Harman HALOsonic: come suoneranno le elettriche del futuro
Harman HALOsonic: la tecnologia per la cancellazione del rumore e il sound delle elettriche del futuro

Se un tempo avere un buon impianto audio in auto era possibile solo sulle berline top di gamma, oggi non è difficile sentire una compatta cittadina che "suona bene"…ovviamente epurando il discorso dai pallini da audiofili che concorderanno nel sostenere che un ascolto in auto non sarà mai a livello di quello casalingo o in cuffia. Eppure il gap è sempre più ridotto, al punto che le vetture odierne sono davvero in grado di restituire un buon livello, specie se entriamo nel mondo delle premium.
Harman è uno dei player storici in questo segmento, azienda recentemente acquistata da Samsung e presente con diversi brand commerciali. A Modena ho potuto sfruttare l'orecchio allenato in anni di recensioni e prove di cuffie e impianti audio per toccare "con mano" le ultime novità tecnologiche per la gestione dell'audio all'interno dell'abitacolo.
L'esperienza non si è focalizzata sulle tecnologie dedicate all'ascolto della musica, ma piuttosto sulla gestione a tutto tondo dei suoni. Harman lavora da tempo alla cancellazione del rumore attiva, una cancellazione che lavora in maniera simile a quella delle cuffie a cui tutti siamo abituati ma che si concentra sul rumore generato da motore e rotolamento degli pneumatici.
In attesa degli sviluppi nella cancellazione dei fruscii aerodinamici, i più difficili da eliminare, il sistema messo in piedi da Harman riesce a convincere nella resa, a patto che vi accettiate che non si tratta di un'eliminazione totale.
Al nome di Road Noise Cancellation risponde quella tecnologia che riduce il rumore provocato dal rotolamento. I costruttori hanno sempre lavorato in questa direzione sfruttando materiali fono assorbenti che hanno un grande svantaggio: il peso. Le sempre più stringenti normative sui consumi, quindi, hanno costretto a ridurre l'impiego di questi materiali ed è qui che interviene Harman. Un'unità di elaborazione e gli altoparlanti già presenti in auto bastano per questa tecnologia che si basa su algoritmi proprietari sviluppati dall'azienda.
La prova si è svolta su un Evoque: se è vero che serve un orecchio allenato per percepire le differenze nell'immediato e su un breve tratto, cosa dimostrata da una collega che ha ammesso di non essere riuscita a percepire il miglioramento, è altrettanto vero che chiunque beneficerà di questo sistema sulle lunghe tratte. Alla fine del viaggio l'orecchio (e quindi il cervello) risulta meno stressato grazie all'abbattimento delle frequenze generate dagli pneumatici.
Lo stesso principio è alla base della cancellazione del rumore del motore, tecnologia che però permette di fare di più. Un esempio lampante è Jeep Grand Cherokee SRT, l'altro esemplare in prova (insieme a Evoque e Model S) che dal 2015 utilizza la tecnologia Harman per attenuare le basse frequenze nell'abitacolo. Si tratta di una risposta ad un'esigenza ben precisa e di un sistema legato ai parametri del motore (tramite CAN-bus), in modo da adattarsi in tempo reale alla fase in cui il V8 Hemi disattiva metà delle valvole trasformandosi in un quattro cilindri (in determinate condizioni di guida) per risparmiare carburante. Il sistema di EOC (Engine Order Cancellation) lavora per assicurare un passaggio fluido tra le due modalità (da 4 a 8 cilindri e viceversa) riducendo la pressione sulle orecchie nelle fasi di transitorio.
Entrambi i sistemi funzionano interagendo con la centralina dell'auto e sfruttando algoritmi predittivi che consentono di anticipare i rumori che verranno generati, eliminandoli e controllando poi tutto grazie ai microfoni installati. Un loop che avviene in millesimi di secondo per assicurare la resa in tempo reale.
A differenza di quanto i meno esperti possano pensare, tecnologie del genere sono già in uso in diverse vetture e con diversi gradi di "invasività", solo che alcuni produttori decidono di dichiararle e "pubblicizzarle", altri preferiscono tenerle nascoste, specie quelle dedicate al miglioramento del sound del motore all'interno dell'abitacolo. Si va in entrambe le direzioni: ad esempio l'attivazione della modalità "sport" in alcune vetture permette di migliorare il sound tramite elaborazione digitale, oppure altre hanno sempre attivo il sistema di soppressione del rumore per restituire un abitacolo più silezioso. Questione di marketing, sebbene la corsa verso il downsizing e verso le elettriche costringerà sempre di più a fare affidamento a questi sistemi.
Qui si apre il capitolo della generazione del sound, la prova più curiosa delle tre. A bordo e all'esterno di una Tesla Model S, ho potuto scoprire gli ipotetici sound delle elettriche del futuro. Harman ha sviluppato diverse soluzioni che rispondono a diverse esigenze. Si parte dallo Speaker AVAS da 80 mm in grado di rispettare le prossime normative sul suono delle elettriche per la sicurezza dei pedoni. La gamma prosegue poi con exESS Speaker da 165 mm, particolare soluzione installata sul fondo del bagagliaio che imita uno scarico e sfrutta infatti un condotto che attraversa il fondo della vettura così da esporre lo speaker proprio come un terminale.
Questa soluzione, fatta di hardware di ogni tipo e soprattutto adattabile anche ad altoparlanti di terze parti, lavora sia sul sound esterno che su quello interno. Così potrete trasformare la vostra elettrica facendole imitare il sound di un termico tradizionale (Harman sta lavorando anche al rumore delle cambiate) oppure scegliere un sound più futuristico come quello ispirato a Tron della demo. La stessa cosa è percepibile all'interno, in questo caso utilizzando gli speaker già installati sulla vettura. Considerato che l'unità di controllo lavora con i dati della centralina dell'auto, la sensazione è quella di un sound realistico visto che risponde alle sollecitazioni dell'acceleratore.
In più va considerato che il sound di un'elettrica, in futuro, sarà in grado di dare un'identità alle auto. Se per certe vetture i produttori si accontenteranno di rispettare i minimi dettati dalla legge, altre, specie le premium, potrebbero richiedere lo studio di una firma sonora specifica. Questioni di marchio ad esempio: nel mondo dell'alto di gamma anche il suono gioca la sua parte e avere una vettura elettrica riconoscibile dal sound proprio come accade per una supersportiva termica odierna, consentirà di aumentare percezione del brand e prestigio.