Tesla rilascia nuovi codici per rispettare le regole open source
Tesla ha reso accessibili alcune righe di codice del proprio software
Come sappiamo, gran parte dei sistemi presenti all'interno dei veicoli Tesla si affida a software teoricamente open source. Alcuni di questi software si basano su un contratto di licenza nel quale si richiede a Tesla di garantire agli utenti l'accesso al codice sorgente. Fino ad oggi, tuttavia, questa possibilità non è stata contemplata dal costruttore californiano, ma ora sembra che la situazione si sia sbloccata, anche grazie alle pressioni effettuate nel corso degli anni dall'organizzazione no-profit Software Freedom Conservancy affinchè Tesla rispettasse la "GPL" (General Public Licence).
Al fine di conformarsi a quanto richiesto dai contratti di licenza, il costruttore di auto elettriche con sede a Palo Alto ha iniziato a rilasciare alcune righe di codice per tutti gli utenti interessati a metterci mano. Secondo quanto riporta Electrek, i primi codici rilasciati sono relativi a Buildroot e Linux e appartengono alla release 2018.12: codici di una certa importanza, in quanto si riferiscono al sistema di infotainment di Model S e Model X (basato su Tegra) nonché al pacchetto di ADAS Autopilot.
Non è stato invece rilasciato il codice proprietario, ma le prime righe condivise rappresentano un punto di inizio verso il graduale rilascio degli strumenti per consentire agli utenti un accesso più completo ai software di gestione dei sistemi principali delle vetture.
L'apertura di Tesla agli sviluppatori dovrebbe rendere più facile per questi ultimi lo sviluppo di nuove funzionalità nei sistemi del costruttore californiano. Auspicabile l'incremento della sicurezza, in quanto il software passerà sotto le mani di un maggior numero di sviluppatori.