Anche gli aerei puntano sull'elettrico: saranno più piccoli e meno costosi
Anche nel mondo dell'aviazione si sta lanciando nell'elettrico, con diverse startup impegnare nello sviluppo di modelli inediti. Si partirà con gli ibridi e seguiranno gli all-electric.
La rivoluzione elettrica è già iniziata da un pezzo per il mondo a quattro e due ruote, il tema è ormai sul tavolo di quasi tutti i principali produttori e paesi e la direzione sembra ormai tracciata. Ci vorranno anni perchè certi paesi si adeguino, soprattutto il nostro, che punta ancora troppo sui combustibili fossili e poco, pochissimo sull'elettrico rispetto ad altri paesi europei. Ma questo fervore si registra anche nel mondo dell'aviazione, sempre più interessato ai voli di lunghissimo raggio e risparmio dei costi.
Come per le auto, anche per gli aerei sta arrivando il momento di puntare sulle nuove tecnologie e cambiar approccio, stringendo l'occhio all'ambiente. D'altronde le stime della IATA (International Air Transport Association) parlano di un raddoppio dei viaggiatori in tutto il globo entro il 2036, ovvero ben 7.8 miliardi di passeggeri annui e, al contempo, dimezzare le emissioni di CO2 e altre sostanze entro il 2050. Soltanto con l'elettrico sarà possibile raggiungere simili risultati, motivo per cui si moltiplicano i progetti e startup interessate.
La Norvegia è come al solito precursore, il paese scandinavo è il principale produttore di petrolio e gas in Europa ma abbraccia completamente la causa, con tassi d'adozione di veicoli elettrici tra i più alti del continente. Politica che si sta già espandendo anche nel settore aereo, con un target importante che prevede di operare totalmente in elettrico nelle tratte regionali e interne entro il 2040.
Non è un'utopia, alcune compagnie regionali come la Wideroe Airlines, che opera nel nord del paese, ha in programma il rinnovo dell'intera flotta di Bombardier Dash 8 con modelli completamente elettrici entro il 2030. I principali attori in questa rivoluzione sono ovviamente i produttori più importanti, Airbus e Boeing stanno già esplorando diverse soluzioni e presto ne vedremo i primi frutti.
Airbus, ad esempio, sta sviluppando un modello ibrido chiamato E-Fan X in collaborazione con Rolls Royce e Siemens che potrebbe già arrivare nel 2020. La scommessa più importante riguarda le batterie, soprattutto in volo non si possono infatti superare certi limiti di peso.
ZUNUM AERO ED EVIATION PRONTE ALLA RIVOLUZIONE
Le grandi case sostengono al momento progetti indipendenti come quello di Zunum Aero, startup parzialmente finanziata dall'americana Boeing che ha in programma un aereo ibrido a 12 posti per il 2022. Cavallo di battaglio della Zunum il prezzo, con questo modello (e prossimi) si potrà arrivare ad un taglio del 60/70 percento rispetto a quelli che operano attualmente: motori più semplici, costi di viaggio e costruzione molto più bassi.
Altro vantaggio non indifferente è la rumorosità ridotta, fattore determinante per i velivoli e causa di continui scontri tra la popolazione che vive nei pressi degli aeroporti, con possibilità di usare scali sempre più vicini ai centri abitati. Altro progetto interessante e ancor più ambizioso è quello della Eviation, startup israeliana che sta costruendo un nuovo velivolo 9 posti all-electric; si chiama Alice Commuter ed è atteso nel primo volo commerciale già nel 2021.
Si parla al momento di voli di corto e medio raggio, la Eviation immagina quindi di poter volare in totale rispetto dell'ambiente da San Francisco a San Diego, sedendo su un piccolo aereo e allo stesso costo offerto da un treno o un viaggio in auto. La tecnologia è ancor più economica dell'ibrido, include meno componenti (quindi minor costi di manutenzione) e con questo primo modello prevedono viaggi lunghi anche 650 miglia nautiche (circa 1200 km). I primi voli dimostrativi verranno realizzati nel 2019, ma non aspettiamoci nel breve termine modelli elettrici molto più grandi e in grado di operare al posto degli attuali aerei di linea.