FCA, Marchionne lascia l'azienda per problemi di salute. Ecco chi è il nuovo CEO
L'uomo chiave di FCA ha contributo a rendere Jeep un successo globale
Le condizioni di salute di Sergio Marchionne, come anticipato poche ore fa, si sono aggravate nelle ultime ore in seguito a "complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria. Per questi motivi – spiega un comunicato FCA – il dottor Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa".
L'operazione in questione, un intervento chirurgico alla spalla destra, è avvenuto alla fine di giugno, e da quel momento il manager italo-canadese è ricoverato in una clinica svizzera. Questa situazione ha portato i vertici di FCA e Ferrari (marchio di cui Marchionne era Presidente e CEO) a convocare un consiglio d'amministrazione straordinario per decidere i nomi dei suoi successori.
Confermato l'arrivo di Louis Camilleri (presidente di Philip Morris e membro del CDA di Ferrari) alla guida della casa di Maranello, di cui John Elkann diventa Presidente. Ma il nome più atteso è stato quello del nuovo CEO del Gruppo FCA: a guidare il colosso italoamericano sarà Mike Manley, uomo chiave di FCA, responsabile del marchio Jeep fin dal 2009.
Chi è Mike Manley, il nuovo CEO di FCA
Mike Manley, classe 1964, era tra i papabili per sostituire Marchionne fin dall'annuncio della sua dipartita dal Gruppo entro la fine del 2018. Inglese, laureato in ingegneria con un master in Business Administration, Manley è entrato nel gruppo DaimlerChrysler nel 2000 e da quel momento la sua carriera lo ha portato ai vertici del colosso americano, anche dopo la fusione con Fiat avvenuta nel 2009.
Da quel momento, alla guida di Jeep, Manley ha contribuito all'exploit di vendite del brand di fuoristrada e SUV, cresciuto esponenzialmente negli ultimi 8 anni. Così, in un'intervista, Manley descriveva il suo operato in Jeep:
Il marchio aveva grandi potenzialità di crescita e le abbiamo sfruttate bene, in meno di un decennio siamo passati da poco più di 300 mila veicoli venduti l’anno a 1,4 milioni e l’obiettivo è di salire ancora.