Alfa Romeo: vendite su del 62% nel 2017
La Casa del Biscione ha visto nel 2017 il migliore anno di sempre negli USA, mentre stenta a decollare in Cina. E gli obiettivi per il 2018 sembrano quasi impossibili da raggiungere
Un anno cruciale il 2017 per Alfa Romeo, il brand che da "Cenerentola" del gruppo Fiat Chrysler Automobiles sta lentamente tornando ad un livello di qualità, tecnologia e immagine al livello dei migliori costruttori di auto sportive e di lusso. Del resto, in FCA gli investimenti per Alfa Romeo sono stati e continuano ad essere importanti, con 5 miliardi di euro destinati a creare una gamma di vetture dalla berlina compatta al SUV di grandi dimensioni.
Secondo quanto riporta Automotive News, che riporta i dati comunicati dai sindacati FIOM e CISL, le vendite globali del marchio di Arese negli scorsi 12 mesi sono cresciute del 62% rispetto al 2016, anno di inizio di una lenta transizione verso nuovi segmenti di mercato dopo anni di vacche magre con una gamma ridotta alle sole Mito e Giulia (la 4C fa numeri non significativi). Dalle tre fabbriche italiane di Alfa Romeo sono uscite 150.722 automobili, un buon risultato rispetto alle 93.117 del 2016 ma al di sotto delle aspettative di Sergio Marchionne, che per il 2017 contava di vendere almeno 170.000 vetture.
La colpa va alle scarse performance ottenute sul mercato cinese, sempre più altalenante quando si parla di immatricolazioni di vetture che non siano ibride o elettriche.
L’america ama Alfa Romeo
Bene invece negli USA, dove le vendite si sono moltiplicate di quasi 23 volte, passando dalle 516 unità del 2016 (quando a listino c'era solo la coupé di nicchia 4C) alle 12.031 del 2017, anno in cui c'è stata la piena commercializzazione della Giulia. Il SUV Stelvio, vero ago della bilancia in un mercato come quello nordamericano, è stato commercializzato solo da luglio in poi, per questo motivo è lecito attendersi un ulteriore incremento delle vendite per il 2018.
Un anno in cui Alfa Romeo dovrà cavarsela senza novità in vista. Impossibile raggiungere il target di 400.000 unità vendute nel 2018 prefissato nel piano industriale del 2014: i sei nuovi modelli che mancano all'appello (tra questi il SUV di segmento E, la Giulia Coupé, una nuova sportiva e l'erede della Giulietta) sono slittati ad un non meglio precisato periodo del 2020: alla fine di quest'anno, quando Sergio Marchionne presenterà il nuovo piano industriale 2018-2022 prima di lasciare la guida del gruppo Italo-Americano, ne sapremo sicuramente di più.