
22 Aprile 2020
smart forease+: al Salone di Ginevra va in scena il futuro di smart: sempre più elettrico (dal 2020 saranno acquistabili solo le versioni EQ), ancora più colorato, ancora più "wow". Con questa speedster, evoluzione della forease vista per la prima volta al Salone di Parigi 2018, smart propone una nuova idea per rendere ancora più interessante la personalizzazione delle proprie vetture.
Un nuovo design per il tetto removibile e per parte della sezione inferiore (niente finestrini e parabrezza più corto), propone una struttura a guscio rigido in materiale sintetico, leggero e resistente, ancorato verso il basso e sviluppato verso la coda con due caratteristiche cupole. Il rivestimento, tuttavia, è in tessuto, per uno stile che da una parte lo avvicina a quello delle classiche spider, dall'altro lo rende resistente e adatto a tutte le stagioni.
Altri dettagli esprimono la personalità di questo concept: la "ducktail”, che ricorda una coda d'anatra, gli inediti paraurti (con quello anteriore dotato di gruppi ottici supplementari al centro della calandra, un elemento che potremmo trovare sul prossimo restyling della gamma smart), le nuove luci anteriori dotate di tre elementi a LED, i nuovi fanali posteriori con effetto tridimensionale e variabile in base alla posizione dell'osservatore), i cerchi in lega con uno speciale design aerodinamico "electro look" che fanno sembrare le ruote più grandi di quello che sono in realtà.
E poi ci sono gli interni, realizzati sulla base della smart EQ fortwo di serie (QUI la nostra recensione completa di smart elettrica): la plancia viene rivestita in pelle nappa "rough amber" - lo stesso colore utilizzato per le cornici degli altoparlanti e punti di uscita delle cinture di sicurezza illuminati - mentre volante, modanature delle porte e linee di cintura sono rivestiti in microfibra antracite. I sedili sono invece rivestiti con una combinazione di pelle nappa nera, microfibra e pregiato tessuto per il piano di seduta.
Nuovi sono l'indicatore digitale del livello di carica della batteria, così come i dettagli i dettagli delle maniglie delle porte e i display del sistema di infotainment neri lucidati a specchio. La vettura è connessa, integrando i servizi smart “ready to” con collegamento alle app dedicate per il parcheggio e la ricarica.
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Commenti
ma anche scelte puramente economiche per la produzione su vasta scala.
si chiamano normative di omologazione e usabilità giornaliera che per le concept non valgono
Rifacessero la Smart roadster piuttosto di questo sgorbio
Le Concept son tutte belle..
Poi non si capisce il motivo,quando entrano in produzione,fanno K@g@r3!!
Ruote piccole.. alte 1mt da terra..fari monotoni e tutte le finezze del concept tradotte in mera plasticaccia che ritrae le linee originali storpiandole
sicuro è più divertente
forse una hot wheels ne esce meglio da un frontale
sembra una hot wheels
Di fianco ha un aspettto monco come quello della mini coupè, che mal si sposa con la linea di cintura così alta. Bocciate entrambe.