Aston Martin: quasi pronto lo stabilimento produttivo del SUV
Lo stabilimento gallese che produrrà, dal 2019, il primo SUV di Aston Martin, è quasi pronto
È appena terminata la Phase I della costruzione dello stabilimento di St Athan, nel Galles, destinato alla produzione del primo SUV di Aston Martin. A partire dal 2019, il primo veicolo a ruote alte del costruttore inglese uscirà dalle linee di questo moderno impianto nel sud della regione, la cui costruzione è iniziata alla fine del 2016 sullo scheletro di tre vecchi hangar.
I lavori procedono a ritmi serrati in vista del prossimo anno, quando tutto dovrà essere pronto per accogliere il modello destinato a fare la parte del leone nelle vendite globali del brand, soprattutto in Cina dove il costruttore ha di recente annunciato un piano di investimenti. La Phase II della costruzione, iniziata ad aprile 2017, interesserà proprio la ristrutturazione dei tre hangar, mentre già oggi è possible vedere le aree di accoglienza dei clienti, l'edificio amministrativo, gli uffici del management e la mensa per i dipendenti.
Qui nasceranno 750 nuovi posti di lavoro. I primi tecnici sono già stati assunti e attualmente sono in formazione lavorando sulla DB11 nel quartier generale di Gaydon, in attesa che il nuovo stabilimento diventi operativo. Quello di St Athan, scelto tra 20 potenziali località in tutto il mondo, sarà il terzo polo produttivo di Aston Martin dopo Gaydon e Newport Pagnell. In quest'ultimo nascerà la DB4 GT Continuation, la popolare granturismo degli anni '60 riproposta in 25 esemplari identici ai 75 prodotti dal 1959 al 1963.
La nascita di nuovi stabilimenti è essenziale per garantire una crescita al brand: in una recente intervista al Financial Times, il CEO di Aston Martin Andy Palmer aveva confermato l'arrivo di più modelli ibridi o elettrici, per arrivare ad avere, entro il 2030, un quarto delle Aston Martin vendute a zero emissioni. La prima di queste sarà, nel 2019, la RapidE, berlina-coupé derivata dalla Rapide e realizzata totalmente in-house dopo le peripezie con LeEco. Un'auto che comunque avrà una produzione limitata a soli 115 esemplari.
Sempre nel 2019 arriverà la Hypercar di derivazione F1 Valkyrie, realizzata a quattro mani con Red Bull, oltre al SUV DBX, un crossover di dimensioni medio-grandi pensato per dare filo da torcere a Maserati Levante, Lamborghini Urus, Bentley Bentayga e Porsche Cayenne.