MotoGP: chi la spunterà al Twin Ring?
Questa spettacolare stagione della MotoGP fa tappa in Giappone, al Twin Ring di Motegi. Con Lorenzo che tenterà di agganciare Rossi in vetta alla classifica. Marquez e Pedrosa sono pronti a fare un bel regalo alla Honda nella gara di casa. Speriamo di
Questa spettacolare stagione della MotoGP fa tappa in Giappone, al Twin Ring di Motegi. Con Lorenzo che tenterà di agganciare Rossi in vetta alla classifica. Marquez e Pedrosa sono pronti a fare un bel regalo alla Honda nella gara di casa. Speriamo di vedere le Ducati sul podio.
Continua la splendida lotta per il titolo iridato tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo: il “Dottore" è ancora il leader della classifica con un vantaggio sul suo compagno di squadra che si è ridotto a soli 14 punti dopo il terzo posto al Motorland Aragon, ma dovrà darci dentro e puntare dritto alla vittoria, che qui gli manca ormai dal 2008, l´ultimo e secondo dei successi che vanta su questa pista. Con la sua sesta vittoria stagionale, ottenuta due settimane fa in Spagna, il maiorchino ha ridotto il gap in classifica ma anche per lui l´imperativo è lo stesso: vincere.
Anche Marc Marquez ha lo stesso obiettivo, ma per motivi ben diversi: vuole riscattarsi in fretta dopo l´ennesima caduta, la quinta della stagione, appena al secondo giro della gara di Alcañiz. E se non bastasse, si è fatto male alla mano sinistra rimediato mentre si allenava in mountain bike; si è subito sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre la frattura ed è già pronto a scatenarsi sul circuito nel quale un anno fa si confermò campione del mondo, classificandosi secondo alle spalle di Lorenzo. Sul terzo gradino del podio ci salì Rossi.
C´è invece chi ancora si gode il suo successo al MotorLand, dopo un fantastico duello per il secondo posto con Rossi: Dani Pedrosa, il pilota di maggior successo a Motegi, con quattro affermazioni e in tutte le classi: 2 in MotoGP, una in 250 e una anche in 125. Di sicuro i due piloti ufficiali della Honda dovranno cercare di salire sul gradino più alto del podio, perché questo tracciato è di proprietà del Costruttore giapponese e in più desiderano riscattarsi, almeno in parte, per quel titolo Costruttori che gli avversari della Yamaha hanno già messo in tasca….
Teatro di questa nuova battaglia, in cui speriamo di vedere anche le Ducati, sarà dunque il circuito costruito dalla Honda nel 1997 come laboratorio per i test dei propri prodotti, a due e quattro ruote. Due anni dopo ha ospitato per la prima volta un Gran Premio del Motomondiale.
La pista, lunga 4,8 km, è piuttosto tecnica, contraddistinta da un asfalto abrasivo, che offre molto grip alle gomme che Bridgestone ha portato qui per il 15° round della stagione, dove accelerazione e frenata sono i fattori chiave.
Il circuito comprende 8 curve a destra e 6 a sinistra e soprattutto 4 rettilinei di media lunghezza che precedono zone di frenata molto importanti: è forse il più impegnativo per l´impianto frenante a causa sia per l’abbondanza di curve da seconda marcia, che impegnano intensamente i freni, sia per la difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e un’altra. Altrettanto fondamentale sarà la trazione in uscita dalle molte curve lente: grazie al fondo perfetto offre un buon livello di grip e il suo layout, con poche curve veloci, lo rende comunque uno dei tracciati meno esigenti per gli pneumatici posteriori, quindi dietro si useranno anche le extra-soft. Le gomme anteriori devono conferire una buona stabilità in frenata e andare in temperatura abbastanza velocemente, visto che le temperature ambientali non sono mai molto alte a Motegi. Le opzioni sono dunque soft, medium e hard. La gomma da bagnato per Motegi è di una mescola morbida, per assicurarsi che vada in temperatura rapidamente.
Qui in passato abbiamo visto dei gran bei duelli tra Lorenzo e Rossi, quindi quest´anno più che mai, il weekend si preannuncia molto “caldo": il nove volte iridato, a cui la pista piace molto, sa che 14 punti di vantaggio sono pochi e, con quattro gare dal termine, bisognerà attaccare ma senza commettere errori. A parole sembra facile ma non lo è per niente.
Lorenzo è in gran forma, soprattutto dal punto di vista mentale, dopo la splendida performance sulla pista di casa, davanti al suo pubblico, e i due successi ottenuti a Motegi nelle ultime due edizioni. L´unico neo è l’infortunio alla spalla sinistra rimediato in allenamento per una caduta, ma pare si tratti solo di una distorsione a un legamento, gli fa un po´ male ma sta bene, carico come una molla.
Ma c´è chi ha fatto di peggio: Marc Marquez si è infortunato alla mano sinistra mentre si allenava in mountain bike. Ha ridotto la frattura con un intervento chirurgico e dopo la battuta a vuoto di Aragon, è più motivato che mai per questa gara davanti ai tifosi della Honda.
Anche Daniel Pedrosa, ancora al settimo cielo dopo aver vinto il duello con Rossi all’ultimo giro, punterà dritto al successo, cercando di mettere a frutto anche la giornata di test effettuata al Motorland Aragon, il lunedì dopo la gara.
La storia è dalla parte della Ducati: le “Rosse" di Borgo Panigale vantano ben quattro trionfi a Motegi, grazie a Loris Capirossi e a Casey Stoner, che qui conquistò il suo primo titolo mondiale con la Ducati nel 2007 e firmò l’ultimo successo nel 2010.
Prima di tutto Andrea Dovizioso tenterà di recuperare il feeling con la GP15, su un circuito che gli piace molto, che si addice anche alle sue caratteristiche di guida, presentando molti punti in cui occorre essere decisi in frenata: qui si frena davvero forte e per questo lavorerà molto sul set-up fin dalle Prove Libere per migliorare la stabilità in frenata. A Motegi è salito sul podio in tre categorie diverse, vincendo la gara della 125 nel 2004, e ottenendo due delle sue tre pole position in carriera, compresa quella dello scorso anno, chiudendo poi la gara al 5° posto: il miglior risultato in Giappone per la Casa italiana nell´ultimo lustro. Anche Andrea Iannone ha già vinto qui, in 125 nel 2009 e in Moto2 nel 2011, ma questo weekend speriamo che la spalla sinistra, che non è ancora a posto, non gli faccia troppo male in frenata.
Sarà un fine settimana molto importante anche per l´Aprilia, che continuerà a far crescere le RS-GP su un tracciato sul quale il team di Gresini non ha riferimenti, un altro banco di prova importante. Cercheranno anche di raccogliere qualche altro punto in classifica. Il trend positivo di Alvaro Bautista fa ben sperare: arriva a Motegi dopo quattro gare consecutive concluse in zona punti. Stefan Bradl vuole riscattare la gara spagnola compromessa dalle gomme nel finale.
Bradley Smith, il pilota del Monster Yamaha Tech3, è al quinto posto della classifica iridata ed è il migliore tra i piloti dei team “satellite", con oltre 40 punti di vantaggio sul nostro Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing).
Nella categoria “Open" Loris Baz (Forward Racing) difenderà la sua leadership: al momento è in vetta alla classifica con 28 punti, davanti a Hector Barbera (Avintia Racing) e il “rookie" Jack Miller.
Non ci sarà Karel Abraham (AB Motoracing), dopo i problemi fisici che lo hanno costretto al ritiro ad Aragon, per il piede infortunato nella caduta di Barcellona: verrà sostituito dal pilota locale Kousuke Akiyoshi. Ci saranno anche Takumi Takahashi e Katsuyuki Nakasuga, wild card rispettivamente per la Honda e la Yamaha.
Domenica per vedere in diretta il Gran Premio del Giappone bisognerà puntare la sveglia presto, ma ne varrà senz´altro la pena. Su Cielo e MTV8 la Gara è Live alle 7:00, ma c´è la replica alle 14:00. Su Sky Sport MotoGP HD appuntamento alle sette, oppure in replica alle 10:15, alle 14:00 e alle 19:00.
Nicola Villani