Kia Picanto X-Line e GT: prova in anteprima del 100 CV 1.0 T-GDI
Prova in anteprima di Kia Picanto X-Line e la GT con il nuovo 3 cilindri da 100 cavalli

Entrare nel mondo dei crossover anche con il segmento A: questo l'obbiettivo di Kia Picanto X-Line, l'ultima declinazione del modello d'ingresso nel mondo dei coreani che avevano già presentato la nuova Picanto insieme a Picanto GT-Line. In realtà l'occasione serve anche a portare in gamma il motore tre cilindri turbo 1.0 T-GDI da 100 cavalli, un'unità che sulla compatta diventa divertente e molto interessante per chi cerca un po' di brio.
Picanto X-Line: trattamento crossover ma non troppo
Nuova alternativa per chi cerca un'utilitaria dalla guida rialzata, Picanto X-Line è lunga 3.59 metri e cresce nell'altezza da terra di 15mm. Rispetto ad altri modelli non si tratta della più alta in assoluto: la luce da terra è di 156 mm e me ne accorgo subito quando, in una rampa a dire il vero molto inclinata, gratto leggermente il paraurti. Avevo fatto la stessa rampa con la mia Juke senza particolari attenzioni e senza toccare: poco male, devo solo ricalibrarmi per moderare la velocità di approccio agli ostacoli.
Su X-Line il trattamento crossover proseguo poi con i classici passaruota maggiorati, guida alta, protezioni in plastica, fendinebbia e cerchi da 16 pollici, tutti parte della dotazione di serie per un allestimento realizzato sulla top di gamma Cool. Sempre di serie c'è la griglia Tiger Nose bi-color, minigonne, pedaliera in alluminio, luci diurne a LED come frecce e fari posteriori e i sensori di parcheggio posteriori.
Tanta tecnologia per una segmento A
Se sul segmento B ci siamo ormai abituati, sul segmento A la tecnologia deve ancora prendere piede a livello di diffusione di massa. Qui c'è di serie il display da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. La frenata automatica d'emergenza è un optional che, rispetto a molte concorrenti gode di un'implementazione migliore.
L'AEB City garantisce l'arresto completo della vettura fino agli 80 chilometri orari. In più funziona anche in extra-urbano dove aiuta con l'anti-collisione a ridurre la velocità al momento dell'impatto (quella massima dichiarata è di 180 km/h). Il navigatore è optional e ci sono anche i servizi connessi per il traffico in tempo reale e la ricarica wireless Qi (ci sta un S8+),
100 cavalli per me…
…posson bastare, specie su una segmento A. Il tre cilindri turbo su Picanto GT e Picanto X-Line è un piccoletto che sa il fatto suo. Divertente come pochi, sembra perfetto per dare alla cittadina una dimensione ludica, da esprimere quando il traffico sparisce, arriva qualche curva rapida e si vuol far entrare nell'abitacolo il sound caratteristico dei tre cilindri, non certo soddisfacente come un V8 ma assolutamente accettabile su un'auto da 15.000€. Accettabile fino a che siete in modalità "tamarri" e cercate la guida sportiva. Terminato il divertimento, però, l'abitacolo lascia entrare il classico sound dei tre cilindri che, complice un'insonorizzazione ridotta tipica del segmento, potrebbe dare fastidio – alla lunga – in autostrada.
Sulla GT l'assetto basso vince per la maneggevolezza: meno rollio e un setup del Torque Vectoring Control che mi è sembrato meno invasivo e più preciso. E' un cane che si morde la coda: assetto migliore significa meno necessità di intervento elettronico.
X-Line paga invece l'altezza da terra e quei 15 millimetri in più costringono l'elettronica ad un intervento maggiore. Dalla prima prova, l'idea che mi sono fatto è che si poteva fare qualcosa in più a livello di assetto su X-Line, piuttosto che affidare all'elettronica il compito di metterci una pezza. Pezza che arriva, puntuale e precisa, ma riduce il piacere di guida perché l'hardware non è cambiato rispetto alla Picanto, si è semplicemente alzata la vettura. L'impressione iniziale andrà necessariamente verificata perché sono stati troppo pochi i chilometri percorsi con entrambe le auto.
Sterzo e frizione sono leggerissimi, il massimo della maneggevolezza. Tornato su Juke la sua frizione mi sembrava quella della 350Z di qualche anno fa in confronto. Forse avrei preferito uno sterzo leggermente più diretto per quando si esce dalla città, specie perché il 100 cavalli invoglia a qualche capatina fra le curve.
Ottima la qualità degli interni: sia con GT che con X-Line, Picanto ha associato ad una personalizzazione esterna, dove il colore dei dettagli stacca piacevolmente la carrozzeria, una buona gestione dell'abitacolo. Comandi facilmente a portata, a parte la leva di regolazione dello schienale che richiede qualche tentativo prima di raggiungerla al tatto, e un'assemblaggio impeccabile che non lascia spazio a scricchiolii. Buone le plastiche che restano dure ma in linea con il segmento, ottime le finiture dei sedili in pelle e tessuto, comodi e con un buon sostegno.
Il comfort è assicurato anche dalle sospensioni: su entrambe non si pagano buche e sanpietrini, la più alta affronta meglio questi ostacoli e fortunatamente ha una taratura che strizza l'occhio alla rigidità così da non cedere troppo nelle buche più profonde.
Kia dichiara una media di 4.5 litri ogni 100 chilometri. Il computer di bordo segnava dati ben più alti ma, si sa, durante queste prove si tende a spremere al massimo. Aspettiamo la recensione per tirare le somme ma posso anticiparvi che, con un piedino sportivo e invogliati da questo 100 cavalli, un dato più realistico è sui 6 litri nel combinato.
Morbido come frizione e sterzo il comportamento del cambio a 5 rapporti, preciso negli innesti e davvero attivabile con un dito. Infine ottimo il bagagliaio, da 255 a poco più di 1.000 litri abbattendo il divanetto.
Pillole di tecnica: il Torque Vectoring Control
Sempre più diffuso oggi, al punto che ha raggiunto, partendo dalle sportive, anche il segmento A come dimostra il lodevole esempio di Kia, il Torque Vectoring Control è un sistema a controllo elettronico che serve a migliorare il grip e l'approccio alle curve, sull'asciutto o in condizioni di scarsa aderenza.
Si può descrivere come un affinamento del controllo di trazione che, solitamente, lavora riducendo la potenza del motore quando i sensori rilevano uno slittamento delle ruote. E' chiaro che si tratta di una tecnologia che avvantaggia sì la sicurezza ma, tagliando sul motore, riduce il divertimento.
Con il Torque Vectoring Control si agisce sui freni: innanzitutto non si lavora a monte ma direttamente sulla ruota, cosa che permette quindi di intervenire solo su una delle due (nel caso di Picanto, tutte e quattro per la trazione integrale); l'altra resta libera se non ci sono problemi di trazione. I piccoli interventi del freno servono a riportare la ruota alla velocità ideale: in rettilinio su fondo ad aderenza variabile si migliora la trazione e quindi le prestazioni.
Nel caso di una curva, dove cambia la velocità di rotazione fra ruote sullo stesso asse, il Torque Vectoring Control agisce in maniera simile ad un differenziale. Così la ruota interna alla curva viene frenata leggermene per compensare il pattinamento. Il sistema permette anche di migliorare il controllo: la ruota guadagna nuovamente grip e l'auto risulta più reattiva ai comandi di sterzo del pilota, migliorando quindi la risposta all'intervento.
Prezzi e promozione lancio
Picanto X-Line costa esattamente come GT Line: 15.050€ da listino. Entro il 30 aprile, però, la promozione di lancio la abbassa a 12.800€ con permuta o rottamazione. Resta inclusa la solita garanzia di sette anni o 150.000 chilometri.
Tra gli optional c'è il pacchetto Driving Assistance con frenata automatica d'emergenza e strumentazione con schermo da 2.6 pollici a 600€. Il Premium Pack costa 900€ e include tutti i "lussi": caricatore wireless, keyless, sedili in pelle, finiture satinate e glossy per l'abitacolo, clima automatico, navigatore, servizi connessi e 7 anni di aggiornamento mappe gratuito.
Con la promozione, considerando la dotazione di serie, il prezzo non è affatto male. Senza, però, è chiaro che si tratta di cifre che raddoppiano il prezzo promo della versione base: Kia Picanto è infatti in offerta 7.800€ con la permuta. Serve tutto questo su una city car? Oggi sembra di si, dato che l'auto compatta diventa sempre più spaziosa e i clienti vogliono allestimenti ricchi, specie in termini di sicurezza e tecnologia. Voi cosa ne pensate? Il segmento A deve rimanere spartano e low cost?