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A Dubai le targhe smart chiamano polizia e soccorsi in caso di incidente

Al via il prossimo mese a Dubai i test delle nuove targhe "smart" che, grazie al protocollo V2X, consentono di comunicare con le forze dell'ordine e i mezzi di soccorso

A Dubai le targhe smart chiamano polizia e soccorsi in caso di incidente
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 11 apr 2018

Se delle targhe digitali spesso ci si chiede se ce ne sia davvero bisogno, lo stesso non si può dire delle nuove targhe "smart" che, a partire dal mese di maggio, inizieranno ad essere installate sulle auto di Dubai per un progetto pilota. Il motivo sta nella presenza del protocollo V2X, che permette anche a veicoli non proprio di ultima generazione di comunicare con altri veicoli o con le infrastrutture. L'annuncio arriva direttamente dalla Dubai Roads and Transport Authority, in occasione del Future Cities Show tenutosi all'inizio di questa settimana. 

Oltre che di un display dall'utilità limitata – per agevolare le reimmatricolazioni o aggiungere banner pubblicitari – queste targhe "smart" si distinguono per la presenza di sensori GPS e trasmettitori. Grazie a questi, le targhe non solo sono in grado di segnalare la localizzazione del veicolo (lampeggiando per esempio in caso di furto) ma anche di chiamare i soccorsi o le forze dell'ordine in caso di incidente o di fornire informazioni agli altri veicoli su traffico, incidenti e via dicendo.

La presenza di chip e sensori all'interno delle targhe apre poi un mondo di possiblità per rendere più comoda, intelligente e sicura la circolazione dei veicoli. Gli esempi prospettati dalle autorità riguardano il pagamento delle multe (in quanto la targa è collegata direttamente con la centrale operativa dell'RTA e, di conseguenza, con la Polizia), dei parcheggi e dei pedaggi.

Tra le controindicazioni sollevate dall'opinione pubblica in seguito all'annuncio ci sono questioni legate alla privacy: a causa del GPS e dei trasmettitori, le auto entreranno a far parte di un ecosistema connesso dove sarà possibile in un attimo tracciare la posizione dei veicoli e cogliere in flagrante gli automobilisti mentre commettono un'infrazione, come ad esempio il superamento del limite di velocità. Possibile, inoltre, il rischio di hackeraggi per modificare il contenuto delle targhe.

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