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Alpine, l'aerodinamica della nuova sportiva

A spizzichi e bocconi ci avviciniamo ad una delle novità dell'anno. Non solo perché si tratta del ritorno di un marchio che ha una lunga tradizione nel mondo delle corse, non solo perché è un'auto sportiva e quindi curiosa anche per coloro che la possono

Alpine, l'aerodinamica della nuova sportiva
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 26 gen 2017

A spizzichi e bocconi ci avviciniamo ad una delle novità dell’anno. Non solo perché si tratta del ritorno di un marchio che ha una lunga tradizione nel mondo delle corse, non solo perché è un’auto sportiva e quindi curiosa anche per coloro che la possono solo sognare ma soprattutto perché sembra avere tutte le caratteristiche per diventare una delle più amate dagli appassionati. A cominciare dall’estetica che sembra sempre più vicina a quella della mitica A110 ma anche per le soluzioni tecniche usate per metterla al pari della concorrenza di Porsche e delle prossime Toyota Supra e BMW Z5.

Due nuove foto rilasciate da Renault spiegano come lavori l’aerodinamica della Alpine in arrivo a Ginevra 2017 (9-19 marzo) mostrando il fondo piatto della vettura ed un estrattore posteriore che già avevamo notato nelle foto spia circolate in rete recentemente. Il fondo piatto viene utilizzato per aumentare il cosiddetto effetto suolo anche se non basta solo mettere una copertura sotto scocca per avere il comportamento di un’auto da competizione, anzi. Come viene spesso mostrato sulle auto di Formula 1 servono appendici laterali che aiutano a far scorrere il flusso d’aria generando una depressione che “appiccica" la vettura alla strada o alla pista. In questo entra in gioco prima di tutto l’estrattore posteriore che, come mostra l’immagine, lavora l’aria che passa sotto alla scossa per garantire maggiore aerodinamicità.

L’obiettivo principale è quello di avere migliore tenuta in curva ad alta velocità ma anche quello di avere consumi migliori e quindi una maggiore efficienza. Inoltre Alpine dice che i designer hanno potuto così eliminare l’uso dello spoiler posteriore per mantenere la linea filante del concept Alpine Vision che abbiamo apprezzato fin dalla presentazione del 2016. Questa soluzione, mista al largo uso di alluminio e alla potenza di 250 CV potrebbe renderla un avversario davvero ostico per la concorrenza che da tempo non lanciava sul mercato automobili sportive degne di nota.

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