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VW ci riprova: Seat pronta per competere con Alfa Romeo

Secondo i dirigenti, il marchio spagnolo ha raggiunto appeal e maturità per competere con Alfa Romeo

VW ci riprova: Seat pronta per competere con Alfa Romeo
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 8 ago 2018

Prima il rinnovamento dell'intera gamma, con una strategia basata sulla digitalizzazione e sulla connettività. Poi il ritorno all'utile. Infine, il rilancio dell'immagine all'insegna dell'emozionalità, sancito con la nascita del brand Cupra. Così Volkswagen ha riportato in auge Seat, il marchio spagnolo rilevato nel 1985 che in molti hanno provato a risanare, senza grandi risultati.

Oggi, grazie anche alla guida del Presidente e CEO Luca de Meo – il manager pugliese responsabile, tra l'altro, della campagna di lancio di Fiat 500 e Alfa Romeo Mito alla fine dello scorso decennio – Seat è più in forma che mai, al punto che i suoi dirigenti credono che sia finalmente arrivato il momento per competere ad armi pari con un mostro sacro dell'automobilismo qual è l'Alfa Romeo.

Negli scorsi anni, il marchio del Biscione è stato un punto di riferimento per Seat, ma il Gruppo VAG non è mai stato in grado di portare nel DNA spagnolo quell'appeal e soprattutto quella folta schiera di appassionati tipica di Alfa. Oggi, la musica è cambiata e a dirlo è il nuovo CEO del Gruppo, Herbert Diess, in occasione della presentazione dei risultati finanziari del secondo trimestre del 2018.

Giovane, sportiva, desiderabile, emozionale: in questo modo vogliamo posizionare Seat un po' più in alto. Oggi, Seat ha una gamma decisamente migliore rispetto a solamente pochi anni fa e vanta la più giovane clientela nel Gruppo. Penso che questo brand abbia un sacco di potenziale.

 

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Il motivo è presto spiegato: in Europa, secondo Diess, Seat è più conosciuta di Alfa Romeo tra i giovani, al contrario di quanto avviene tra chi inizia ad avere qualche capello bianco (oppure è appassionato). A vetture dall'indole indubbiamente sportiveggiante, Seat abbina poi una grande attenzione alla connettività e alla digitalizzazione, punti cardine della mobilità di domani. La combinazione di questi aspetti potrebbe dunque essere di grande appeal per i clienti tra i 25 e i 35 anni.

Dall'altra parte, è impossibile eguagliare l'heritage di un marchio che può vantare il più ricco e variegato palmares di vittorie nella storia delle corse automobilistiche, nonché un notevole background tecnico che è nuovamente tornato ad emergere con i nuovi modelli Giulia e Stelvio. Per non parlare del design tipicamente "italiano" che costituisce ancora oggi un elemento distintivo, apprezzato da molti (il recente caso Hyundai lo dimostra).

Seat verrà riposizionata un gradino più in alto rispetto ad oggi, per distinguersi maggiormente da Skoda e da Volkswagen, ma questo potrebbe metterla in competizione con Audi, che è attualmente nella stessa fascia di mercato di Alfa Romeo (ovvero quella premium): resta da capire in che modo i vertici di VAG riusciranno a risolvere questa apparente sovrapposizione. 

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