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Anas: accordo con MIT per monitorare lo stato dei ponti con i sensori mobili

ANAS si servirà dei sensori del MIT di Boston per monitorare lo stato dei ponti

Anas: accordo con MIT per monitorare lo stato dei ponti con i sensori mobili
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 23 ott 2018

Una rete di sensori mobili per il monitoraggio dei ponti: così come Google si serve della posizione degli smartphone per segnalare un rallentamento o un tratto di coda, un gruppo di ricercatori del MIT ha ipotizzato la possibilità di utilizzare gli accelerometri, presenti nella dotazione di serie di qualsiasi smartphone moderno, per rilevare, per esempio, le vibrazioni che possono interessare un ponte autostradale. Con queste parole avevamo introdotto, lo scorso agosto, una proposta del MIT di Boston in merito ad un metodo "collaborativo" per la sorveglianza dei ponti.  

Oggi, a circa 2 mesi di distanza, lo studio condotto dal Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology su un ponte di Boston (l’Harvard Bridge) ha confermato che i dati derivati dallo smartphone, raccolti su un veicolo in movimento e opportunamente registrati e analizzati, contengono informazioni coerenti e significative su alcune delle frequenze modali di un ponte (l’analisi modale è lo studio del comportamento dinamico di una struttura quando sottoposta a vibrazione, in questo caso il passaggio dei veicoli).

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Grazie ad un accordo con tra Anas e il MIT, la società parte del gruppo Ferrovie dello Stato studierà ora l'applicabilità di questi sensori mobili (presenti nei device degli automobilisti nonché nelle stesse vetture) per migliorare le attività di sorveglianza di ponti e viadotti sulla rete stradale e autostradale di competenza.

La sperimentazione Anas-MIT avrà inizialmente luogo sulle autostrade del Grande Raccordo Anulare di Roma e sulla Roma-Aeroporto Fiumicino

Così il CEO di Anas Gianni Vittorio Armani ha commentato l'accordo con il MIT:

Questo approccio innovativo implementa i metodi di monitoraggio dei ponti già applicati sulla nostra rete. Anas nel 2018 ha infatti eseguito oltre 37.000 ispezioni sui 13.000 ponti, viadotti e cavalcavia in gestione. L’accordo siglato con MIT contribuisce a sperimentare un sistema che, utilizzando dati diffusi e immediatamente disponibili, fornisca ulteriori informazioni sul comportamento delle opere durante il loro funzionamento in esercizio, utili a integrare e diversificare l'ampia catena di controlli già messa in campo da Anas per la vigilanza della rete, sempre più basata sulle nuove tecnologie.

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