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Kymco Ionex e lo scooter elettrico Many: addio ansia da autonomia

Kymco Many è il primo scooter elettrico del progetto iONEX per eliminare l'ansia da autonomia

Kymco Ionex e lo scooter elettrico Many: addio ansia da autonomia
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 24 mar 2018

Aggiornamento 24/03

I video pubblicati da Kymco sul canale ufficiale svelano ulteriori caratteristiche. Tra queste ci sono i pacchi batteria smart dotati di NFC che attiva automaticamente l'apertura motorizzata del vano sul pianale e il sistema di maniglie intelligenti che permette di prendere le due batterie con una sola mano. Il sistema di ricarica della "core battery" sceglie automaticamente quale delle due batterie removibili usare per la ricarica e quale per alimentare il motore elettrico che, in rilascio e frenata, funziona da rigeneratore di energia.

In ottica standardizzazione, inoltre, Kymco parla anche di rendere accessibili a diversi produttori e aziende le stazioni di ricarica iONEX, così da fare un primo passo in un mondo dove diversi fornitori di servizi e aziende possono condividere il modulo di base per rendere più pratico l'utilizzo dell'elettrico da parte degli utenti.

Articolo originale – 23/03

Kymco iONEX è il primo approccio del produttore al mondo degli scooter elettrici. Il progetto parte dalle batterie, pensate per essere removibili e universali così da poterle ricaricare a casa o in ufficio. 

Posizionate sul pianale, le due batterie da 5 chilogrammi ognuna permettono di abbassare il baricentro in favore dell'agilità di guida, non rubano spazio ai vani di carica e promettono ognuna 40 chilometri di autonomia. A queste si affianca una terza batteria da 40 chilometri, fissa e non removibile. Le due asportabili ricaricano la "core battery" che diventa un backup utile per combattere l'ansia da autonomia.

Ionex: non un modello ma un mondo di servizi

Il progetto abbraccia però la mobilità elettrica a 360 gradi: nelle stazioni di ricarica si troverà una batteria già pronta all'uso. Il concetto è quello dello "swap" dove la batteria entra in un'ottica di convidisione: scambiate la batteria con una già carica e siete pronti a ripartire.

Un codice QR permetterà di attivare il sistema: lasciate la vostra batteria e prelevate quella nuova. Si tratta di moduli standard che verranno utilizzati anche dai prossimi modelli (scooter o eventualmente anche moto). Il sistema è modulare: a seconda degli spazi a bordo si può installare un determinato numero di batterie: che può cambiare in base al modello.

Kymco ha in programma di creare una rete capillare e condivisa: le stazioni pubbliche si affiancheranno agli esercizi commerciali privati che potranno offrire un punto di ricarica in partnership con il produttore.

Kymco Many: scooter elettrico cittadino

Il primo modello di questo progetto si chiama Kymco Many: si tratta di uno scooter elettrico cittadino da 65 km/h. La batteria principale è da 40 chilometri, affiancabile dai due moduli nel pianale e da ulteriori due moduli nel sottosella. I moduli vanno sempre a ricarica la batteria principale così da avere una base pronta all'uso (è previsto anche un sitema di recupero dell'energia). Sullo scooter presentato avrete 200 chilometri di autonoma nella configurazione massima, contando anche la "core battery" così da fronteggiare qualsiasi esigenza.

Nei prossimi tre anni, però, Kymco premerà sull'acceleratore: si parla di 10 modelli all'interno del progetto iONEX con l'obbiettivo di 1 milione di unità vendute e un sistema di sharing delle batterie standard e disponibile in diversi Paesi. Quando sarà diffuso, in linea teorica, potrete partire dall'Italia e arrivare "ovunque" cambiando semplicemente le batterie nelle varie stazioni.

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