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Lane Splitting: la California punta alla legalizzazione

Con "lane splitting" si intende la possibilità per le moto di passare attraverso gli spazi creati delle diverse file di auto. In California si punta alla legalizzazione. Da tempo si dibatte sul cosiddetto "lane splitting", la pratica dei motociclisti

Lane Splitting: la California punta alla legalizzazione
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 9 ago 2016

Con “lane splitting" si intende la possibilità per le moto di passare attraverso gli spazi creati delle diverse file di auto. In California si punta alla legalizzazione.

Da tempo si dibatte sul cosiddetto “lane splitting", la pratica dei motociclisti che, sfruttando i ridotti ingombri delle due ruote, sfilano le auto incolonnate nelle varie corsie. In USA ci sono diverse associazioni che combattono per legalizzare questa possibilità e la California si trova attualmente in una zona grigia: il codice della strada non punisce e non incoraggia la pratica e le forze dell’ordine la tollerano. Qualcosa, però, sta per cambiare dato che lo Stato potrebbe diventare il primo a legalizzare il lane splitting.

La notizia arriva dal giornale LATimes che riporta i progressi della politica locale: sembrerebbe infatti che la votazione abbia favorito questa pratica all’unanimità (69 a 0). Con il si della politica, la palla passa alla California Highway Patrol, agenzia che si occuperà di stabilire le linee guida per la sicurezza e presentare il tutto al Governatore Jerry Brown per la firma finale. Insomma, lane splitting si, ma regolamentato con tutta una serie di indicazioni.

Quali? Probabilmente quelle del buon senso che vedono in cima alla lista il fatto di tener in considerazione il differenziale di velocità fra i veicoli a due ruote e quelli a quattro ruote. La proposta originale di Bill Quirk, infatti, parla di un differenziale massimo di 24 km/h tra moto e traffico e del divieto di infilarsi tra le corsie a velocità superiori agli 80 chilometri orari. Vedremo come si evolverà la situazione: sicuramente la regolamentazione della pratica sarà utile sia per dare un codice di condotta ai motociclisti, sia per “educare" gli automobilisti, inserendo la norma nel codice e quindi insegnando anche ai neopatentati l’attenzione per le due ruote e l’uso degli specchietti, consapevoli di non dover effettuare manovre azzardate e senza la freccia perché tra una corsia e l’altra potrebbe esserci qualche motociclista!

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