Dal 2022 meno limiti per i costruttori stranieri nelle JV in Cina | RUMOR
La Cina sarebbe pronta a modificare la Venture Cap, il tetto massimo del 50% che i costruttori stranieri possono raggiungere in una Joint Venture con un costruttore locale.
La Cina è un po' più vicina, almeno per quanto riguarda i costruttori stranieri. Secondo quanto riportato da Automotive News, infatti, la Cina sarebbe pronta a modificare laVenture Cap, la regola che impone ai costruttori stranieri di non superare il limite del 50% del capitale detenuto nell'ambito di una Joint Venture con un'azienda locale.
Si tratta di normative istituite nel 1994 che oggi, come conferma il Governo della Repubblica Popolare, verranno progressivamente ammorbidite per favorire gli investimenti di capitale da parte delle realtà straniere. In questo modo, da una parte tali aziende potranno prendere il controllo delle attività sul territorio, dall'altra i costruttori locali saranno tenuti a dare una scossa alle proprie strutture produttive, facendo a meno del contributo (soprattutto di know-how) della controparte straniera e iniziando a camminare con le proprie gambe. Segno, forse, della presa di coscienza del fatto di essere il principale mercato industriale del pianeta.
Le modifiche dovrebbero entrare in vigore nel 2020 nel settore dei veicoli commerciali e nel 2022 in quello delle vetture passeggeri, ma già entro la fine del 2018 potrebbe toccare a tutti quei costruttori che producono veicoli a basso impatto ambientale, ossia ibridi ed elettrici. Tra chi potrebbe iniziare a fregarsi le mani c'è Tesla, oggi costretta a importare i propri veicoli elettrici con dazi significativi che si ripercuotono sui prezzi di listino.