Fiat 500 elettrica in arrivo a Mirafiori insieme alla cassa integrazione
A Mirafiori ci si prepara ad un anno di cassa integrazione
Come annunciato la scorsa settimana dal COO della Regione EMEA, Pietro Gorlier, FCA ha scelto lo stabilimento di Mirafiori per la produzione della nuova 500 elettrica, la seconda generazione di un modello oggi riservato solamente ad alcuni mercati USA. Una notizia senz'altro positiva per il nostro Paese, non fosse che attualmente la fabbrica di Mirafiori, vicino Torino, non navighi in acque tranquille.
I motivi sono due. Da una parte, la produzione di Maserati Levante – unico modello ad uscire dalle linee produttive – continua a non dare i risultati sperati (secondo i sindacati FIM e CISL nei primi 9 mesi del 2018 la produzione è scesa del 31% per un totale di 25.881 unità). Dall'altra, la conversione delle linee produttive per accogliere il nuovo modello elettrico richiederà l'intervento della cassa integrazione per oltre la metà dei dipendenti.
Secondo quanto riporta Automotive News Europe, infatti, FCA avrebbe in programma di lasciare temporaneamente a casa 3.245 dipendenti, tra operai e dirigenti, per consentire l'adeguamento alle nuove linee produttive, che si affiancheranno a quelle (ridimensionate) del SUV Maserati. Per 2.445 lavoratori il provvedimento sarà attivo a partire dal 1° gennaio 2019, mentre gli altri 800 seguiranno a partire dal 4 marzo. La cassa integrazione durerà fino al 31 dicembre del 2019.
In questo periodo FCA provvederà ad erogare dei corsi di aggiornamento per tutti i dipendenti, in vista dell'arrivo delle nuove tecnologie riguardanti i powertrain ibridi ed elettrici. In totale, nei prossimi 3 anni, il gruppo FCA investirà in Italia 5 miliardi di euro nello sviluppo e nella produzione di nuovi modelli, tra cui anche numerose auto elettriche e ibride.