Auto elettriche: dal 2018 l'obbligo delle colonnine nelle nuove abitazioni
La scadenza entro cui le amministrazioni comunali dovranno inserire nel proprio regolamento edilizio la norma che obbliga l'installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici è fissata per il 31 dicembre 2017.
Sono ancora poche le amministrazioni locali italiane ad aver inseruto nei propri regolamenti edilizi l'obbligo, per le nuove abitazioni, di installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Si tratta di una norma, apparsa alla fine del 2016 nel Testo unico dell'edilizia, la cui scadenza è fissata per il prossimo 31 dicembre 2017.
Da quel momento, tutte le amministrazioni comunali del nostro Paese dovranno dotare il prorpio regolamento edilizio di questa nuova norma: tutte le abitazioni e gli edifici (anche non residenziali) sopra i 500 metri quadri di superficie e di nuova costruzione, dovanno essere dotati della predisposizione ad accogliere le infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.
Entrando più nello specifico, l’articolo 4 (Testo unico dell'edilizia, a sua volta modificato in base al decreto legislativo 257/2016) obbligherà tutti gli edifici non residenziali di nuova costruzione (di superficie superiore a 500 metri quadri) ad installare colonnine di ricarica per auto elettriche. Lo stesso obbligo è previsto per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e per gli edifici già esistenti sottoposti a ristrutturazione edilizia di primo livello (cioè soggetti a un intervento che coinvolga almeno il 50% della superficie lorda e l’impianto termico).
I dettagli
Ogni box presente nell'immobile (o almeno un posto auto nel caso di parcheggio coperto o scoperto) dovrà essere dotato di una connessione per ricaricare veicoli elettrificati. Per quanto riguarda gli edifici residenziali con almeno 10 unità abitative, il rapporto tra posti auto-box dotati di allaccio e quelli senza non potrà essere inferiore al 20% del totale. Nel caso dell'installazione di una colonnina privata (per esempio in un box), è possibile (ma non obbligatorio) installare un contatore per la lettura dei consumi di energia, valori che poi andranno comunicati all'amministratore di condominio. Per quanto riguarda invece le colonnine condivise tra più condòmini, l'accesso avviene solitamente tramite una tessera individuale, i cui dati permetteranno di risalire al consumo effettivo individuale.
Attualmente, come anticipato all'inizio dell'articolo, solo alcune città hanno previsto tale norma all'interno del proprio regolamento edilizio: tra queste Milano, Torino, Bologna e Campobasso.