Bentley Bentayga è la prima auto con sensore d'impronte | VIDEO
Bentley Bentayga è la prima vettura di serie a proporre un sensore biometrico per l'accesso ad un vano portaoggetti
L'idea di rendere privati alcuni contenuti tramite impronta digitale non si limita alle cartelle degli smartphone compatibili. Oggi, è possibile per la prima volta scegliere tra gli optional ufficiali di un'automobile un vano portaoggetti accessibile sbloccandolo semplicemente con un sensore biometrico.
La cattiva notizia è che, al momento, si tratta di un'opzione acquistabile solamente dai clienti di Bentley Bentayga, il primo SUV della casa di Cricklewood. Un modello che Bentley considera come una sorta di laboratorio tecnologico, dove far debuttare in anteprima tutte le tecnologie che poi si ritroveranno in futuro anche sulle altre vetture in gamma. Un esempio è il powertrain ibrido plug-in benzina+elettrico, presentato al Salone di Ginevra a inizio marzo.
Il sensore d'impronte capacitivo di Bentayga, che permette di accedere ad un vano portaoggetti realizzato in alluminio pressofuso ben integrato nel tunnel centrale (ma in posizione nascosta dal bracciolo), fa parte di una linea di accessori esclusivi per la sicurezza ideati da Mulliner, la divisione per la personalizzazione su commissione che dal 1923 rende le Bentley ancora più esclusive. Nata quasi 500 anni fa come azienda di allestimenti per carrozze trainate da cavalli, oggi può vantare nella sua storia alcune della Bentley più iconiche, come la Continental Flying R Type, modello che ha ispirato la Continental GT di oggi.
Il vano di sicurezza con fingerprint prevede inoltre due porte USB e una presa AUX ed è dunque ideale per connettere e ricaricare i propri dispositivi mobili (alcuni dei quali possono rimanere custoditi al suo interno). Queste prese permettono di accedere ai protocolli di mirroring dello smartphone, come Apple CarPlay. In caso di malfunzionamenti, il vano portaoggetti può comunque essere aperto anche con una chiave tradizionale.