Nidec: la ricarica ultra rapida da 320 kW: 500 km in 15 minuti
Nidec ricarica 500 km in 15 minuti con la ricarica ultra rapida a 320 kW

Offrire oggi la ricarica ultra rapida da 320 kW anche con reti ancora non dimensionate. Questo l'obbiettivo – raggiunto – di Nidec, che ha creato Ultra Fast Charger in grado di ricaricare un'auto elettrica di 500 chilometri in meno di 15 minuti.
Per i meno esperti va subito specificato che la Fast Charge non è accessibile a tutte le auto elettriche: il progetto di Nidec è stato sviluppato infatti dietro richiesta di un produttore tedesco. Facile ipotizzare che si tratta di Porsche Mission E, la sportiva elettrica che consente di spingersi fino a 800 Volt: il sistema di Nidec supporta infatti la ricarica di un'auto a 320 kW e 800 V o due auto a 160 kW e 400 V.
Supportati questi requisiti, la colonnina intelligente, in grado di capire la tensione e adattarsi di conseguenza, consente effettivamente di fare il pieno in meno di quindici minuti anche in quelle zone dove la rete elettrica non è in grado di raggiungere ed erogare una potenza tale: il merito è delle batterie da 160 kWh integrate nella "colonnina" che consentono di raggiungere queste prestazioni.
Così la rete può erogare i suoi soliti 50 kW (o 100 kW nelle poche griglie dove disponibile), il resto ce lo mettono le batterie integrate e l'inverter.
Il vantaggio di questa soluzione è quello di una miglior gestione dei picchi, dove la rete di distribuzione rischia di andare in crisi e dove l'energia costa di più. Grazie alle batterie tampone ci si può disaccoppiare dalla rete, giocare in asincrono (caricando a 50kW le batterie integrate quando l'energia costa meno e il carico della rete è inferiore) e non andare ad influire sulla stabilità nelle condizioni più critiche, riducendo i rischi di black out.
A fronte di un fabbisogno energetico di 50 kW, quindi, raggiunge una potenza erogata sei volte superiore rispetto a quella attinta dalla rete. Nidec UFC consente di ricaricare 2 veicoli in parallelo o 3 in serie ma il cubo di 1.3 metri di lato (l'altezza è di 1.600 mm ma nell'installazione 300 mm saranno interrati) potrebbe snellirsi in futuro delocalizzando le batterie, magari con "farm" dedicate dove stoccare quelle ormai non più utilizzabili sulle vetture ma ancora valide se convogliate per creare un "unico" accumulatore.
Il sistema di Nidec è pensato per poter essere alimentato anche da fonti rinnovabili e consente il V2G abilitando la restituzione di energia alla rete.
Tutto questo si affianca anche ad un nuovo modo di concepire la ricarica "educando" i proprietari di auto elettriche: in alcune aziende tedesche, ad esempio, i dipendenti con EV hanno uno slot preciso in cui ricaricare. Applicando formule simili si possono gestire facilmente le batterie degli UFC così da avere sempre la disponibilità della ricarica veloce.
Inoltre il produttore ha previsto anche soluzioni per la ricarica di più veicoli, preparandosi quindi alla diffusione massiccia delle auto elettriche che potranno essere gestite da stazioni di carica con griglie a basso e medio voltaggio, nel primo caso, da una rete pubblica fino a 200 kW (400V) supportando massimo 8 veicoli a 160 kW per 80 auto gestite al giorno, nel secondo con più di 8 veicoli se in ingresso si riescono ad avere più di 200kW dalla rete, superando il limite di 80 veicoli elettrici serviti in una giornata.