimenticato nulla.
Fortunatamente per me, il cervello è abbastanza ossigenato e capace di discutere in modo civile.
Alla prossima.
Io ho capito a cosa era riferito quel "reportedly" tu invece non hai capito di aver scritto "joint design" dimenticando "engineered" ma si sa, quando si parla di Tesla vi va il sangue al cervello e quei due neuroni che, voi detrattori della domenica vi ritrovate, annegano.
p.s.
E per la cronaca, non sono fan di nulla: non della moda, non della religione, non di una squadra e nemmeno delle auto che da sempre ho considerato dei mezzi in grado di trasportarmi dal punto A al B.
"A casa mia" , era riferito al "reportedly" sulla esclusiva della proprietà intellettuale a Tesla. Quindi evidentemente hai proprio letto male, non mi riferivo al joint engineering della cella.
La paternità del materiale, NCA è di fatto di Panasonic, o meglio come ho scritto, Sumitomo-Panasonic. E se ne è stata sviluppata una variante, quasi sicuramente è stato fatto all'interno di quel brevetto, perché non si parla di un ossido nuovo.
Ma quindi sentire un executive aziendale parlare in termini di "we" quando si parla di un obiettivo raggiunto in una partnership (senza la quale Tesla non sarebbe mai sopravvissuta), significa, secondo te, "siamo stati solo noi?" Ma veramente vivete nel mondo delle favole.
Sinceramente il nesso tra "normali celle 18650" e "meno cobalto grazie a Tesla", non credo sia imputabile al semplice "grazie a Tesla", ma in gran parte allo sforzo dei Giapponesi di esaudire i desideri di Musk come partner.
Ma quando ci si scontra col tifo, tutto diventa più difficile.
La tua è una "casa" quantomeno strana se si fanno le pulci ad una parola ma poi si cita a metà una frase, solo per portare acqua al proprio mulino. Perchè Panasonic ha testualmente scritto "designed and engineered" che NON "è esattamente quello che hai detto sopra" tu.
La speculazione a cui alludi nasce (oltre che dalle considerazioni già fatte) anche dalla lettera trimestrale agli azionisti del 2018, in cui si dichiarava il segreto di pulcinella (per un azienda il cui core business sono le batterie: per le auto, i powerwall e i powerpack):
"Cells used in Model 3 are the highest energy density cells used in any electric vehicle. We have achieved this by significantly reducing cobalt content per battery pack while increasing nickel content and still maintaining superior thermal stability. The cobalt content of our Nickel-Cobalt-Aluminum cathode chemistry is already lower than next-generation cathodes that will be made by other cell producers with a Nickel-Manganese-Cobalt ratio of 8:1:1."
E quando incontrarono gli analisti J.B. Straubel disse:
"I think directionally, Rod, it’s helpful to understand the different commodities and the trends that we’re pursuing in the batteries. Being on a path to reduce cobalt usage, for instance, has been something we’ve been working on for literally several years now, and this has been extremely helpful in the overall cost per kilowatt hour, especially with recent commodity price movements. So, we can’t really be quantitative, but that directionally is a pretty good trend.
Elon Musk: Yeah, we think we can get the cobalt to almost nothing."
E dopo queste affermazioni non ho letto nessuna smentita o dichiarazione di Panasonic in cui rivendicavano la paternità esclusiva sulla chimica delle batterie.
Per quanto mi riguarda la chiudo qui, perchè francamente mi son stufato. Concludo solo con una precisazione sulle 18650, le quali erano delle comuni celle quando le hanno utilizzate per la prima Roadster e la prima Model S ma successivamente, grazie a Tesla, la quantità di Cobalto diminuì del 36%
Infatti, già nel 2013 JB Straubel dichiarò alla SAE: “We’ve totally custom-engineered that cell, working jointly with Panasonic to create…an automotive cell, tested to automotive standards”
p.s.
Non ho scritto che Kelty avrebbe rivelato segreti industriali ma che, ovviamente, avrebbe portato con sé l'esperienza maturata in più di dieci anni passati in Panasonic.
p.p.s.
Non autocitarti a vanvera, ti rendi solo più ridicolo.
A casa mia "reportedly", non è nient'altro che mera speculazione (perché se fosse qualcosa di ufficiale, ci sarebbero accordi e documenti pubblicati insieme ai bilanci). In più la "intellectual property" che sarebbe esclusiva a Tesla, su cos'è ? Perché Panasonic le produce anche le 18650 per la Model S e X. Mentre sul "joint design" della 2170, è esattamente quello che ho detto sopra io.
Quindi secondo te (o qualche blog da cui hai preso la notizia) per le 2170 (che non è un formato esclusivo anche perché la stessa Samsung dovrebbe utilizzarlo), Panasonic avrebbe inventato una filiera produttiva mettendoci tutto il know-how (per la produzione, che Tesla non ha mai avuto), lasciandolo agli americani e rimanendo un "semplice produttore" (a quanto dici tu), quando per Pansonic il business Tesla è ancora fonte di perdita economica (leggera ma sempre perdita), che impatta non in modo così importante il bilancio dell'azienda.
Sicuro, certamente. Panasonic è diventata un'azienda no-profit.
"Infatti sembra che le batterie della Model 3 cinese le produrrà CATL, Samsung ed LG. In pratica, Pana-Sam-LG-CATL sono tutti cuochi che cucinano la ricetta di Tesla".
Sì certo, proprio dei cuochi. Ma davvero? Il ruolo di Kelty potrebbe essere stato proprio il liason tra le aziende, anche perché le tornando alle celle 18650 della Model S e X, non sono per niente particolari, ma celle commerciali acquistabili. E la chimica è la stessa della Model 3.
E credo che invece, per la Model 3 in Cina, la questione della produzione delle batterie sia ancora incerta, perché rientra all'interno della trade-war con gli USA. Ancora niente è detto. Sicuramente il principale fornitore rimarrà Panasonic (a meno di sconvolgimenti grossi nel futuro prossimo), poi chiaramente non è detto che in futuro Tesla non voglia provare a prodursi le batterie da sola, ma lì ballano altri miliardi di investimenti.
P.S.: Kurt Kelty può essere anche il Papa e portare la sua esperienza (che sarà comunque a beneficio dell'azienda), ma gli NDA esistono apposta per evitare proprio quello che hai scritto.
E "fatevela una ricerca (seria)" [cit.]
Che azienda! Sta investendo sulle cose più importanti: Strutture, batterie, IA, macchina elettrica. Alla faccia di chi dice che tra 1 anno sarà fallita :)
"Dunque Dunque"... Addirittura due? In maiuscolo. Azz
Prima premessa. Se tra i due c'è qualcuno che la fa molto facile quello non sono io. Dato che non sono io ad aver ridotto l'apporto di Tesla sulle batterie allo "studio del formato" (che tra l'altro non è per nulla un fattore secondario). E non sono io ad aver fatto sembrare Panasonic come quella che tiene per le palle Tesla, quando invece è e sarà sempre più, solo uno dei fornitori.
Seconda premessa. Nel mio commento non ho approfondito i termini del contratto di Dahn con Tesla. Ne ho solo ricordato la presenza e la caratura, aggiungendo che fosse "a capo del gruppo di ricerca delle batterie di Tesla" ma non che fosse "un dipendente". (E dato che ci siamo, non dimentichiamoci di J. B. Straubel)
Ora. Come ho già scritto, in passato avevo letto solo le dichiarazioni di Panasonic in cui affermavano che "The high performance cylindrical “2170 cell” was jointly designed and engineered by Tesla and Panasonic". Ma ho approfondito e su altri siti si legge: "The 2170 battery cells being produced by Panasonic at Tesla's Gigafactory in Nevada were designed by both firms and the intellectual property behind them is reportedly exclusive to Tesla". Infatti sembra che le batterie della Model 3 cinese le produrrà CATL, Samsung ed LG. In pratica, Pana-Sam-LG-CATL sono tutti cuochi che cucinano la ricetta di Tesla. Anche se da notizie recenti sembrerebbe che "Tesla is developing the means to manufacture its own battery cells"
E "fatevela una ricerca" [cit.]
p.s.
Speculazione per speculazione: a Dahn non sarebbe servito avere "accesso a tutto il parco di conoscenze di Panasonic" perchè in Tesla ai tempi, c'era tale Kurt Kelty (ex direttore del Panasonic Energy Lab)
Amo I tuoi commenti sottilmente ironici
Non te ne esci con questo. È troppo fan di tesla e dellelettrico in generale.
Vero senza la tua iperbole. Il confronto iniziale era sull'elettrico in un articolo che parla di elettrico. Non serve confrontare le vetture tradizionali.
Niente contro di te... solo che spesso si citano tecnologie e termini senza conoscerne l'effettive modalità di funzionamento...
Si parla comunemente di batterie "al grafene", ma - appunto - sono solo uno STEP delle "vecchie" batterie al LITIO...
Credimi che c'è un SACCO di gente che è convinta che il grafene sia un SOSTITUTO del litio, mentre è solo un dissipatore veloce che permette ricariche teoricamente più rapide (e anche su questo cmq ci sarebbero da fare altre precisazioni tecniche).
la mia era solo una battuta su sigle e robe messe a caso ma apprezzo il tuo commento/spiegone
Dunque Dunque. Jeff Dahn, che citi giustamente è sì un pioniere del campo che adesso lavora insieme a Tesla per lo sviluppo. Il problema però, all'interno di tutta la situazione è che uno dei maggiori sponsor (nonché tra gli scopritori e sviluppatori)della chimica "avversaria" del NCA usato da Panasonic, e cioè NMC(insieme a 3M). E non a caso il brevetto presentato l'altro anno proprio da lui, fa capo a questa chimica. Dubito fortemente che Panasonic abbia dato accesso incondizionato al loro Know-how a Dahn, per quanto possa essere importante la figura.
Quindi sì. Potrebbe aver benissimo contribuito allo sviluppo dell formato 2170 senza aver avuto accesso a tutto il parco di conoscenze di Panasonic, perché "2170" è un formato, e altri produttori lo useranno in futuro, insieme ad uno sviluppo di altre celle.
La fate molto facile, come sempre. Fatevela una ricerca su quanta roba abbia fatto Jeff Dahn, e sul fatto che possa essere a tutti gli effetti considerato un "concorrente" di Panasonic.
(E sempre per precisione, non è un dipendente di Tesla, ma ha dei contratti attraverso un centro di ricerca canadese, è una partnership )
Come ho risposto ad un altro utente: tra le fila di Tesla, a guidare dal 2015 il reparto di ricerca e sviluppo sulle batterie, c'è un tizio, tale Jeff Dahn. Il quale non è altro che uno di coloro che sviluppò le prime batterie al Litio. Quindi anche solo per questo motivo credo che Tesla abbia rivestito un ruolo fondamentale nella progettazione delle nuove celle 2170. Tanto che sono in molti a dire che il business plan di Tesla, sul medio lungo periodo, sia rivolto più sulle batterie che sulle automobili.
p.s.
Il mercato azionario è molto spesso scollato dalla realtà, difficile utilizzarlo a dimostrazione di qualcosa.
sicuramente anche tesla ha un ruolo importante ma la tecnologia base e la qualità delle celle che poi vengono assemblate dalla tesla è tutto merito di panasonic. Altrimenti tesla non avrebbe problemi a fare le batterie con altre aziende.
Infatti Elon Musk stesso una volta ha dichiarato che una causa dei ritardi della model 3 era la produzione lenta di panasonic. Pero a quel punto mi viene da chiedere : perche non usare anche un altra azienda se il know how è di tesla ?
La risposta è semplice: panasonic ora come era è l'unica azienda a produrre celle di una certa qualità ed è quella con le tecnologie più avanzate in questo campo, nonchè quella che riesce a produrne di più.
Infatti quando panasonic ha congelato una parte degli investimenti nella gigafactory e ha dichiarato di voler aprire le porte anche ad altri competitor la borsa ha premiato Panasonic mentre le azioni di Tesla sono diminuite di valore. Se Tesla aveva un ruolo cosi importante la situazione era ben diversa
è quello che sto dicendo. purtroppo su questo blog l'elettrico fa figo e se non commercializzi 63 modelli full elettrico sei indietro di 10 anni
Trovo sia quanto meno riduttivo pensare che il contributo di un tizio come Jeff Dahn (a capo del gruppo di ricerca delle batterie di Tesla) si sia limitato allo "studio del formato"
Anche Tesla ha numerosi brevetti sulla batteria e nessuno ha mai visto come le assembla
"Solo per amor di precisione eh." [cit.]
Vendite elettriche? Quasi zero. Di cosa stiamo parlando?
Ovviamente puoi chiudere il dialogo quando ti pare ma ho scritto altro e ridurre tutto il commento ad una sola battuta (per dire che in un fine settimana il problema ricarica non sussiste) rappresenta il tuo personale fondo.
Salùt
p.s.
A Rimini c'è il Lidl che offre ai suoi clienti la ricarica gratuita, oppure su Booking si può scegliere tra una trentina di alberghi con a disposizione una "stazione di ricarica per veicoli elettrici" come il modesto (senza offesa) Hotel dei Platani a 70 euro a notte.
evito di continuare la discussione in quanto dopo aver letto "48 ore in macchina" hai raggiunto un nuovo apice.
ti ricordo che un semplice milano rimini sono 700km andata e ritorno.
se prendi un affittacamere o un classico hotel da poco voglio vedere dove attacchi la macchina.
No, non direi, stanno provando semplicemente ad affrancarsi da Panasonic, per avere la massima integrazione possibile. Ma è un campo tutt'altro che facile, e almeno per adesso dovranno fare ancora affidamento sui giapponesi, senza contare che ancora non è definito il fornitore ufficiale (che probabilmente non sarà solo Panasonic), per la GF3 in Cina.
Lo studio del formato è un conto (ed è avvenuto in collaborazione), la produzione delle celle, tutt'altro.
Non a caso nella GF1, la sezione di Panasonic è separata (anche fisicamente, guardatevi i servizi fatti all'interno della struttura), da quella in cui si produce il resto, perché i passaggi sono tanti, e materiali e metodiche di produzione son tutti brevettati (da Panasonic). Tipo il materiale del catodo NCA, per dirne uno (brevetto Sumitomo-Panasonic). E per tutto il resto della filiera, Panasonic ha portato diversi ingegneri dal giappone agli USA per la gestione, mentre la manovalanza è americana (da qui i famosi problemi di qualità avuti intorno a marzo-aprile).
Quindi non è "soltanto" la produzione. La produzione è più della metà del lavoro.
Solo per amor di precisione eh.
Da chi, dalla Bolbaghen?
Impara a controllare "la Forza"!
Dipende molto da dove vivi. Qui nella mia città (Trentino) abbiamo 3 stazioni di ricarica. Nei prossimi 2 anni Dolomiti Energia e Alperia dovrebbero arrivare dagli attuali 40 punti di ricarica a 200 in tutta la regione, poi ci sarebbero quelle di Enel X, Route220 e simili.
Detto questo l'elettrico ha il vantaggio di permettere la ricarica in garage (e anche in questo caso, almeno in Trentino, la provincia ha pronti gli incentivi per l'installazione di tutto il necessario per aziende e privati) quindi i punti di ricarica non sono poi così fondamentali.
Lo so ma è più forte di me ;)
Casomai non sarebbe valutabile per chi percorre più di 150 km al giorno. Perchè una ricarica di un'auto (come una Kona o una M3 SR) che consuma mediamente 160 Wh/km (o anche meno nel ciclo urbano ed extraurbano) in 8 ore con una potenza di 2.7kW, si ricaricano di 21,6 kWh.
Come ho detto prima, oggi il problema si riduce ai viaggi (quelli lunghi) però se il "weekend fuori porta" non vuol dire stare 48 ore in macchina ma, come nel mio caso, una volta che arrivo parcheggio l'auto, ecco che in 24 ore potrei ricaricare una Kona "senza costosi lavori" (che ricordo godono, insieme agli strumenti di ricarica, della detrazione al 50%)
p.s.
Se però aumentassi la potenza a 7 kW (limite entro il quale sono previste le detrazioni, che comprendono anche il costo relativo all'aumento di potenza) vorrebbe dire che in circa 8 ore potrei ricaricare una Kona 64 kWh ;)
Non perdiamo più tempo
...ehi
"ogni presa elettrica è potenzialmente un punto di ricarica" vero solo nel caso vuoi diventare nonno nel frattempo. una presa di ricarica da utenza normale non nemmeno valutabile.
"Senza dimenticare che in Italia nel 2014 c'erano 16 milioni di locali censiti come box auto" Partendo dal presupposto che non tutti i box sono predisposti o predisponibili senza costosi lavori a portare la potenza necessaria a caricare con un fastcharge o equivalente, vale soltanto per l'uso personale/amici e non considerabili per una ricarica durante un viaggio o un weekend fuori porta.
Veramente, come ammesso dalla stessa Panasonic, l'architettura delle nuove celle 2170 sono state fatte in collaborazione con Tesla. Panasonic si occupa solo della produzione, poi, l'assemblaggio e la loro gestione termica è tutta farina del sacco di Tesla.
"non esiste attualmente una struttura di ricarica paragonabile alla comodità del termico"
Questo per adesso è vero sulla strada ma ogni presa elettrica è potenzialmente un punto di ricarica. Senza dimenticare che in Italia nel 2014 c'erano 16 milioni di locali censiti come box auto
Ancora con 'sto grafene??? LoL...
POST DI OLTRE 8 MESI FA
DETTO IN SOLDONI, la dicitura "batterie al grafene" è INCORRETTA in quanto il GRAFENE è solo una "parte fisica" di una tecnologia applicata alle GIA' ESISTENTI batterie AL LITIO che, per la natura di alta dissipazione, permette "botte di ricarica" molto alte e quindi teorici tempi di ricarica più bassi...
Il concetto espresso per le batterie AL LITIO ricoperte di GRAFENE dell'Honor Magic 2 è lo stesso che si potrà (FORSE) un domani fare con le batterie per auto, OVVIAMENTE con le dovute PROPORZIONI con le potenze e gli amperaggi messi in gioco dalle seconde.
per ora sono modelli a caso fatti uscire praticamente per obbligo.
lo stesso che ha portato all'accordo tra fca e tesla.
bisognerà vedere quando il mercato elettrico arriva intorno al 15/20% chi riuscirà a reggere la produzione a costi accessibili. in secondo luogo non esiste attualmente una struttura di ricarica paragonabile alla comodità del termico (non solo come tempo ma soprattutto come diffusione).
attualmente nessun big può spingere sull'elettrico piu di tanto perchè non avrebbero un ritorno economico paragonabile all'attuale offerta.
in ogni caso il fatto che non abbiano modelli in vendita non vuol dire che non abbiano progetti in fase avanzata
Se i modelli che vengono fuori sono come quelli di Mercedes aziende come Tesla fanno in tempo a fallire e rinascere.
nel non fare nulla sta macinando vendite a non finire.
non è entrata volutamente in un mercato che anche se in crescita è ancora molto piccolo. vedremo nel 2025 se i sessantordici anni di vantaggio che dovrebbe avere tesla secondo molti saranno veri.
questo vale per VW ma anche per tutti i produttori che solo ora iniziano a presentare i primi modelli e che inizieranno a spingere nel settore solo dall'inizio del prossimo decennio
Una cosa importante che ha spinto Tesla su questo versante è il fatto che Panasonic sta iniziando ad allontanarsi da Tesla. Ha anche Congelato una parte degli investimenti nella gigafactory . Il fatto che Tesla stia attraversando acque torbide ha spinto Panasonic a voler cercare accordi anche con altri partner strategici , facendo perdere il privilegio alla Tesla di esclusività sulle tecnologie attualmente offerte da Panasonic .
Non è una vera e propria scelta di Tesla di portare avanti l'innovazione ma il fatto che inizia a trovarsi costretta nel mantenere la superiorità attuale anche senza l'appoggio di Panasonic
Al grafene con IA neurale
Non fare battute che alla lunga non faranno ridere, per Tesla
So che la tua è solo una provocazione fine a se stessa ma giusto per la cronaca: VW proprio di recente ha confermato che, rispetto alle batterie della ID3, le batterie della Tesla M3 contengono l'80% in meno di Cobalto, uno dei componenti più cari.
Che non ha ancora fatto nulla...
Cominciano ad avere paura, sono sempre più incalzati da Volkswagen...
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