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UE, in arrivo la riforma dei pedaggi autostradali: paga di più chi inquina di più

Inizialmente solo per camion e furgoni

UE, in arrivo la riforma dei pedaggi autostradali: paga di più chi inquina di più
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 3 nov 2018

"Chi più inquina, più paga": anche tenendo conto di questo principio i membri del Parlamento Europeo hanno approvato, lo scorso 25 ottobre, un progetto di direttiva per garantire un trasporto più pulito e maggiore equità all'interno dei Paesi dell'Unione Europea.

Addio alle vignette

Si inizia prima di tutto con la proposta di "livellare" tutti i paesi dell'Unione Europea alla tariffazione stradale basata sulla distanza (come avviene in Italia), anziché sul tempo (la vignetta autostradale presente in Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca e altri stati). 

Se le norme verranno approvate anche dai Ministri dei Trasporti, tutti i Paesi dell'UE che impongono una tariffazione stradale basata sul tempo dovranno passare a quella basata sulla distanza. Le regole entreranno in vigore entro il 2023 per i veicoli pesanti e i furgoni destinati al trasporto di merci (peso superiore alle 2,4 tonnellate) ed entro il 2027 per veicoli commerciali leggeri, ossia furgoncini e minibus.

Chi più inquina più paga

In aggiunta, per incoraggiare un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell'UE dovrebbero introdurre nuovi pedaggi differenziati, in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo (i cosiddetti "oneri per i costi esterni").

Dal 2021, se uno Stato membro applica un pedaggio per l'uso della strada ai veicoli pesanti e ai grandi furgoni per il trasporto merci, l’ammontare dello stesso dovrebbe prendere in considerazione anche l'inquinamento atmosferico o acustico dovuto al traffico. Questo potrebbe essere applicato, dal 2026, anche alle altre categorie di veicoli, automobili comprese.

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