Autostrade: Tutor attivi nonostante la sentenza. Nuovi modelli in arrivo

In uno stringato comunicato, Autostrade per l'Italia demolisce le speranze di chi pensava di essersi liberato una volta per tutte del Tutor, il sistema di rilevazione della velocità media installato sulla rete autostradale gestita dall'azienda. Se è vero – come scritto qui – che la Corte d'Appello di Roma ha stabilito che i Tutor "costituirebbero una forma violazione del brevetto della Craft" (azienda toscana proprietaria di una parte delle soluzioni del sistema di rilevazione, ndr), questo non costituirà un pretesto per rimuoverli definitivamente dalla rete.

Il Tutor sarà infatti sostituito con un nuovo sistema diverso da quello attuale nel corso delle prossime tre settimane. Nel frattempo, l'attuale sistema di rilevazione rimarrà attivo in tutta la rete autostradale, mentre parallelamente Autostrade per l'Italia impugnerà la decisione in Cassazione.

Nella nota stampa, Autostrade spiega che si farà carico della sanzione pecuniaria (500 euro per ogni giorno) prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione degli apparati. Una decisione presa "per evitare che vengano annullati i benefici del Tutor". Secondo i dati citati da Autostrade, l'introduzione del Tutor nel 2011 ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale. Una percentuale troppo significativa per liberarsene da un giorno all'altro.

L'azienda ha inoltre ricordato che la decisione della Corte d'Appello di Roma riconosce che non c’è stato alcun arricchimento da parte di Autostrade per l’Italia, non avendo la concessionaria ottenuto alcun vantaggio economico dall’utilizzo del sistema "che ha come unico obiettivo quello di tutelare la sicurezza dei clienti".