Bosch: l'assistente vocale in auto senza connessione
L'assistente vocale di Bosch per l'auto che funziona senza connessione

Il 2017 ha visto diffondersi assistenti vocali come Alexa, Cortana, i vecchi Siri e Google o Bixby e il 2018 confermerà questo trend, migliorando ulteriormente la resa di tali sistemi e portando, anche nell'abitacolo, gli assistenti vocali intelligenti. L'approccio di Bosch è quello di un assistente che si trasforma in un passeggero, prendendosi in carico quei compiti che distrarrebbero il conducente come, ad esempio, il navigatore, l'aria condizionata o le chiamate.
Rispetto al passato, poi, le nuove tecnologie permettono il riconoscimento del linguaggio naturale in oltre 30 Paesi del mondo, inclusi accenti e dialetti come le varianti britannica, americana, neozelandese o australiana dell'inglese ad esempio. Bosch lo ha chiamato Casey ma può essere attivato, a seconda delle nostre preferenze, con il nome di Michael o Linda e si può iniziare a parlare fin da subito senza dover aspettare il classico "bip" di conferma.
Inoltre l'intelligenza dell'assistente consente anche di migliorare la risposta ai comandi di tutti i giorni: "chiama Paul", ad esempio, avrà una risposta diversa a seconda del contesto. Se è mattina e sto recandomi al lavoro, il sistema privilegerà il Paul riferito al collega d'ufficio ad esempio, rispondendo "Ho trovato cinque contatti con il nome Paul, Vuoi chiamare Paul Stevenson?".
Trattandosi di un sistema integrato nell'infotainment di bordo, l'assistente vocale funziona in ogni situazione, così da non dover dipendere da SIM e connettività e rispondere anche quando ci si trova in galleria o in zone particolarmente isolate.