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Bosch: l'assistente vocale in auto senza connessione

L'assistente vocale di Bosch per l'auto che funziona senza connessione

Bosch: l'assistente vocale in auto senza connessione
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 5 gen 2018

Il 2017 ha visto diffondersi assistenti vocali come Alexa, Cortana, i vecchi Siri e Google o Bixby e il 2018 confermerà questo trend, migliorando ulteriormente la resa di tali sistemi e portando, anche nell'abitacolo, gli assistenti vocali intelligenti. L'approccio di Bosch è quello di un assistente che si trasforma in un passeggero, prendendosi in carico quei compiti che distrarrebbero il conducente come, ad esempio, il navigatore, l'aria condizionata o le chiamate.

Rispetto al passato, poi, le nuove tecnologie permettono il riconoscimento del linguaggio naturale in oltre 30 Paesi del mondo, inclusi accenti e dialetti come le varianti britannica, americana, neozelandese o australiana dell'inglese ad esempio. Bosch lo ha chiamato Casey ma può essere attivato, a seconda delle nostre preferenze, con il nome di Michael o Linda e si può iniziare a parlare fin da subito senza dover aspettare il classico "bip" di conferma.

Inoltre l'intelligenza dell'assistente consente anche di migliorare la risposta ai comandi di tutti i giorni: "chiama Paul", ad esempio, avrà una risposta diversa a seconda del contesto. Se è mattina e sto recandomi al lavoro, il sistema privilegerà il Paul riferito al collega d'ufficio ad esempio, rispondendo "Ho trovato cinque contatti con il nome Paul, Vuoi chiamare Paul Stevenson?".​

Trattandosi di un sistema integrato nell'infotainment di bordo, l'assistente vocale funziona in ogni situazione, così da non dover dipendere da SIM e connettività e rispondere anche quando ci si trova in galleria o in zone particolarmente isolate.

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