
05 Ottobre 2022
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Fonte: Automotive News[/caption]
Una Tesla Model S dotata di sistema Autopilot attivo è stata coinvolta in un grave incidente, che ha portato al decesso del conducente. Si tratta del primo incidente mortale collegato ad un veicolo semi-autonomo: inevitabili le perplessità riguardanti l'effettiva sicurezza di questi sistemi. Fino a dove ci si può fidare?
Prima o poi - era inevitabile - sarebbe dovuto accadere: una Tesla Model S, dotata di sistema di guida semi-autonoma attivo, è stata coinvolta in un grave incidente, nel quale il conducente ha perso la vita.
L'incidente è avvenuto lo scorso 7 maggio nella piccola cittadina di Williston, in Florida, e ha causato la morte di Joshua Brown, 45enne residente in Ohio, che era seduto sul sedile del conducente quando un camion a del tipo "18-wheel semi truck" (uno dei più diffusi negli USA) ha effettuato un'improvvisa manovra a sinistra davanti alla Tesla, che è si è dunque incastrata sotto il rimorchio. La Model S di Brown in quel momento era in modalità Autopilot, ma questo non è bastato ad impedire l'evento fatale.
La reazione dell'ente per la sicurezza NHTSA non ha tardato ad arrivare, annunciando di aver provveduto subito a mandare degli ispettori presso il luogo dell'incidente per effettuare delle indagini approfondite in merito.
Tesla, dal canto suo, ha commentato l'accaduto con un post sulla propria community, affermando che si tratta del primo incidente fatale dopo oltre 200 milioni di chilometri percorsi in modalità Autopilot: ovviamente questa non può essere una giustificazione, ma Tesla ricorda che si tratta di un sistema in continua sperimentazione, che richiede tassativamente che il conducente rimanga sempre attento e vigile. Inoltre:
Né il sistema Autopilot né il conducente hanno notato il lato bianco del rimorchio del camion in controluce, quindi la frenata non è stata applicata.
Spetterà comunque agli organi competenti stabilire, dopo accurate indagini, quali sono le effettive responsabilità di tale incidente. Quello che rimane in evidenza in questi casi è un grosso punto interrogativo: fino a che punto ci si può fidare dei sistemi di sicurezza attivi? E, soprattutto, è giusto che Tesla metta in mano degli automobilisti un sistema ancora da testare, i cui "beta tester" sono proprio i clienti Tesla stessi?
Ironia della sorte, Joshua Brown era uno dei membri più attivi della community dei proprietari di Tesla, caricando spesso sul proprio canale YouTube video che testimoniavano l'affidabilità del sistema di Elon Musk. Lo stesso Musk ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia e agli amici di Brown.
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