I-PACE Waymo: la Jaguar a guida autonoma di Google muove i primi passi
Primi test su strada per la Jaguar I-PACE allestita da Waymo per la guida autonoma
Primi test su strada per i prototipi di Jaguar I-PACE a guida autonoma destinati a entrare nella flotta di Waymo, la divisione di Alphabet (nota in passato come Google Self Driving Project) che punta ad allargare i propri orizzonti scegliendo un secondo partner dopo FCA (fornitore di circa 600 Chrysler Pacifica Hybrid).
Nessuna traccia, al momento, della vistosa sensoristica solitamente applicata da Waymo alle vetture in dotazione: l'esemplare ritratto in questi scatti, uno dei primi 3 in prova nell'area della Baia di San Francisco, ha lo scopo di raccogliere informazioni riguardanti i requisiti di design e durabilità in vista degli imminenti test senza conducente.
In occasione di un evento ai margini del Salone di New York lo scorso aprile, Waymo aveva annunciato l'arrivo di una maxi-flotta di 20.000 veicoli Jaguar I-PACE nell'arco dei primi due anni di produzione, vetture da utilizzare per il proprio servizio di ride-hailing (taxi a guida autonoma in condivisione con altri utenti) per un totale di 1 milione di corse al giorno a pieno regime. La tabella di marcia, che indicava l'avvio dei test entro la fine del 2018 e la produzione vera e propria a partire dal 2020, parrebbe dunque essere rispettata.
In attesa dei taxi elettrici firmati Jaguar, il servizio di ride-hailing di Waymo, al via in Arizona alla fine del 2018, potrà contare su una flotta di ben 62.000 monovolume ibridi plug-in Chrysler Pacifica, come annunciato alla vigilia della presentazione del piano industriale FCA 2018-2022, nel quale il costruttore italo americano ha confermato il proprio impegno a 360 gradi nello sviluppo della guida autonoma. Waymo e FCA hanno inoltre già avviato le discussioni per poter proporre una futura applicazione della guida autonoma Waymo anche sulle vetture destinate ai privati.