MotoGP: i Fantastici Quattro
A Phillip Island Marc Marquez vince la gara più bella dell´anno: lo spagnolo beffa Jorge Lorenzo all´ultimo giro. Andrea Iannone riporta la Ducati sul podio e strappa il terzo posto a Valentino Rossi. Il "Dottore" resta il leader della classifica con 11
A Phillip Island Marc Marquez vince la gara più bella dell´anno: lo spagnolo beffa Jorge Lorenzo all´ultimo giro. Andrea Iannone riporta la Ducati sul podio e strappa il terzo posto a Valentino Rossi. Il “Dottore" resta il leader della classifica con 11 punti sul compagno di squadra. E mancano solo due gare…
Da dove cominciare? Difficile raccontare uno spettacolo così, una gara definita all´unanimità da addetti ai lavori e semplici appassionati la più bella della stagione e, forse, una delle più divertenti di sempre, su una pista straordinaria come quella di Phillip Island, esaltata dai “numeri" di Marquez, Lorenzo, Iannone e Rossi.
Davvero difficile spiegare cos´hanno combinato questi quattro fantastici piloti in quei 27 giri che sembravano non finire mai, che ci hanno lasciato assolutamente senza fiato: già, perché abbiamo perso davvero il conto dei sorpassi e controsorpassi che hanno contraddistinto la battaglia dei “Fantastici Quattro". Bisognerebbe riguardarsela con calma, con qualche fermo immagine, per contarseli tutti e rendersi conto di quanto siano stati grandi, affrontandosi senza risparmiarsi, fino all´ultima curva dell´ultimo giro.
Sicuramente un sorpasso indimenticabile è quello che Marc Marquez ha sfoderato all´ultimo giro su Lorenzo, tagliando poi per primo il traguardo per conquistare la sua prima vittoria in MotoGP sul circuito australiano e la n°50 della sua incredibile carriera nel Motomondiale, dopo la strepitosa pole position del sabato.
Il maiorchino della Yamaha è stato davanti per buona parte della gara, ha imposto il proprio ritmo, tentando anche l´allungo e resistendo, più volte, agli attacchi degli avversari, ma contro un indiavolato Marquez non ha potuto proprio farci nulla. Il campione in carica della Honda sta ancora gongolando per il sorpasso che ha determinato il suo nuovo successo; dopo aver lottato come un leone con tutti e tre e dopo qualche problema con l’anteriore nella parte centrale della corsa, ha effettuato un ultimo giro da paura: all’inizio dell’ultimo passaggio era terzo, a quasi un secondo da Lorenzo, poi ha infilato Rossi e con un sorpasso spettacolare alla curva 10 ha strappato la leadership allo spagnolo della Yamaha, che ha anche provato a chiudergli la porta ma la sua staccata è stata micidiale. Non avendo ormai nulla da perdere, ha guidato in maniera funambolica, prendendosi non pochi rischi.
Chi invece ha cercato di ridurre i rischi al minimo (per quanto fosse possibile farlo in una gara del genere…) è proprio Jorge Lorenzo: consapevole dell´importanza di questa corsa e di un´eventuale vittoria in ottica campionato, ci ha provato e resosi conto di non riuscire a a scappare, ha cercato di mettere più spazio, o altri piloti, tra sé e Rossi. Da una parte c´è la delusione di aver visto sfumare la vittoria a tre curve dalla fine e dall´altra c´è la gioia per aver recuperato 7 preziosi punti iridati su Rossi, portandosi così a 11 lunghezze dal compagno di squadra a due gare dal termine.
Senza dimenticare il grande favore che gli ha fatto Iannone, negando il terzo posto a Rossi. Il giorno prima si lamentava del pilota della Ducati, che sfruttando la sua scia gli aveva strappato il secondo tempo in Qualifica, e alla domenica, a fine gara, ha scherzato con Iannone come se fossero due vecchi amici…
E a proposito del portacolori della Ducati, dopo ciò che aveva già mostrato nel corso della stagione, questa gara ha esaltato l´indubbio talento di Andrea Iannone: in altre occasioni aveva già fatto capire di essere un vero lottatore e di non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei più blasonati avversari, e su una pista così difficile si è confermato davvero un grande. Come Marquez, anche lui aveva decisamente meno da perdere rispetto ai due contendenti per il titolo e ha rischiato molto. Quel sorpasso che ha fatto infilando in un colpo solo Rossi e Marquez è stata la ciliegina sulla torta, una manovra spettacolare che rimarrà a lungo nella memoria degli appassionati: mancavano tre giri al termine, alla curva 10 ha visto uno spiraglio lasciato libero dai due e non ci ha pensato un attimo, dentro con una staccata micidiale per un sorpasso, come si dice in questi casi, da antologia. E non è finita, perché nell´ultima staccata dell´ultimo giro ha beffato Rossi conquistando il terzo gradino del podio, il terzo di quest´anno, che gli mancava ormai dal Mugello.
Dopo aver disputato la più bella gara della sua seppur giovane carriera in MotoGP ha così agguantato il terzo posto, a soli 930 millesimi da Marquez, che gli consente di consolidare il suo vantaggio in campionato su Pedrosa, quinto e ora a 23 punti. Complimenti anche a Dall´Igna e tutto il suo team, per il super motore della “Rossa" che sul rettilineo principale consentiva a Iannone di sverniciare gli altri e di essere puntualmente tra i più rapidi, soprattutto proprio nel primo settore.
Valentino Rossi lascia l´Australia con 7 punti in meno su Lorenzo ma è ancora il leader della classifica iridata, con 11 lunghezze e due sole gare dalla fine di questa stagione a dir poco incredibile. Certo, dopo un weekend tanto difficile, ha compiuto l´ennesimo “miracolo della domenica", facendo una gara che nessuno certo si aspettava: al via ha fatto una gran partenza dalla terza fila e poi si è portato in fretta a ridosso dei primi. Il resto della storia la conoscete: ha lottato ad armi pari con Marquez, Lorenzo e Iannone con alcuni sorpassi “chirurgici", nel suo stile inconfondibile. Pesa sicuramente quello subito da Iannone, alla fine, che non gli ha permesso di salire sul podio. Andava forte e avrebbe anche potuto vincere il confronto con Lorenzo, ma una Qualifica al di sotto delle aspettative gli ha sicuramente complicato la corsa, e sarà questo l´errore che non dovrà ripetere nelle ultime due gare che rimangono. Dal punto di vista tecnico la M1 andava bene, ma la sua in particolare sembrava anche un po´ più lenta di quella di Lorenzo, gli mancava proprio la velocità di punta, che a Sepang sarà di nuovo importante.
Intanto grazie alle performance dei suoi due fuoriclasse, la Yamaha festeggia il titolo Costruttori con due gare d’anticipo, grazie alle dieci vittorie già conquistate in questa stagione dalle M1: dopo il titolo per i Team vinto al Motorland Aragon, ecco un nuovo importante traguardo per la Casa di Iwata, che ora attende quello riservato ai Piloti. Nella stagione del 60° anniversario del brand giapponese, celebrano così il loro 37° titolo Costruttori, grazie anche al Monster Yamaha Tech 3 Team.
All´inizio del Gran Premio si era formato un “trenino" di ben 8 piloti, in cui c´erano anche le Honda di Crutchlow e Pedrosa e le Suzuki di Viñales e Espargarò, poi però i primi quattro hanno cominciato a imporre un ritmo impressionante, e hanno fatto decisamente un´altra gara.
Il primo degli altri è stato Dani Pedrosa, che si è dovuto difendere dai numerosi attacchi di Maverick Viñales. Il “rookie" della Suzuki è giunto al traguardo al 6° posto, eguagliando così il suo miglior risultato in MotoGP, ottenuto a Barcellona. Il giovane talento spagnolo è stato molto bravo, reggendo per quasi per tutta la gara il passo della Honda ufficiale di Pedrosa con la sua GSX-RR e vincendo nettamente il confronto con il compagno di squadra Aleix Espargaro, che ha chiuso in nona posizione.
Settimo è Cal Crutchlow (LCR Honda) che è stato il migliore sotto la bandiera a scacchi dei piloti dei team “satellite", mettendosi dietro i due piloti del Monster Yamaha Tech3, Pol Espargarò, davanti al fratello maggiore Aleix, e Bradley Smith.
11° posto per Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS), davanti a Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) e Andrea Dovizioso. Peccato per il “Dovi" che non è mai riuscito a trovare un buon feeling con la sua Desmosedici sul tracciato australiano. Già in difficoltà nelle Qualifiche, è partito dalla quarta fila con il decimo tempo, ha mantenuto il 10° posto e ha lottato con Pol Espargarò e Smith fino al 14° giro, poi ha perso terreno nei passaggi successivi, con la gomma posteriore che è crollata nelle prestazioni e non aveva più trazione: ha così chiuso la gara al tredicesimo posto. Tanta delusione per il pilota della Ducati, che non riusciva a guidare bene come avrebbe voluto, in una giornata tanto felice per il suo compagno di squadra.
Alle sue spalle, 14° con l´Aprilia RS-GP, Alvaro Bautista che porta a casa due punti iridati ricompensando così il buon lavoro svolto dal team di Gresini. La moto sta crescendo, le prestazioni migliorano e qui sono stati meno lontani dai primi: il gap è infatti stato il minore di tutta la stagione. Gara più difficile per il compagno di squadra Stefan Bradl solo 21°.
In zona punti invece e al 15° posto c´è il pilota di casa Jack Miller, il primo delle “Open".
Classifica del Gran Premio d´Australia
Classifica Piloti e Classifica Costruttori
Tra pochi giorni saranno in Malesia, per il Gran Premio in programma al Sepang International Circuit. L´anno scorso vinse Marquez, davanti a Rossi e Lorenzo.
Nicola Villani